Come potranno credere al mio annuncio se dubito? – 2Tm 1, 6-13 – Lc 17, 5-10

Lc 17, 5-10 Se aveste fede quanto un granello di senapa

Lc 17, 5-10 – Signore accresci in noi la fede

Lc 17, 7-10 – La salvezza è donata

LA FEDE, VIRTÙ FONDAMENTALE DELLA CATECHISTA (2 Tm 1, 6-13)

 

 

Oggi nella seconda lettura della S. Messa abbiamo ascoltato un passo della lettera di san Paolo a Timoteo, con la quale chiede al suo figlio carissimo, Timoteo, di custodire il dono della fede. Oggi questa raccomandazione la fa a noi.

I. CHE COS’È LA FEDE

1. La fede è credere alla Parola di Dio

La fede è una virtù teologale, dicono i teologi, che inclina l’intelletto, sotto l’influsso della grazia, a dare il fermo assenso della volontà alle verità rivelate, fondandosi sull’autorità di Dio rivelante. Quindi la fede è ascoltare Dio che parla e fare come Dio ha detto. Chi non ascolta Dio non ha la fede, ma chi ascolta Dio e fa come Dio dice ha la fede. San Francesco d’Assisi un giorno in chiesa al vangelo ascoltò Gesù che diceva: “Va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri; poi vieni e seguimi” (Mc 10, 21), e pensò: Così hai detto tu e così faccio io! Questa è fede. Andò a casa, entrò nel negozio del padre, che era un mercante di stoffe, vendette sotto costo tutta la merce e donò il ricavato ai poveri. Aveva ascoltato la parola di Dio e aveva agito di conseguenza. Questa è la fede: ascoltare e fare! Vi chiedo:- Avete voi la fede? Io mi sono sempre fatto l’esame di coscienza e ho sempre concluso: io non ho la fede. Avere fede significa ascoltare ciò che Dio dice e fare come dice, perché la parola di Dio è parola infallibile. Vi potrei raccontare la storia di tutti i santi, cioè di coloro che hanno creduto alla parola di Dio.

Pensate a san Francesco Saverio, andò in chiesa e sentì queste parole: “Che serve all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l’anima sua?” (Mt 16, 26). Lasciò tutto e seguì sant’Ignazio di Loyola. Basta una parola per cambiare la vita di un uomo. Se non cambiate dinanzi alla parola di Dio, non avete fede. Questo io voglio dire a voi e a me, e questo dovete dire ai vostri ragazzi e ai vostri bambini di catechismo. Nell’incontro di catechesi non si fa storia o geografia, si annuncia la parola di Dio che deve essere vissuta. Quando io dico che il cristiano prega almeno mezz’ora al giorno, succede la rivoluzione francese, ma io aggiungo: Ho sbagliato, vi chiedo scusa perché non è questo il pensiero di Gesù. Egli ha detto di pregare sempre, senza interruzione.

 

2. La fede è un dono di Dio

Abbiamo ricevuto la fede nel Battesimo come dono, come regalo, infatti la fede non è roba nostra, ma di Dio. È un dono che dobbiamo custodire e far crescere perché la fede sia sempre viva e porti frutti. La fede è viva quando si ascolta la parola di Dio, conservata nella S. Scrittura, e la si mette in pratica, perché quando si ascolta, ma non si mette in pratica è morta. Dice san Giacomo: “La fede senza le opere è morta” (Gc 2, 17). Quindi chi ascolta la parola di Dio e non la mette in pratica ha una fede morta. E san Giacomo aggiunge: l’ha anche il demonio. “Anche i demoni credono in Dio e tremano” (Gc 2, 19), però non fanno come Dio dice.

 

II. NECESSITÀ DELLA FEDE

1. Senza la fede è impossibile salvarsi

Dice Gesù: “Chi crederà sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato” (Mc 16, 16), per cui di tutto possiamo fare a meno, ma non della fede, perché dalla fede dipende la salvezza. La grande missione che avete voi, come catechiste, è di annunziare la parola di Dio, che dà la fede.

Dio consegna a voi il vangelo, il lieto annunzio di Cristo perché sia dato, in modo che i ragazzi ascoltandovi, lo mettano in pratica, abbiano la fede e si salvino. Un compito più grande di questo ce l’hanno solo i sacerdoti, a cui il Cristo ha detto: “Andate per il mondo e predicate il mio vangelo ad ogni creatura” (Mc 16, 15). Le stesse parole ha detto a voi. È necessaria la fede? Sì, è tanto necessaria che se credo mi salvo, se non credo mi danno.

 

2. Senza la fede è impossibile piacere a Dio

San Paolo dice queste parole nella lettera agli Ebrei (Eb 11, 6). Si può essere peccatori, pregare il Signore e ricevere ogni grazia, se si chiede con fede e umiltà. Non è vero che soltanto i giusti ricevono le grazie, anche i peccatori, che pregano con fede e umiltà. Tutte le volte che pregate, credendo a quello che Dio ha detto e ha fatto, ricevete tutto quello che chiedete. Se invece pregate e non credete, perché pensate:- Chissà se Dio mi ascolta! Chissà se Dio mi esaudisce, nella vostra preghiera c’è il dubbio, non la fede, per cui non potete ricevere ciò che chiedete. Dovete credere almeno che Dio esiste e che dà la ricompensa: a tutti coloro che fanno il bene, il paradiso; a coloro che fanno il male, l’inferno. Chi crede riceve, chi non crede non riceve. È impossibile piacere a Dio senza la fede. Chi non crede non piace a Dio, quindi non ha niente.

 

3. A chi crede tutto è possibile (Mc 9, 23)

I discepoli dissero a Gesù: “«Aumenta la nostra fede». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe»” (Lc 17, 6). A chi ha fede tutto è possibile. Questa frase è identica a quella che ascoltò la Madonna nel giorno dell’annunciazione: “A Dio nulla è impossibile!”. “A chi crede nulla è impossibile”, così come: “A Dio nulla è impossibile” (Lc 1, 37), perché chi crede mette Dio al suo posto. Poiché a Dio nulla è impossibile, a chi crede nulla è impossibile. Non vi racconto tutti gli episodi del vangelo che voi già conoscete. Pensate alla Cananea, che chiede la grazia della guarigione della figlia. Gesù all’inizio non l’ascolta, infatti le dice: Non è lecito dare ai cani il pane che devo dare ai figli. Ma la Cananea risponde:- Sì, è vero, ma i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla mensa dei figli. Le dice Gesù:- Donna, grande è la tua fede, va’ a casa tua e sia fatto come tu desideri. Questa donna ha strappato il miracolo a Gesù! Ricordate l’episodio dell’emorroissa? Ella pensò: Basta che io tocchi il lembo del mantello di Gesù per essere guarita. Lo toccò e guarì all’istante, perché a chi crede nulla è impossibile. E Gesù:- Va’, grande è la tua fede! Queste parole dovrebbero cambiare la nostra vita, dovremmo incominciare ad avere fede e non dire più:- Chissà se Dio pensa a me! Quanta meschinità c’è in noi! Io a me stesso ripeto sempre queste parole di Gesù: Cerca innanzitutto il regno di Dio e la sua giustizia, cioè pensa a fare il sacerdote e ad annunziare il vangelo, non fa niente che non ti pagano, ti pagherò io, infatti io ti darò tutto il resto come sovrappiù! E le sue parole si sono sempre avverate. Dice Gesù:- Guardate gli uccelli dell’aria, guardate i fiori del prato, guardateli! Se Dio si occupa e si preoccupa di questi, perché non deve occuparsi e preoccuparsi di voi che siete suoi figli, uomini di poca fede? Che altro volete da me come segno della mia onnipotenza e della fedeltà alle mie parole?

 

 

III. CHE COSA DOBBIAMO FARE PER AUMENTARE LA NOSTRA FEDE

Gli apostoli dinanzi alla loro poca fede hanno detto: Signore, aumenta la nostra fede. Che cosa dobbiamo fare perché la fede, che abbiamo avuto come dono nel giorno del battesimo aumenti?

 

1. Ravvivare la fede con la Parola di Dio

San Paolo dice di ravvivare il dono di Dio, che ci è stato dato nel battesimo (2 Tm 1, 6). Ravvivare la fede significa che la fede avuta nel battesimo c’è in noi, ma è stata coperta dalla cenere; è viva, ma è simile al fuoco che sta sotto la cenere, e che per non spegnersi deve essere alimentato dall’altra legna. Qual è la legna che ravviva la fede? È la parola di Dio. Se oggi avete messo la parola di Dio nel fuoco della vostra fede, essa è viva. Oggi tornerete a casa vostra con una fede viva, perché avete ascoltato la parola di Dio, ma se state sette giorni, dieci giorni, quindici giorni senza parola di Dio, la fede se ne va, perché il fuoco, coperto dalla cenere, si spegne. San Paolo dice a Timoteo:- Figlio mio, ravviva la fede. Ogni giorno metti sulla tua fede la legna della parola di Dio, che rende ogni giorno sempre più viva la tua fede nella parola del Cristo, che è fedele a ciò che ha detto. Mettete sul vostro comodino il Vangelo, in modo che, se durante la giornata non lo avete letto nemmeno per cinque minuti, lo potete leggere la sera, perché il fuoco della fede si sta spegnendo. Non si può immaginare un cristiano che non ravvivi la propria fede ogni giorno con l’ascolto della parola di Dio, che può avvenire partecipando alla messa e ascoltando le letture e l’omelia che fa il sacerdote.

 

2. Non vergognarsi della propria fede

Dice san Paolo: “Non vergognatevi di essere testimoni di Dio, di Gesù Cristo e della Chiesa” (2 Tm 1, 8). Non vergognatevi di pregare prima del pranzo. Non vergognatevi di pregare la mattina e la sera. Non vergognatevi di Dio! Se passi dinanzi alla chiesa, fa’ il segno della croce e se è aperta entra, saluta Gesù e va’ via. Non bisogna aver vergogna di Dio! Se tutti stanno bestemmiando, non vergognarti di dire: Non sai che Dio ti è Padre? Perché lo bestemmi? Che ti ha fatto di male? Io oggi non vi dico di guardare i martiri, che sono morti per la fede, hanno versato il sangue per testimoniare la loro fede, ma vi dico: Guardate i comunisti, i socialisti, non credono in Dio e si vantano ad alta voce di non credere. Meraviglioso è l’esempio dell’attuale Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, che a coloro che gli chiesero perché si inginocchiasse dinanzi a Dio, rispose: Io non mi vergogno di fare questo. Lascio liberi tutti di credere o di non credere in Dio, ma lasciatemi libero di credere nel mio Dio e di manifestare la mia fede! Senza vergogna dovete dire di andare a Messa, perché se andate a Messa ha un significato la vostra vita, altrimenti non lo ha. La giornata con la S. Messa è piena. A chi vi chiede:- Dove vai? Non dovete vergognarvi di rispondere:- Vado a confessarmi! Vado a farmi la comunione! Dovete avere la stessa faccia tosta che hanno gli atei nell’affermare ad alta voce che non credono in Dio. Io li ammiro, non li disprezzo perché hanno il coraggio di dire ciò che sono. E penso: Se io avessi tanta fede nel mio Dio, quanta ne hanno essi nelle loro idee, io sarei un martire. Non vergognatevi di entrare in chiesa! Non vergognatevi di dire: Il quinto comandamento dice di non uccidere, quindi l’aborto è contro il quinto comandamento! Non devi dividerti da tuo marito, perché Gesù ha detto che il matrimonio è uno e indissolubile. La nostra vittoria, diceva san Giovanni, è la nostra fede (1 Gv 5, 4). Gesù prima di morire disse: “Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me” (Gv 14, 1). Io ho vinto il mondo! Se crederete in Dio e in me, anche voi vincerete il mondo! Ricordate però anche le altre parole di Gesù:- Se voi vi vergognerete dinanzi agli uomini di Dio e di me, io mi vergognerò di voi dinanzi al Padre mio, che è nei cieli.

 

3. Soffrire per la fede

Dice san Paolo: Soffrite per il Vangelo insieme a coloro che soffrono per lo stesso motivo, aiutati dalla forza di Dio. Per credere bisogna soffrire! Esiste un amore senza sofferenza? Sì, ci può essere, ma si dimostra che quell’amore è autentico quando si è disposti a morire e a soffrire. Quando la mamma ha dimostrato l’amore per me? Non quando io stavo bene, ma quando sono stato ammalato ed è stata per una settimana, giorno e notte, vicino al mio letto. Non c’è amore più grande dell’amore di colui che è disposto a morire per la persona amata. Quando Gesù ha dimostrato di amarci? Quando dal cielo è sceso sulla terra ed è nato nella grotta di Betlemme, quando è andato in esilio in Egitto, quando è vissuto nascosto a Nazaret, quando ha camminato per tre anni per le vie della Galilea? Sì, ma il vero amore lo ha dimostrato il venerdì santo, quando ha salito l’erta del Calvario e si è fatto condannare ingiustamente ed è morto in croce.

Dice Gesù: Non c’è amore più grande di quello di colui che è disposto a morire per la persona amata, ed io sono morto per te! Grazie, Signore!

 

4. Avere come modello il Vangelo

Dice san Paolo: Prendi come modello le sane parole, che tu hai udito dai sacerdoti e che leggi nel Vangelo (2 Tm 1, 13). Le sane parole sono quelle della S. Scrittura, quelle che vi dico io adesso, ripetendo il pensiero di Gesù. Quando dico parole mie non mi dovete credere, ma quando vi ripeto il pensiero di Gesù sì. Perché preghi? Perché Gesù ha detto: Pregate sempre, senza interruzione. Perché vai in chiesa? Perché Gesù ha detto: La chiesa è la casa del Padre mio! Poiché io ho un Padre, vado alla casa di mio Padre. Perché fai come dice Gesù? Perché un figlio ubbidisce alle parole del padre e io voglio essere un buon figlio, quindi ubbidisco alle sue parole. Bisogna prendere come modello le parole di Gesù: Va’, vendi, dallo ai poveri, poi vieni e seguimi! Vinci il male col bene! Prega per i persecutori! Beato te, quando soffrirai! Se state soffrendo o vi stanno perseguitando, siete beati. Il modello della nostra vita è Cristo. E dovete aver paura quando il modello della vostra vita non sono le parole del Cristo.

