Conoscerti, Gesù, è vivere! – Mt 16, 13-20

Mt 16, 13-20 Chi sei tu Gesù per me 26-08-84

Mt 16, 13-20 – Tu sei Pietro

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M. 

26.08.1984

CHI È GESÙ?

(Mt 16, 13-20)

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Leggendo il vangelo di questa mattina, mi sono sentito dire da Gesù:- Per te, io chi sono?

Vi dico ad alta voce la mia risposta.

1.  Tu sei la Parola di Dio 

 “In principio era il Verbo, e il Verbo (cioè la Parola di Dio) era presso Dio e il Verbo era Dio” (Gv 1, 1).

Tu sei la Parola di Dio, quella Parola che si è fatta carne e venne ad abitare in mezzo a noi e i suoi non l’hanno conosciuta.

Gesù è il pensiero del Padre, soprattutto è la Parola di Dio che manifesta il pensiero del Padre agli uomini.

Molte volte, nei tempi antichi, e in diverse forme, Dio ha parlato tramite la Parola di Dio ai profeti, ai patriarchi, ai suoi servi, e attraverso questi ha parlato al suo popolo. Negli ultimi tempi questa Parola si è fatta carne, è venuta ad abitare in mezzo a noi, ha camminato nel mondo, ha parlato agli uomini ed ha manifestato i misteri di Dio e i misteri dell’uomo in relazione ai misteri di Dio e della sua salvezza. Ha parlato prima di farsi uomo, ha parlato dopo che si è fatto uomo.

Mediante la sua parola, noi uomini abbiamo conosciuto tutto quello che Dio poteva dire all’uomo, e adesso l’uomo conosce tutto ciò che Dio ha detto a lui.

 Chi sono io per te? Tu sei la manifestazione del pensiero del Padre. Tu sei la parola di Dio comunicata a me. Tutte le volte che voglio sapere che cosa il Padre pensa di me, o Signore Gesù, io devo venire da te e devo ascoltarti. Se ascolterò vivrò di fede, e se vivrò di fede mi salverò.

 

 2.  Tu sei il cibo dell’anima

Di nuovo Gesù mi dice: Io per te chi sono? Tu sei l’Eucaristia, tu sei il cibo dell’anima mia.

“Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna” (Gv 6, 54).

Consegnando il pane dell’ultima cena, Gesù disse: Questo è il mio corpo. Consegnandoci il vino disse: Questo è il mio sangue. Se mangerai la mia carne e berrai il mio sangue, vivrai.

Questo sei tu per me: il mio cibo, cibo quotidiano per vivere. Gli Ebrei nel deserto mangiarono la manna ma morirono, invece chi mangia la tua carne e beve il tuo sangue vivrà in eterno. Tu sei per me il cibo che mi fa vivere spiritualmente nel tempo e mi farà vivere spiritualmente nell’eternità.

3.  Tu sei il Crocifisso

Gesù incalza e mi dice: Io secondo te chi sono? Soltanto la Parola di Dio? Soltanto l’Eucaristia? Stamattina io gli ho risposto: Tu sei il Crocifisso che mi salva. Ero nemico di Dio, sei venuto sulla terra, hai distrutto il peccato che mi manteneva nella condizione di inimicizia con Dio, ti sei fatto crocifiggere per salvarmi. Grazie, o Signore, perché attraverso il versamento del tuo sangue, mi hai salvato.

Ecco i tre amori di ogni cristiano, ecco i miei tre amori quando guardo e ascolto il Cristo che mi dice: Per te chi sono?

 

4.  Tu sei la Parola da annunziare

Ma come Minimo, come figlio di san Francesco di Paola, io chi sono per te?

 Tu sei la Parola della quale io mi devo impossessare e che devo annunziare per portare la salvezza ai miei fratelli. Non mi accontento di ascoltarti, voglio proclamarti, voglio annunziarti. Non una parola annunzierò, ma una persona: te, il Cristo. Guai a me se non annunziassi il Vangelo, sono stato costituito sacerdote per annunziare il tuo vangelo, il tuo messaggio, per presentare agli uomini la tua persona che ha incarnato questo messaggio. Come Minimo ho la missione di salvare; e non potrò mai salvare se non darò la fede; e non darò mai la fede se non annunzierò la Parola di Dio.

Beati i piedi che annunziano la Parola di Dio, diceva Isaia. Grazie, Signore, di questa beatitudine.

 5.  Tu sei l’Eucaristia che mi nutre e mi dà la forza di annunziarti agli uomini

Come Minimo chi sono io per te? Sei l’Eucaristia che mi nutre, ma sei l’Eucaristia che mi dà la forza di vivere secondo la tua Parola e di annunziare la tua parola.

Andate per il mondo intero e annunziate la mia parola ad ogni creatura, ha detto Gesù, e siate miei testimoni incominciando da Gerusalemme, attraverso la Giudea e la Samaria in tutte le parti del mondo.

Mai, o Signore, io potrò essere luce che illumina e forza che testimonia, se tu nell’Eucaristia non mi dai quel cibo che mi illumina e mi fortifica.

6.  Tu sei il mio modello crocifisso

Per te, incalza Gesù, come Minimo chi sono? Tu sei il Crocifisso e come Crocifisso io ti devo imitare, devo realizzare in me la tua passione e morte, devo portare ai miei fratelli il dono della salvezza che tu, con la croce, hai dato a me.

Io soffro e compio in me quello che manca alla Passione di Cristo, diceva san Paolo, affinché gli uomini, attraverso la mia sofferenza, unita a quella di Cristo, possano attingere la salvezza. Non basta, o Signore, che io mi salvi, è necessario che questa salvezza sia portata anche ai miei fratelli. Crocifiggo la mia carne con le sue passioni per salvarmi, ma soffro per salvare.

CONCLUSIONE

1.  Tu sei la risurrezione e la vita

Chi sono io per te? Signore tu sei la Parola di Dio, tu sei l’Eucaristia, tu sei il Crocifisso, tu sei la risurrezione e la vita. Se crederò in te, anch’io risorgerò con te.

Io credo, e ti dico con Maria e Marta, che tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente.