Dio è grande… grande… – Gv 1, 1-18

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da un ritiro ai catechisti tenuto da P. Francesco Chimienti O.M.

Grottaglie, 03.01.1988

FATEVI UN’IDEA GRANDE DEL CRISTO

 E DEL VOSTRO ESSERE CRISTIANI

(Gv 1, 1-18)

“Il Dio del Signor nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di lui, dice san Paolo. Possa egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi” (Ef 1, 16-18).

È la preghiera che io faccio per me e per voi. Questo Bambino che contempliamo nel presepe, non è un bambino qualunque: è il Figlio di Dio!

Gesù è il Figlio di Dio, che si è fatto uomo perché noi uomini diventassimo figli di Dio, per cui fatevi un’idea grande di Gesù e fatevi un’idea grande di voi stessi.

  1. fatevi un’idea grande di Gesù 

Fatevi un’idea grande del Cristo, perché veramente è tale.

  1. Il Cristo è Dio, è il Figlio di Dio fatto uomo

Non è Dio Padre, non è nemmeno Dio Spirito Santo, ma è Dio Figlio. La SS. Trinità comprende tre persone uguali e distinte, pur avendo l’unica natura divina. Ecco perché san Giovanni dice: In principio, cioè dall’eternità, quando non c’era nessuno, il Figlio di Dio, il Verbo, la Parola di Dio, esisteva.

“In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio” (Gv 1, 1). Il Bambino Gesù è Dio!

Ho sentito più di una volta le catechiste parlare di Gesù Bambino solo con la tenerezza dovuta a un bambino. Gesù Bambino è Dio, quindi è onnipotente come il Padre, è onnisciente come il Padre.

  1. Gesù è il creatore del cielo e della terra

Dice san Giovanni: “Tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste” (Gv 1, 3).

Egli è il creatore del cielo e della terra, è colui che mantiene nell’essere tutte le cose. Se tu esisti, esisti perché il Cristo ti ha creato. E san Paolo aggiunge che per mezzo del Cristo tutte le creature “sussistono”, cioè continuano ad esistere (cfr. Col 1, 17).

Se tu sei venuto alla luce lo devi al Cristo, a questo Bambino Gesù, e se tu adesso vivi, vivi perché lui ti mantiene in vita. Anzi, dice san Giovanni: Cristo, non solo ha dato la vita a tutte le creature che esistono sulla faccia della terra, ma in lui è la vita (cfr. Gv 1, 4).

Gesù è la sorgente della vita, ha la vita in sé e la dà agli altri, non l’ha ricevuta da nessuno, la possiede perché è Dio e la dà a ciascuno di noi.

Voi genitori, che conoscete i misteri della vita, ricordatevi che siete stati degli strumenti nelle mani di Dio, del Cristo Creatore, per cui i vostri figli sono del Cristo e vostri, non sono solo vostri. E se, arrivati a diciotto anni, vi salutano e scelgono la loro strada, dovete lasciarli andare, perché sono di Dio.

Gesù disse alla Madonna, quando fu ritrovato dopo lo smarrimento a Gerusalemme: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?” (Lc 2, 49).

Gesù ha sottolineato: Sono di Dio e ritorno a Dio. Rendo conto a Dio e non agli uomini delle mie azioni!

  1. Gesù è la Parola di Dio e il rivelatore del Padre

Gesù Cristo è la Parola di Dio, è l’immagine di Dio, è colui che trasmette il pensiero di Dio agli uomini.

Gesù è il rivelatore del Padre. Dice san Giovanni: “Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato” (Gv 1, 18).

Non conoscevamo Dio, adesso lo conosciamo perché il Figlio di Dio, che stava in cielo col Padre, è venuto sulla terra, si è fatto uomo e ci ha rivelato il Padre. Adesso del Padre sappiamo tutto!

Gesù ci ha detto che Dio è amore, che se pecchiamo e ci ribelliamo a lui, ci perdona perché è misericordioso. Quindi ci attende nell’amore e ci perdona sempre: se mille volte pecchiamo, mille volte ci perdona.

Gesù ci ha detto che Dio per noi è Padre e si preoccupa di ciascuno di noi: ci dà il pane, e col pane ci dà ogni cosa. Ci ha detto anche che il Padre ci attende; ha un’eredità, il paradiso, e lo darà a noi.

  1. Gesù è il redentore

Col peccato eravamo in una condizione di contrasto col Padre; ma Gesù è venuto sulla terra, ha distrutto il nostro peccato e ci ha riconciliati col Padre. Ecco perché il Cristo è stato chiamato la nostra pace, e dei due popoli ne ha fatto uno solo. Da uomini che erano lontani da Dio ci ha uniti al Padre e ci ha fatti figli suoi (cfr. Ef 2, 13-16), ma soprattutto, attraverso la redenzione, “ci ha dato potere di diventare figli di Dio” (Gv 1, 12).

Se il Cristo non fosse venuto sulla terra, noi non avremmo avuto mai la possibilità di diventare figli di Dio! Ecco perché vi dico: fatevi un’idea grande di Dio! Non andate ad accarezzarlo, perché Gesù Bambino è un Dio tremendo.

