Spirito Santo, siamo tuoi! – 1Cor 12, 4_11

IoLO SPIRITO SANTO HA CONCESSO 

ALLE MISSIONARIE DELLA PAROLA DI DIO 

IL DONO DELLA PROFEZIA, COME DONO PARTICOLARE,

PER L’UTILITÀ DELLA CHIESA

(1 Cor 12, 4-11)

 

 

 

 

 

 

1.  Lo Spirito Santo che distribuisce i doni è unico, ma i doni sono diversi

 “Vi sono diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti” (1 Cor 12, 4-6). Immaginate una grande orchestra dove ci sono infiniti uomini con infiniti strumenti, e uno strumento è diverso dall’altro. Colui che ha dato gli strumenti a tutti e la diversità degli strumenti è lo Spirito Santo. Quindi tutte le volte che fate riferimento ai doni che avete ricevuto voi, o che hanno ricevuto gli altri, dovete fare sempre riferimento allo Spirito Santo, che è l’unico autore che opera tutto in tutti. Spesso nominiamo Dio, il Cristo, il Verbo, ma non lo Spirito Santo, mentre dovremmo nominare anche lo Spirito Santo. Io ringrazio il Signore per questa idea geniale che ha avuto il Santo Padre di dedicare uno dei tre anni che precedono il Giubileo del 2000 allo Spirito Santo.

Quest’anno è proprio l’anno dello Spirito Santo e in questo ritiro vi parlerò di lui, perché dovete avere queste idee chiare di fede: anche lo Spirito Santo è Dio, è il Signore come il Padre e come il Figlio, deve essere adorato come il Padre e come il Figlio e deve essere ringraziato come il Padre e come il Figlio. Anche lui è onnipotente, è onnisciente come il Padre e come il Figlio.

 

2. I doni sono per l’utilità comune

 “A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune” (1 Cor 12, 7).

“A ciascuno” significa a ognuno di noi. Più di una volta ho sentito qualcuna dire: Lo Spirito Santo a me non ha dato nessun dono. È una bestemmia! S. Paolo non dice “a tutti”, ma “a ciascuno” è stata data una manifestazione particolare.

Abbiamo avuto dallo Spirito Santo moltissimi doni di ordine di natura e di ordine spirituale, però c’è un dono particolare che ha dato solo a te e non l’ha dato agli altri, perché colui che dà i doni è lo Spirito Santo, cioè Dio, infinito nella sue manifestazioni e nei suoi doni. Non ha a sua disposizione soltanto un milione di doni e poi si deve ripetere, ma ha a sua disposizione infiniti doni. Poiché l’uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio, Dio si riflette negli uomini in modo particolare e in modo diverso. Ciò che ha dato a me non l’ha dato a te, non l’ha dato a quell’altro.

Agli uomini che nascono, crescono e muoiono, a ciascuno di essi ha dato una manifestazione particolare. è questa manifestazione particolare che voi dovete vedere nella vostra vita, per non bestemmiare e dire che non avete doni. Invece ne avete moltissimi e tra questi c’è un dono che tutti vedono e che tutti dovrebbero vedere. Avete il dono di essere cristiane, il dono dei Sacramenti, il dono della Chiesa, il dono dell’Istituto, ma uno è particolare e vi è stato dato per gli altri, non per voi. Di quel dono voi siete responsabili, ne avrete un merito o un demerito. Tutti quelli che vi avvicinano e tutti coloro dai quali voi andate devono ricevere l’utilità del vostro dono, per cui lo dovete mettere per forza in atto, lo dovete rendere visibile e fattibile. In altri termini, chi vi avvicina dovrebbe poi dire di aver ricevuto da voi un grande beneficio nell’ascoltare quella parola che l’ha illuminato, che gli ha permesso di affrontare la vita con serenità e con giustizia, perché non sapeva qual era la soluzione del suo problema.

 

3. A voi è stato concesso dallo Spirito Santo il dono della profezia

  Per essere Missionarie della Parola di Dio dovete avere, permettetemi l’espressione, per forza il dono della profezia, il dono di parlare nel nome di Dio. Questa è la ragione per cui il Signore ha voluto che vi chiamaste Missionarie della Parola di Dio.

Dio ha manifestato se stesso, i suoi attributi e la sua volontà attraverso la Parola, e voi, da profeti, dovete ripetere il pensiero di Dio. Per questo avete avuto il dono della profezia, cioè il dono di poter parlare di Dio al posto di Dio, il dono di conoscere lui e di conoscere ciò che Dio vuole da ciascuna di voi per conseguire il fine della vita eterna.

