Ascensione di N. S. Gesù Cristo – Mt 28,20

Mt 28,16-20 – Ascensione al cielo del Signore Gesù 5-6-11

Ascensione del Signore Gesù al cielo

Martina Franca, 16.05.1999

“ECCO, IO SONO CON VOI TUTTI I GIORNI,
FINO ALLA FINE DEL MONDO”
(Mt 28, 20)

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Oggi è la solennità dell’Ascensione, e io sono stato colpito da queste parole di Gesù: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20).

1. La presenza visibile di Gesù

Ci sono due presenze reali di Cristo sulla terra: una presenza visibile, e una presenza invisibile.
Della presenza visibile hanno goduto i suoi contemporanei. Gesù è nato, è vissuto, ha predicato, l’hanno visto davvero, l’hanno toccato con mano. L’hanno visto crescere in età e in sapienza dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini. L’hanno visto istituire l’Eucaristia; veramente ha preso del pane e ha detto: “Questo è il mio corpo”; ha preso del vino e ha detto: “Questo è il mio sangue”.

Veramente l’hanno visto soffrire, morire in croce e deporre dalla croce. Veramente l’hanno messo nel sepolcro, veramente l’hanno visto risorto.
Con la risurrezione il Cristo è visibile e invisibile. Stava sulla terra, ma solo alcune volte si faceva vedere. Le apparizioni del Risorto, raccontate dalla S. Scrittura, mi sembra che siano state dodici. L’hanno visto Risorto!
Il giorno dell’Ascensione l’hanno visto sul monte e poi salire al cielo. Quindi c’è stata una presenza reale visibile di Gesù sulla quale non c’è da discutere. Come siamo viventi e visibili noi, così era vivente e visibile il Cristo.
Del mistero della risurrezione noi abbiamo, oltre all’annuncio, anche la versione storica: veramente Gesù è risorto!
Gli apostoli l’hanno toccato con mano, hanno mangiato insieme con lui, hanno messo le dita nei fori delle sue mani.
Anche l’ascensione al cielo veramente è avvenuta, e l’hanno vista. Hanno visto questa nube che ostacolava la visione del Cristo che saliva al cielo e, poiché andava via definitivamente, gli angeli sono venuti a dire: “Perché state a guardare il cielo? Questo Gesù è salito  al cielo e adesso non lo vedrete più. Lo vedrete solo alla fine del mondo perché verrà così, sulle nubi” (cfr. At 1, 11).
Egli verrà per giudicare i vivi e i morti, quindi per dare il premio o il castigo, come giudice supremo degli uomini.

2. La presenza invisibile di Gesù
C’è un’altra presenza del Cristo, che è presenza reale, qui è il mistero, ma invisibile.
Infatti Gesù ha detto: “Io sono (non sarò, né ero) con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20).
Quando diceva queste cose eravamo presenti nella sua mente anche noi. E a noi oggi dice: “Io sono con voi tutti i giorni”. Non questo giorno sì e quello no, ma tutti i giorni! E sarò con voi, non abbiate paura, fino alla vostra morte, anzi fino alla morte di tutti gli uomini, fino alla fine del mondo. Quando tutti spariranno, io non sparirò.
Questa presenza reale di Gesù è però invisibile. È presenza reale del Cristo, che noi non vediamo, non tocchiamo con mano, ma che dobbiamo credere.
Nella prima presenza, quella che io chiamo presenza storica, gli uomini non dovevano fare nessun atto di fede, o meglio, dovevano fare solo l’atto di fede sulla sua divinità; potevano credere che quell’uomo era il Figlio di Dio. Invece noi oggi a questa presenza reale, ma invisibile, dobbiamo credere. Non c’è il controllo delle nostre mani, né il controllo delle nostre orecchie, né dei nostri occhi. Dobbiamo solo credere, perché l’ha detto Lui ed è così.
Alcuni costatano questa presenza di Gesù, ma non sono tutti.
Per grazia di Dio, Gesù non si fa vedere; la sua è presenza reale, ma invisibile; altrimenti anche noi avremmo fatto come gli apostoli, che quando lo videro si prostrarono innanzi. Staremmo sempre in adorazione e non vivremmo la vita dell’oggi: non guadagneremmo niente, non avremmo da mangiare, non potremmo dormire per riposarci. Avremmo fatto quello che faceva san Francesco, che quando vedeva Gesù, s’innalzava da terra dove era prostrato, e andava in estasi. Così, alzato da terra, contemplava il suo Dio, ma del suo Dio non raccontava niente per non inorgoglirsi.
Noi avremmo fatto così.
Scrive Matteo: “Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano” (Mt 28, 17). 