  1. Gesù è il nostro giudice

Il Cristo ci giudicherà. Egli legge nel profondo del cuore e ci giudica. Tutto è nudo dinanzi ai suoi occhi e niente può passare inosservato dinanzi a lui; tutto è visto.

La tua luce, dice il Signore, dinanzi a me è tenebra (Gb 22, 11). Quando diciamo di stare in grazia di Dio e di non aver fatto niente di male, stiamo nelle tenebre.

Il Cristo vede e scruta anche le profondità del cuore umano; ma per essere giudicati dobbiamo aspettare la morte, perché l’ultimo, l’unico e vero giudizio ce lo darà soltanto il Cristo, che ci giudicherà e ci salverà, perché è venuto sulla terra per salvarci, e non sarà contento fino a quando non porterà a termine la sua missione di salvezza.

Fatevi un’idea grande di Dio! In altri termini Gesù Bambino è più grande di voi, di me, del Papa, di san Giuseppe, della Madonna, perché Gesù Bambino è il Figlio di Dio! 

  1. fatevi un’idea grande del vostro essere cristiani

Chi siamo noi? San Giovanni ci ha voluto rivelare questa grande verità, e ha detto:

  1. Siamo figli di Dio (Gv 1, 12)

La figliolanza divina non è venuta dalla carne, come è la mia figliolanza con mio padre e mia madre, né dal sangue, perché nel mio sangue non c’è il sangue di Cristo. La nostra figliolanza divina non deriva dal volere di un uomo, ma da Dio, che ci ha veramente generato e siamo diventati figli suoi, quando abbiamo creduto nel Cristo e quando l’abbiamo accettato così come egli è (cfr. Gv 1, 13). Coloro che credono nel Cristo sono stati generati da Dio, coloro che non credono in Cristo non sono stati generati da Dio, quindi non sono figli di Dio.

Dio ha avuto un solo Figlio, il Cristo, che ha generato dall’eternità e che è uguale al Padre; è unico, coeterno col Padre, onnisciente come il Padre; ha tutto quello che ha il Padre.

E noi come siamo figli di Dio? Gesù è il Figlio naturale di Dio, è il Figlio unico, noi invece siamo figli adottivi, non naturali. Dio Padre ci ha adottati come figli, perché per natura, essendo stati creati da lui, siamo sue creature, non figli.

C’è una differenza tra l’adozione naturale e l’adozione a figli di Dio. L’adozione naturale è solo un atto giuridico, che afferma che una persona è figlio di un padre e di una madre, diversi da quelli naturali, per cui nella carne e nel sangue di questa persona c’è il sangue e la carne dei genitori naturali, non di quelli adottivi.

L’adozione a figlio di Dio, invece, non è una finzione, ma è una realtà. Quando io credo nel Cristo, e il Cristo mi dà la grazia, io divento figlio di Dio, figlio vero, non naturale ma adottivo. Nella mia carne e nel mio sangue c’è il sangue di Dio e c’è la carne di Dio, che è la grazia. La grazia, dice san Pietro, è partecipazione della natura divina (cfr. 2Pt 1,4).

Quando Gesù ha voluto spiegare il mistero della figliolanza divina ha detto: Io sono la vite e voi i tralci. Nella vite e nei tralci c’è la stessa linfa vitale. Con la figliolanza divina siamo innestati in Dio e in noi circola lo stesso sangue e la stessa linfa vitale che sta in lui (cfr. Gv 15,5).

“Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figlio di Dio, e lo siamo realmente!” (1Gv 3, 1). 

Per mezzo della fede e per mezzo della grazia noi partecipiamo della natura di Dio; siamo assunti ad essere parte integrante della divinità.

  1. Siamo il tempio di Dio 

Diventando figli di Dio diventiamo la chiesa di Dio.

In chiesa sta il Figlio di Dio. Con la grazia dentro di noi abbiamo il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

È giunto il momento – dice Gesù alla Samaritana – che non adorerete più il Padre né sul monte di Gerusalemme, né sul monte Garizim, perché lo adorerete in spirito e verità (cfr. Gv 4, 21-23).

Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, per mezzo della grazia, abitano dentro di noi, essendo diventati figli di Dio.

San Paolo diceva: Voi siete templi dello Spirito Santo, voi siete tabernacoli di Dio (cfr. 1 Cor 3, 16).

Ricordo sempre questo episodio, che mi è capitato quando ero parroco. Ho preparato centinaia di ragazzi alla Prima Comunione e alla Cresima e ho sempre spiegato il concetto che per mezzo della grazia si diventa tempio di Dio, tabernacolo del Cristo. Non bisogna perciò profanare col peccato il proprio corpo, perché la grazia vale più della vita.

Un giorno, ad una di queste ragazze che si preparava alla Cresima, poiché era una bella ragazza, fu proposto di fare un servizio fotografico, nuda, per una certa rivista. Le avrebbero dato molti milioni. Lei rifiutò, anche contro il parere dei suoi, perché disse: Il mio corpo è tempio dello Spirito Santo, non lo posso profanare. Che sono i milioni dinanzi alla figliolanza divina? La grazia vale più dei milioni.