 Dove sta la particolarità, se tutte avete lo stesso dono?

Ricordatevi questo: tutte avrete e avete il dono della profezia e della conoscenza della Parola di Dio, del ricordo, dell’approfondimento, della meditazione della Parola di Dio con la quale dovete manifestare il pensiero di Dio; però ognuna di voi compie la missione profetica in modo diverso. Come la compio io, non la compite voi. Ognuno di noi ci mette del suo, ha una manifestazione particolare. Dicono dei suonatori: ha un tocco particolare. Tutti suonano Mozart, tutti suonano al pianoforte Beetoven, però questo musicista esegue quella determinata melodia in modo diverso da come la esegue l’altro. Ognuno di noi ha una particolarità, anche nel dono che è comune.

La particolarità è come si offre il dono. Tutti suonano il violino, ma non tutti lo suonano allo stesso modo. C’è anche chi suona il violino in modo stonato, e deve fare di tutto affinché queste stonature vengano ad essere eliminate.

 

4. Lo Spirito Santo distribuisce i suoi doni a ciascuno come vuole

  Perché a me ha dato il dono della profezia e non quello dei miracoli? Non ponetevi questo problema, perché la risposta non l’avrete mai. Dipende dall’autore, e l’autore è libero di fare quello che vuole.

È certo che lo Spirito Santo distribuisce i suoi doni, ma a ciascuno dà un dono particolare per l’utilità comune, però è altrettanto certo che noi non sapremo mai perché a me ha dato il dono della profezia e non il dono dei miracoli, perché a quello ha dato il dono dei miracoli ma non il dono delle lingue.

Dice la S. Scrittura, portando l’esempio del vasaio e della creta: “Forse il vasaio non è padrone dell’argilla, per fare con la medesima pasta un vaso per uso nobile e uno per uso volgare?” (Rm 9, 21).

Qui entriamo nel mistero e dobbiamo fermarci. Noi con certezza sappiamo che ogni azione di Dio è mossa dall’amore, dallo Spirito Santo che è amore, come il Padre è amore e il Figlio è amore.

Mosso dall’amore, ad ognuno di noi Dio dona quello che lui vuole, però sappiate che sarà sempre il meglio che possiamo avere. Con altri doni non avremmo risposto così come rispondiamo con questo dono della profezia.

 

5. Che cosa dobbiamo fare noi con i doni ricevuti dallo Spirito Santo

  La prima cosa dovete fare questa mattina è riconoscere i doni come doni.

Dovete riconoscere tutto ciò che vi funzione nel fisico e nell’anima come dono, non come qualcosa di vostro, ma di Dio dato a voi. Se vedete bene, se masticate bene, se sentite bene, se respirate bene, dovete dire: è un dono di Dio. Grazie, Signore!

Così tutti i doni spirituali, riconosceteli come doni!

 La seconda cosa che dovete fare, sapendo che l’autore di questi doni è lo Spirito Santo, è ringraziare.

Oggi dovete ringraziare lo Spirito Santo, che vi ha dato questi doni.

 La terza cosa che dovete fare è usarli e metterli a disposizione dei fratelli.

Se avete la grazia di Dio, fate che anche gli altri abbiano la grazia di Dio. Se avete il dono della profezia, di conoscere la Parola di Dio e di poter dare un consiglio giusto a quella persona che vi sta vicino, non dovete aver vergogna di parlare, perché Dio vi ha dato il dono per metterlo a disposizione.

 

  conclusione

 

  Siamo responsabili dei doni ricevuti e ne renderemo conto al Signore alla fine dei nostri giorni. Sapendo questa verità., forse più facilmente metterete a disposizione dei fratelli ciò che Dio vi ha dato. Ve l’auguro con tutto il cuore. Lo Spirito Santo non vi ha dato i doni per tenerli nascosti, altrimenti ci sarà la condanna di Gesù. Ricordate la parabola dei talenti? Colui che aveva ricevuto un talento (e un talento significa mille doni) non lo fece fruttificare, cioè non lo mise a disposizione degli altri. Quando si presentò per rendere conto, poiché non aveva usato il suo talento per il bene comune, Gesù lo chiamò infingardo e malvagio, e lo condannò.

I doni non ci sono stati dati per la condanna, ma per la gloria. Usateli per la gloria vostra e per la salvezza degli altri.