Apri la nostra mente e il nostro cuore alle Sacre Scritture – Gv 14, 23-29

da un’omelia di P. Francesco Chimienti o.m.

Martina Franca, 16.05.2004


L’AZIONE DELLO SPIRITO SANTO

NELLA VITA DELLA CHIESA E NOSTRA

(Gv 14, 23-29)


I. LA RIVELAZIONE DI GESÙ


Le parole che abbiamo ascoltato fanno parte del discorso dell’ultima cena. È la piena rivelazione di Cristo ai suoi discepoli. Una rivelazione più grande di questa non c’è. Sono verità di fede che si accettano perché dette da lui. Se non le avesse dette Gesù avremmo discusso per secoli. Questo discorso è lo zenit della rivelazione.
Gesù ci rivela questa grande verità: Chi osserva i dieci comandamenti, chi osserva la parola del Cristo, cioè del vangelo, ama il Cristo e ama il Padre.
Chi osserva i dieci comandamenti ama certamente Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo. Chi osserva le parole del Cristo, perché sono parole del Padre, certamente ama il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

 

II. LE CONSEGUENZE DI QUESTA OSSERVANZA E DI QUESTO AMORE

Se osservo i comandamenti, certamente ho la certezza di amare.
Nella vostra catechesi dovete sempre sottolineare la vita e non solo la dottrina. La dottrina non cambia la vita, ma se volete la fede e la conversione, dovete parlare  sempre di vita, di osservanza.
Infatti Gesù ha detto: “Convertitevi e credete al vangelo”.
Le conseguenze dell’osservanza dei dieci comandamenti e dell’amore sono:

1. Il Cristo lo amerà
Questo lo sappiamo per fede: osservando i dieci comandamenti si è amati dal Cristo.

2. Il Padre lo amerà
“Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà” (Gv 14, 23).

3. Il Cristo e il Padre andranno da lui e prenderanno dimora presso di lui
“Verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14, 23). Diventiamo, come dice san  Paolo, tabernacolo del Cristo, dimora del Cristo, tempio del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Se queste cose non le avesse rivelate Gesù, non le avremmo sapute.
Chi osserva i dieci comandamenti è amato dal Padre e dal Figlio e dallo Spirito Santo che, di loro propria iniziativa prenderanno dimora presso di lui, andranno ad abitare, a stare di casa in lui.
Dice la S. Scrittura che chi segue la legge di Dio ha Dio presso di sé e in sé. Voi avete Dio Padre, Figlio e Spirito Santo dentro e lo portate con voi, siete portate da lui, ma portate lui.
Quando parlate, dalla vostra bocca deve uscire la parola di Dio che avete dentro. E anche se non la date, essa deve trasparire dal vostro volto, dal vostro comportamento, dal vostro modo di agire.

4. Sarà consolato dallo Spirito Santo che il Padre manderà nel nome di Cristo
Ecco la presenza della SS. Trinità nell’anima vostra!

 

