Evviva il Papa – Mt 16, 13-20

da un’0melia di P. Francesco Chimienti O.M.

 23.08.1987

 

 

I NOSTRI DOVERI VERSO IL PAPA

(Mt 16, 13-20)

 

Questa mattina mi fermo sul Vangelo di Matteo: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli” (Mt 16, 16-19).

Sarò brevissimo. Vi sottolineerò solo i tre doveri che noi abbiamo verso il Papa:

 

  1. Ringraziare il Signore per averci lasciato sulla terra il suo vicario

Lo dobbiamo ringraziare sempre per questo grande dono. È vero che lui prima di partire aveva detto: “Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20), però noi uomini avevamo bisogno di vedere qualcuno. Questo qualcuno è Pietro. Questo qualcuno sono tutti i successori di Pietro.

 

  1. Pregare il Signore affinché la fede di Pietro non venga mai meno

Il Papa ha veramente bisogno della preghiera di tutti i fedeli. Io ho avuto la confessione di un cardinale che aveva ascoltato le prime parole pronunziate da Giovanni Paolo I, Papa Luciani, non appena nel conclave, fatta la votazione era risultato eletto Papa.

A fianco a lui c’era il cardinale Ciappi, domenicano, nostro professore , ancora vivente, sta in Vaticano. La prima parola che disse: E adesso come faccio? Proprio sfiduciato dinanzi alla carica, cioè alla croce che lui si metteva. E il cardinale Ciappi gli disse: Santità – fu lui il primo a chiamarlo Santità – si ricordi che novecento milioni di uomini pregano per lei. Tra questi novecento milioni di uomini ci dobbiamo essere noi. Allora lui si rasserenò e accettò. Papa per un mese, ma si rasserenò e accettò.

 

  1. Giurare fedeltà al Papa

La fedeltà al Papa è fedeltà al Cristo. Tutto deve venire meno, ma non la fede in Cristo e la fedeltà al Papa.

Niente deve essere fatto senza il Papa, ma anche senza il vescovo e senza il parroco.

Vi dovete distinguere nella Chiesa per la fedeltà e l’ubbidienza al Papa, ai Vescovi e ai vostri Parroci.

Umilmente serviteli, perché in loro servirete il Cristo e la Chiesa.