Non temo perché mi ami – Gv 3, 1-8

Da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M

DIO HA MANDATO IL FIGLIO A SALVARE IL MONDO
(Gv 3, 1-18)

  1. L’amore di Dio per il mondo è infinito
    Che cosa Gesù ci rivela oggi? Lo dice a Nicodemo, dottore della legge, che aspettava il Messia, ma lo dice anche a noi: “Dio ha tanto amato il mondo” (Gv 3, 18).
    Gesù ci rivela che Dio ama gli uomini. Ciò è meraviglioso!
    Chi ama è generoso. Dalla generosità si conosce quanto è grande l’amore.
    Quando un uomo dà molto significa che ama molto, quando dà moltissimo ama moltissimo; se dà tutto all’altro significa
    che ama infinitamente, immensamente, arriva a distruggere se stesso per amare l’altro.
    I Santi Padri, attraverso un esempio che esiste nel mondo animale,hanno voluto dimostrare l’amore immenso di Gesù per noi, e hanno detto che è simile al pellicano, un animale che vive nel deserto e che quando non trova di che sfamare i figli, col becco si spacca il petto, strappa dei pezzi di carne dal suo corpo e dà da mangiare ai figli, fino ad arrivare al punto che, non avendo più niente, si tira dei colpi al cuore; dà da mangiare ai figli e poi muore.
  2. Dio ha mandato il Figlio sulla terra per salvare il mondo
    Dio è Padre, è Figlio, è Spirito Santo. Di più caro non aveva. niente, se non se stesso e l’immagine di se stesso, cioè il Verbo, la
    seconda persona della SS. Trinità che noi chiamiamo il Figlio. Ha preso il Figlio e l’ha mandato sulla terra per salvare il mondo.
    L’amore di Dio è infinito perché ha mandato sulla terra il Figlio, se ne è privato lui, lo ha fatto incarnare per salvare gli uomini. Ecco l’amore di Dio.
    Gesù ci rivela questa seconda verità: “Dio ha tanto amato il mondo da mandare il suo Figlio unigenito”. Ne aveva uno solo, lo ha preso e lo ha dato.
  3. Il Figlio ha salvato il mondo con la croce
    La terza verità che ci svela il Cristo è che la salvezza degli uomini sarebbe avvenuta per mezzo della morte in croce del suo Figlio unigenito.
    La salvezza degli uomini è avvenuta con la croce del Cristo; la salvezza di tutti gli uomini avviene attraverso la croce di tutti i
    cristiani.
    Non ci sarà un giorno senza la croce, perché non ci sarà un giorno in cui gli uomini non avranno bisogno di salvarsi. Poiché per salvarsi è necessario soffrire, Dio dà la croce, la sofferenza a tutti i suoi figli, affinché possano salvare gli altri figli. Il Cristo per salvare gli uomini è morto in croce; gli uomini per salvare gli altri uomini devono soffrire.
    Che Gesù è il Salvatore, oggi lo rivela a Nicodemo; quindi lo rivela a me e a voi e dice: “Dio non ha mandato il Figlio nel
    mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è
    già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio” (Gv 3, 17-18).
    Non ci condannerà Gesù, ma noi stessi ci condanneremo. L’anima di chi muore senza aver accettato la misericordia di Dio, separata dal corpo prenderà da sola la strada dell’inferno. Non vedrà Dio che la giudica. Non è Dio che la manda, ci va lei. Lo dice Gesù: “Dio non ha mandato il Figlio per giudicare il mondo, ma perché si salvi. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già condannato”
  4. CONCLUSIONE
  5. Dio ha mandato il Figlio per salvarci, ma se ci ostineremo a rifiutare la salvezza ce ne andremo noi stessi per conto nostro
    all’inferno, perché quello è il posto nostro. Lo sceglieremo noi. Né dovete credere che ci volteremo indietro e diremo:- Signore, così cattivo sei stato con noi?
    Abituatevi a dire ogni giorno: Gesù mio, misericordia.