Ma voi non ascoltate… Perchè? – Ger 7, 23-28 – Lc 11,14-23

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2006

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2012

Ger 7, 23-28 – Ascoltate la Parola

Lc 11, 14-23 – La scelta del Cristo per il cristiano – 2011

Lc 11, 14-23 – Mettere al centro della propria vita il Cristo Crocifisso ed Eucaristico – 2012

Lc 11,14-23 – Le divisioni portano alla rovina – 2013

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

Taranto 17.03.1977

ASCOLTATE LA MIA VOCE!

CAMMINATE SEMPRE SULLA STRADA

CHE VI PRESCRIVERò, PERCHÉ SIATE FELICI

(Ger 7, 23-28)

Siamo in quaresima e la quaresima è tempo di conversione.

Conversione significa cambiare vita, lasciare il peccato e diventare giusti; poi da giusti buoni, da buoni migliori, da migliori ottimi, santi.

Come dobbiamo convertirci? Il Signore oggi ci dice:

          “Ascoltate la mia voce! Allora io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; e camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici” (Ger 7, 23).

Dobbiamo, quindi, ascoltare la voce del Signore e camminare per la strada che lui ci ha indicato.

          Il Signore ci parla in due modi: con le ispirazioni e mediante i suoi profeti.

  1. Le ispirazioni sono quella voce interiore, la voce dello Spirito Santo, che ci rimprovera quando facciamo il male e ci suggerisce il bene. È la voce della coscienza che tutti sentiamo. Tutti abbiamo fatto questa esperienza. Non è una voce come quella che ascoltate in questo momento, ma si sente. Lo Spirito Santo parla da purissimo spirito, non può parlare come noi, perché non ha un corpo come noi. Parla nel profondo del nostro cuore e parla nel silenzio. Quando due parlano, lui non parla, non fa la terza persona. Nel chiasso non parla.
  2. Il Signore parla attraverso i suoi profeti. I profeti sono i sacerdoti, che sono i ministri di Dio. Ministro significa servitore. I sacerdoti sono i servitori di Dio. Il Signore dice: “Io inviai a voi tutti i miei servitori, i profeti, con premura e sempre; eppure essi non li ascoltarono” (Ger 7, 25-26).

Il Signore a questa parrocchia di san Francesco di Paola si è preoccupato di mandare sempre dei sacerdoti. Però voi non avete avuto sacerdoti di questa parrocchia, perché non li avete meritati. Stiamo pregando da un anno e mezzo ogni venerdì con l’ora di adorazione. Se non avete sacerdoti è perché non li meritate. Ma il Signore non vi ha fatto mai mancare dei sacerdoti. Ha mandato a voi sacerdoti di altri paesi, come P. Pasquale, P. Marinelli, P. Montanaro che non sono di Taranto. Ha dato a me la vocazione religiosa e mi ha preso da Sannicandro per portarmi qui. Se fossi stato sacerdote secolare sarei rimasto al mio paese. Il Signore ha convinto mio padre e mia madre a lasciarmi partire; mi ha colmato di doni per portare a termine la mia vocazione, mi ha illuminato ad accettare la nomina a Superiore e Parroco di san Francesco di Paola a Taranto. Avrei potuto rifiutare, perché sono un uomo libero, invece mi ha fatto accettare perché dovevo venire in mezzo a voi a dirvi la parola di Dio.

  1. “Ma essi non ascoltarono. Resero dura la loro cervice” (Ger 7, 24. 26).

E voi mi ascoltate o avete la testa dura? Da tanto tempo vi parlo; avete ancora la testa dura o incomincia ad ammorbidirsi?

Geremia parlava ad uomini che non l’ascoltavano, tanto è vero che non ci voleva andare. Ma il Signore gli disse: Tu va’ e parla, anche se loro non ti ascolteranno. La responsabilità sarà tutta loro, saranno loro responsabili di andare all’inferno, non sarò io che li avrò mandati.

          CONCLUSIONE

La misericordia di Dio è veramente infinita! Dio è l’eterno mendicante di amore. Viene accanto alla creatura e stende la mano per chiedere il suo amore. Non chiede i soldi, ma dice: Mi dai il tuo amore?

Lui che ci ha creati, che ci mantiene nell’essere con la sussistenza, chiede il nostro amore. Il Potente chiede l’elemosina all’impotente! Il Creatore, il Santo, vuole l’amore della creatura, del povero, del pidocchioso, dello sporco! È veramente un mistero d’amore!