Tu sai chi sono, Tu puoi guarirmi! – 1Sam 3, 3-10.19 – Mc 1, 29-39

1Sam 3, 3-10.19 Le virtù ancelle dell’obbedienza – disponibilità e docilità

Mc 1, 29-39 – Gesù guarisce nel corpo

Mc 1, 29-39 – Gesù trascorre la domenica

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.m.

LA VOCAZIONE DEVE ESSERE VERIFICATA

(1 Sam 3, 1-10. 19-20)

Parlando della chiamata di Pietro, di Andrea, di Giacomo e di Giovanni, vi ho detto che per seguire Gesù bisogna essere generosi, anzi generosissimi, perché si tratta di intraprendere un’avventura dietro uno sconosciuto.

– Vieni e seguimi! Dove mi porti? Vieni e vedi! È un’avventura.

Ora invece analizzeremo un’altra chiamata, un’altra vocazione: la vocazione di Samuele.

Avete ascoltato l’episodio: Dio lo chiama, ma lui non comprende. Capisce che si tratta di una chiamata, ma non divina, umana. Dio lo chiama  per la seconda volta e poi  per la terza e per la quarta volta.

Per capire e per distinguere la vocazione divina, la chiamata divina da quella umana dovette interpellare il sommo sacerdote Eli, il quale gli disse: Se sentirai ancora una volta, per la quarta volta, la chiamata di Dio, risponderai: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta” (1 Sam 3, 9).

Questo è l’episodio. Io adesso mi fermerò su due concetti fondamentali:

  1. Quando Dio chiama si fa sentire, si fa capire

Io sono stato chiamato e ho sentito, ho capito che il mio Dio mi chiamava. Questa è la storia di ogni vocazione.

Però si dà anche il caso che l’anima sente una voce, capisce che qualcuno lo chiama, ma non sa se veramente è Dio che la chiama.

Sappiate bene che Dio, fino a quando non si fa capire, fino a quando non si fa conoscere, insiste. Poi lascia, perché l’anima ha capito.

Samuele non ha capito che Dio lo chiamava, né la prima, né la seconda, né la terza volta, ma Dio insiste fino a quando lo capisce, fino a quando Samuele dice: “Signore, parla che il tuo servo ti ascolta”.

         Sappiate che l’avventura sulla strada di Dio e della vocazione religiosa o sacerdotale non si incomincia e non si continua ad occhi chiusi, ma con intelligenza.

Dio non si allontana fino a quando non ha la certezza che abbiamo capito. Dio si fa sentire, si fa vedere, e non ci lascia né di giorno né di notte, né quando mangiamo, né quando studiamo, né quando dormiamo, perché la sua chiamata deve essere percepita. Io devo dire con coscienza il mio sì o il mio no.

  1. L’anima per decidere con certezza se è chiamata da Dio è necessario che interpelli un uomo di fede, un uomo illuminato, cioè il direttore spirituale

Bisogna avvicinare dei sacerdoti illuminati, dei sacerdoti di fede ed esporre il proprio caso, come fece Samuele.

Il sacerdote non deve subito credere, perché deve verificare ogni cosa. Voi dovete insistere, dovete andare, dovete aprire la vostra anima. Se la voce è di Dio si scoprirà che è di Dio. Se la voce non è di Dio si scoprirà che non è di Dio.

         CONCLUSIONE

Samuele ascoltò la voce di Dio, controllò personalmente e per mezzo di Eli, che la voce era di Dio.

Se Dio vi chiama, fate controllare la vostra vocazione da un sacerdote di fede, illuminato. Insieme a lui vedete se le ragioni che portate sono valide, e se lo sono seguite Dio, perché vi farà felici.

Se Dio vi chiama, fate controllare la vostra vocazione da un sacerdote di fede, illuminato. Insieme a lui vedete se le ragioni che portate sono valide, e se lo sono seguite Dio, perché vi farà felici.