III. IN CHE CONSISTE LA CONSOLAZIONE CHE DARÀ LO SPIRITO SANTO

1. Vi insegnerà ogni cosa

Sia io che voi andiamo in cerca di consolazione, e chi consola è lo Spirito Santo, che ci insegnerà, cioè ci dirà delle verità che ci daranno consolazione in mezzo a tanto dolore.
L’Istituto in questo momento sta soffrendo molto. Il dono di Dio che in questo momento ha dato all’Istituto è il dono della sofferenza. Io mi consolo perché lo Spirito Santo mi ripete continuamente: “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli” (Mt 5, 11-12).
Lo Spirito Santo ci farà da maestro; però noi dobbiamo comportarci da discepoli. Dobbiamo vivere di fede, e per farlo dobbiamo accettare tutto ciò che il maestro dice.
Ai professori che insegnano le varie materie possiamo credere o meno, ma allo Spirito Santo dobbiamo credere, sia che ci dica delle cose che ci convengono, sia che ci dica cose che non ci convengono.
Ci dobbiamo mettere in atteggiamento di discepoli: accettare tutto ciò che Gesù ci dice per
metterlo in pratica. Dobbiamo dire: Ciò che tu dici, lo accetto, e ciò che dici lo faccio anche se non lo capisco.
Lui insegna e tu devi fare con umiltà il discepolo, stando nell’atteggiamento di  disponibilità e di docilità. La disponibilità e la docilità sono dovute a questo grande professore, che è la terza persona della SS. Trinità. Credetegli! Il suo insegnamento verterà sulle cose del cielo e sulle cose della terra, sulle cose celesti e terrestri, sulle cose dell’anima e del corpo, sulle cose del tempo e dell’eternità.
Gesù ci ha insegnato tre preghiere fondamentali: il Padre nostro, la preghiera sacerdotale
dell’ultima cena e questa: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare” (Mt 11, 25-27).
Poi san Paolo dirà: “Cercate le cose di lassù, pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra” (Col 3, 1-2).
Alla luce degli insegnamenti delle cose del cielo e delle cose della terra, delle cose del corpo e delle cose dell’anima, delle cose del tempo e delle cose dell’eternità, riceviamo consolazione.
Lo Spirito Santo ci consola attraverso la Parola di Dio. Tutto ciò che insegna lo Spirito Santo consola l’anima, consola i discepoli di Cristo.
La prima consolazione consiste nel fatto che lo Spirito Santo ci insegnerà ogni cosa, quindi lui il Maestro e noi i discepoli.

2. Vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto
Tutto ciò che avete ascoltato e che non avete capito, lo Spirito Santo ve lo farà capire. Quando capiterà quella determinata situazione che vi angustia, lo Spirito Santo vi ricorderà quella parola di Dio ascoltata o letta o meditata, e vi consolerà.
Ti ricorderà quella parola, quella frase, quella verità che serve a te in questo determinato momento o che serve a coloro che ti ascoltano, quando fai la catechesi propriamente detta o quella occasionale.
Io non mi vergogno di dire che della S. Scrittura non ho capito tante cose che ho letto, però vedo che, man mano che la rileggo, lo Spirito Santo, secondo l’occasione, me le fa capire.
Lo Spirito Santo vi ricorderà anche quelle cose che avete conservato nel deposito della
memoria quando avete fatto la meditazione o quando avete letto quel determinato libro ed ora, al momento giusto, ve le ricorda per risolvere i vostri problemi.
Quante volte mi è capitato di costatare questa verità che adesso vi ho detto! Ho conservato nella memoria quelle parole di Dio e, mentre confesso e il penitente chiede luce e consolazione, lo Spirito Santo mi suggerisce quella determinata parola, quella frase che avevo meditato, per dare a quel penitente, in nome di Dio, la consolazione.
Avete conservato nel deposito della memoria la parola di Dio, così come un libro si conserva nella libreria, però quando serve lo si va a prendere. Così al momento giusto lo Spirito Santo vi ricorderà tutto quello che Gesù ha detto, e che serve a te per essere consolata, o che serve a tuo fratello per essere consolato.
Anche voi avete avuto questa esperienza, che è opera dello Spirito Santo.

CONCLUSIONE

Invocate sempre lo Spirito Santo. Fatevi guidare dallo Spirito Santo.
Invocatelo sempre con la preghiera allo Spirito Santo che vi ho consegnato!
Dopo che lo avete invocato, lui vi parlerà e vi insegnerà ogni cosa. Se non ve la insegna, vi farà ricordare ciò che il Cristo ha detto. E allora, fatevi guidare dallo Spirito Santo!
Vi dico questo non solo per la santificazione dell’anima vostra, ma vorrei che lo teneste presente quando fate l’apostolato.
Quando non sapete che cosa dire, fate appello alla Parola di Dio. Se vi siete preparate ciò che dovete dire, ma lo Spirito Santo vi distrae da quel tema e vi porta su un altro tema non abbiate paura di fare la digressione, perché allo Spirito Santo serve quella digressione per parlare a quell’uditorio! Con questo non voglio dire che non vi dovete preparare sugli argomenti che vi assegnano, ma se il Signore vi porta su un’altra strada, fatevi guidare da lui. Le parole che direte, non saranno le vostre parole ma quelle dello Spirito Santo, che sono molto più efficaci delle vostre.