Madre, nelle tue mani… – Is 7, 10-14 – Lc 1, 26-38

1984 – 03-25 L’annunciazione

Lc 1, 26-38 – L’Annunciazione – 2011

Lc 1, 26-38 – L’Annunciazione – 2012

Taranto 20.12.1976

GESù è IL DIO CON NOI

(Is 7, 10-14)

 

“La Vergine concepirà e partorirà un figlio,

che chiamerà Emmanuele”

(Is 7, 14)

  1. Gesù è sempre con noi

Gesù è l’Emmanuele, il “Dio con noi”.

Il popolo ebraico era abituato ad avere Dio con sé. La presenza di Dio era testimoniata dalla nuvola sulla tenda dell’alleanza dove stava l’Arca santa.

Quando poi fu costruito da Salomone il tempio di Gerusalemme, dove fu posta l’Arca santa, la nuvola sparì. La nuvola ci fu solo nel periodo della dedicazione del tempio, cioè della consacrazione del tempio, dopo rimase solo l’Arca.

Con Gesù, Dio viene a vivere col suo popolo con una presenza reale.

Al tempo di Gesù solo in Palestina, e in quel luogo dove Gesù andava, c’era la sua presenza; ora con l’Eucaristia Gesù sta in tutti i luoghi. Ha moltiplicato la sua presenza per essere sempre con noi.

In tutto il mondo, dove c’è un sacerdote c’è Gesù. Il sacerdote ha il potere di rendere presente Gesù. I sacerdoti sono quattrocentomila, ma i luoghi dove sta Gesù sono molti di più, perché in ogni chiesa, in ogni convento, c’è Gesù.

  1. La presenza di Gesù in mezzo a noi comporta andare a visitarlo

Per andare a visitare Dio non dobbiamo prendere l’aereo e salire in cielo; non dobbiamo prendere la nave e andare agli estremi confini del mondo, perché ce l’abbiamo vicino a noi, a cinque minuti di strada, in chiesa.

Dalla casa più lontana della nostra parrocchia occorrono sette minuti per venire a trovare Gesù. E invece noi diciamo: Ho da fare!

A Natale per andare a visitare il papà e la mamma si parte dalla Svizzera, dalla Germania, da Torino, da Genova e si affronta un lungo viaggio; invece per andare a trovare Dio si portano tutte le scuse.

  1. La presenza di Gesù con noi comporta il dialogo con lui

Dio è là! Non è un Dio sordo che non ci può ascoltare, non è un Dio che non ci può capire. Andiamo da lui, esponiamogli i nostri problemi, le nostre sofferenze, i nostri affanni. Egli è lì per ascoltarci e poi per parlarci.

Se parliamo sempre noi, non lo potremo ascoltare.

          Non passate mai davanti ad una chiesa senza entrare a salutare Gesù!

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