Sappiate che il dubbio offende Dio nella verità. Chi dubita di queste parole offende la veridicità di Dio, perché ciò che Dio dice, ciò che Gesù dice è vero. Se dubitate significa che lo ritenete un ingannatore, un bugiardo. Ecco perché san Giovanni disse: “Chi di voi dice che è senza peccato, fa di Dio un bugiardo” (cfr. Gv 1, 10).

Infatti Dio ha detto che nessun vivente dinanzi a lui è giusto (cfr. Sal 143, 2). Non c’è nessun uomo che non pecchi con la propria lingua (cfr. Pr 24, 16).
Chi dubita offende Dio nella parte più delicata che è  quella della verità. Chi sta dalla parte della verità lo ascolta, perché Dio è la Verità (cfr. Gv 18, 37).
A quelli che l’avevano offeso perché dubitavano, Gesù li rimproverò dicendo: “Voi dubitate per la vostra incredulità e per la vostra durezza di cuore” (cfr. Mc 16, 14).
Voi siete increduli per partito preso, non perché avete le prove. Per partito preso, significa per pregiudizio. Pensavano: non è possibile che Gesù sia risuscitato; anche se era vivo dinanzi a loro.

3. Dio ci invita a vivere alla sua presenza
Se accettate la verità di questa realtà, che c’è l’altra vita, dovete cambiare questa vita. La durezza di cuore è ostinazione, è incredulità, perché ci si incaponisce nella propria idea! Gesù è presente! Questa è la ragione perché Dio ha detto: “Cammina alla mia presenza e sii perfetto” (cfr. Gn 17, 1).
È l’invito del Signore, che tutti i santi Padri hanno cambiato in “sarai perfetto”.
Quando abbiamo la convinzione e crediamo che il Cristo è presente in ogni nostra azione, ci dobbiamo comportare di conseguenza. Faremo certamente ogni cosa per amore suo, perché è  presente e la faremo nel migliore dei modi. Queste sono le due espressioni più alte dell’amore. Alla presenza reale di Cristo dovete credere; e alla luce di questa verità, dovete vivere. Se vivete alla luce di questa verità, sarete perfette!
Quando siamo stati a Fatima, il 13 luglio 1992, il sacerdote disse:- Salutate la Madonna che va via! Noi abbiamo salutato la statua, e con la statua la Madonna dimostrava di essere presente.
Quel giorno il Signore mi ha fatto percepire, provare il dolore per la dipartita della Madonna! Significa che stavo nello stato di consapevolezza della sua presenza. Poiché era presente, io ero tranquillo; ma appena il sacerdote ha detto che la Madonna andava  via, mi sono messo a piangere. Voi sapete che il Padre non piange mai, però ho sentito questo strappo della dipartita della Mamma celeste che andava via, e le ho detto:- Come faccio senza di te?
Quando poi la statua della Madonna è arrivata dove stavamo noi sacerdoti e l’hanno adagiata a terra, prima di metterla nella nicchia, proprio vicino a me, ho risentito la sua presenza che mi ha colmato il cuore. Quindi il Cristo, la Madonna, san Francesco ci sono, anche se non li vediamo!
Qualche volta si fanno vedere. Tina, prima di morire, mi diceva:- Padre, lo vedete Gesù? Io ho risposto di no, ma lei lo vedeva! 
Diceva: C’è Gesù, c’è la Madonna, c’è san Francesco, e sorrideva.

       CONCLUSIONE
Gesù non si fa vedere, perché la terra diventerebbe paradiso; ma c’è. Ecco perché dico alle mie figlie senza fede: Quando c’è il Ritiro, lasciate tutto e venite. Anche se lasciate la mamma che sta malissimo, sappiate che al posto vostro starà Gesù con la sua presenza invisibile ma vera, con la sua  presenza confortatrice.
Dice san Paolo: “Io prego il Signore affinché comprendiate la straordinaria grandezza della sua potenza verso di voi” (cfr. Ef 1, 19).
Davvero il Signore interviene con la sua onnipotenza. Vi auguro di camminare sempre alla presenza di Dio, che c’è veramente, e riempie la nostra vita.