Questa ragazza non è del 400 o del 500. No, è una mamma di oggi, perché l’altro giorno ho saputo che si è sposata; ha avuto due bellissime bambine e continua ad essere coerente con la sua fede.

Non sono le ricchezze che rendono grande un uomo, ma la grazia di Dio! Fatevi un’idea grande dell’essere cristiani, figli di Dio.

  1. Siamo fratelli di Gesù Cristo

Se io sono figlio di Dio, e Gesù Cristo è Figlio di Dio, significa che io e Gesù Cristo siamo fratelli.

Per mezzo della grazia, che mi ha dato il Cristo quando è diventato uomo come me, divento fratello di Gesù Cristo, cioè divento onnipotente com’è onnipotente il Cristo, per cui qualunque cosa chiederò al Padre nel nome di Gesù, me la darà (cfr. Gv 14, 13).

Poiché siamo fratelli di Gesù abbiamo la sua stessa natura umana e la sua stessa natura divina partecipata per mezzo della grazia.

Quando nella preghiera ci presentiamo al Padre, ci presentiamo come fratelli di Gesù. Dio Padre può negare qualche cosa a noi, se ci presentiamo col Cristo? È impossibile, non può negarci niente! Ecco la ragione perché quando io esco dalla chiesa, con me esce Dio, quando mi presento dinanzi a qualsiasi persona, mi presento come fratello di Gesù Cristo. Quando mi presento al Padre, mi presento come figlio suo e fratello di Gesù Cristo. Niente mi verrà negato, ma soprattutto avrò la protezione del Padre. Chi mi potrà fare del male? Forse il Padre? Ma se il Padre, dice san Paolo, ci ha dato col Cristo ogni bene e ha mandato sulla terra il suo Figlio unigenito per salvarci (cfr. Rm 8, 32), come fa a non amarci, come fa a odiarci, come fa a respingerci? Mi può condannare il Cristo? Certamente no; perché il Cristo è venuto dal cielo sulla terra per salvarci; è diventato nostro fratello!

  1. Siamo eredi del paradiso

Dopo la risurrezione Gesù apparve a santa Maria Maddalena e le disse: Va’ dai miei fratelli e di’ loro che io sono risuscitato (cfr. Gv 20, 17).

Veramente il Cristo diventa mio fratello, e tutto ciò che il Padre fa verso suo Figlio, lo fa verso di me.

“Questi è il mio Figlio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto” (Mt 3, 17).

Il Padre ha detto queste parole al Cristo e, nel santo Battesimo le ripete anche a me, per cui io sono il figlio prediletto del Padre, perché sono il fratello di Cristo.

Dice san Paolo: Io prego il Signore perché possiate conoscere profondamente la speranza a cui siete destinati (cfr. Ef 1, 18).

Noi siamo destinati al paradiso. Questa verità mi commuove! Dio mi è Padre ed ha una eredità. Questa eredità a chi la darà? Ai suoi figli. Se rimarrò figlio di Dio avrò l’eredità del paradiso.

Il paradiso mi tocca perché sono figlio. Se non lo fossi avrei potuto avere l’eredità eterna del paradiso per la sua infinita misericordia, ma adesso che sono diventato figlio, può il Padre diseredarmi, può il Padre non darmi questa eredità? No. Se siamo figli, siamo anche fratelli ed eredi col Cristo dall’eternità, per cui, come Gesù ha ereditato il paradiso, così anche noi erediteremo il paradiso.

Conclusione

Fatevi un’idea grande del Cristo e fatevi un’idea grande del vostro essere cristiani.

Può un cristiano cacciare fuori dall’anima sua Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo per dire una bestemmia, per non andare a Messa la domenica, per non pregare la mattina e la sera, per commettere un atto impuro, per rubare, per dire una falsa testimonianza, per dire una bugia, per ingannare? C’è paragone tra quello a cui Dio ci ha chiamati e quello che noi barattiamo col peccato? No! Ecco perché san Gregorio Magno diceva: Cristiano, riconosci la tua dignità! Sei figlio di Dio, non gettare nel fango questa figliolanza! Sei fratello del Cristo, difendi questa tua grande dignità!

Sei erede del paradiso, dunque guarda l’avvenire con serenità, non aver paura di niente, perché Dio è vicino a te, è a fianco a te, è avanti a te, è dietro di te, è sopra di te. Ti protegge, ti aiuta e ti porta in cielo. 

Gesù ha detto prima di morire: Io vado al Padre. Voi siete tristi perché vi ho detto che me ne vado, però ricordatevi che vado a prepararvi un posto in cielo; dopo che l’avrò preparato ritornerò e vi prenderò con me, perché voglio che dove sto io, stiate anche voi (cfr. Gv 14, 1-3).

Ci sarà qualcuno che ci toglierà il paradiso? Se ce l’ha dato Dio, nessuno ce lo potrà togliere!