 

5. Essere docili all’azione dello Spirito Santo

“Custodite il buon deposito con l’aiuto dello Spirito Santo” (2 Tm 1, 14). Chi è colui che custodisce un bene? Chi non permette che gli altri glielo rubino. Quindi chi custodisce il deposito della fede? Colui che non permette alle altre letture di cambiare la propria vita. Diceva san Paolo:- Non uniformatevi alla mentalità di questo mondo! I settimanali non sono vangelo, ma pettegolezzo, e niente di ciò che in essi è scritto è secondo Dio. Una delle cose che sta dicendo da tanti anni la Madonna in Iugoslavia e ve la ripeto perché corrisponde alla verità contenuta nella Bibbia, è questa: Chiudete la televisione e i salotti, perché si perde tempo. Pregate, dite rosari! Salvate la vostra anima! Fate penitenza, fate digiuno! Salvate l’anima dei fratelli! Adesso sta dicendo continuamente:- Aiutate mio Figlio a salvare le anime! Pregate, pregate, pregate! Custodire le sane parole significa non leggere altre cose, non vedere altra roba e non andare appresso a cose diverse dalla parola di Dio.

 

 

CONCLUSIONE

1. Pregate

Dite:- Signore, aumenta la mia fede (Lc 17, 5), perché ci dia il dono della fede e ci faccia crescere nella fede. Non basta avere la fede dei bambini, bisogna crescere fino alla maturità della fede.

 

2. Impegnatevi ad ascoltare la parola di Dio, a leggerla, a meditarla ogni giorno e a fare come Dio ha detto.

Avrà il dono della fede chi si impegna, perché Dio mai ha premiato gli sfaccendati o i fannulloni; dà i suoi doni a coloro che si impegnano, che lavorano, che si sforzano. “Il regno dei cieli soffre violenza” (Mt 11, 12). “A chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; e a chi non ha (e non vuole avere) sarà tolto anche quello che ha” (Mt 13, 12).

 

3. Fate il catechismo con la parola di Dio, perché la parola di Dio dà la fede, e la fede dà la salvezza.

Ci sono mille modi o metodi per fare il catechismo, fatelo come volete, ma non escludete mai il metodo biblico. Annunziate il vangelo con la parola di Dio.

 

4. Fate pregare i bambini Insegnate ai bambini a dire il rosario.

Noi ci stanchiamo, non i bambini! Fate il catechismo con la parola di Dio ed insegnate a pregare perché l’annunzio se non cambia la vita, non è annunzio, avete fatto una lezione. Il Cristo cambia la vita. Egli ha detto: Convertitevi e credete al vangelo. Convertitevi, cambiate vita! Fate pregare i bambini e fate chiedere la fede.

 

5. Insegnate ai bambini a vivere di fede, a mettere in pratica ciò che ascoltano e quindi a cambiare la vita.

Insegnate loro che si ascolta Dio, non per imparare ma per fare. Ecco perché noi possiamo dare la comunione anche agli ignoranti, anche agli analfabeti, anche agli insipienti, purché capiscano che devono cambiare la vita. La catechesi non fa i dotti, ma fa i santi. A che servono le preghiere imparate a memoria, se la mattina, la sera e a mezzogiorno non si recitano? Non servono a niente, proprio a niente, abbiamo fallito! Vi aiuto a fare un esame di coscienza: Avete la fede? La vostra fede è viva o è morta? Vi volete salvare? Vi salverete con la fede. Volete piacere a Dio? Piacerete a Dio solo con la fede. Volete avere tutto da Dio? Dovete credergli. Ogni giorno ravvivi la tua fede? Ti vergogni di Dio? Soffri per mettere in pratica la parola del Vangelo? Prendi come modello della tua vita la Parola di Dio? Ti difendi dagli assalti dei nemici per difendere il deposito della fede? Preghi perché Dio ti conservi e ti aumenti la fede? Ti impegni ogni giorno ad ascoltare, a leggere, a meditare e a fare come Dio vuole? Il tuo annunzio è fatto con la Parola di Dio? Dici ai tuoi bambini di pregare per avere la fede? Di vivere secondo Dio? Dopo aver riflettuto su questo, diremo: Signore, non ho fatto tutto ciò che mi hai detto, perdonami, però da oggi intendo farlo!