Spogliò se stesso… Lasciamoci spogliare di noi stessi – Fil 2, 5-11

Da una riflessione di P. Francesco Chimienti O. M.

 

 

Per stare al servizio di Dio dobbiamo stare al nostro posto. Per essere dei collaboratori efficaci del piano di Dio dobbiamo stare al nostro posto, per cui se siamo niente dobbiamo apparire niente. Ma per apparire niente bisogna vivere nel nascondimento.
Dobbiamo avere “gli stessi sentimenti del Cristo, che pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso assumendo la condizione di servo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce” (Fil 2, 6-8).
Se si riduce nulla il Cristo, che non considerò un tesoro geloso da non mettere in discussione la sua uguaglianza con Dio, noi possiamo fare il contrario?
Oggi chiedete al Signore la grazia che il Padre possa vivere nel nascondimento più assoluto, perché non lo vive. Solo se vivrò nel nascondimento sarò simile al Cristo e potrò dirvi: Venite dietro di me!
Il Signore ha amato due cose: il silenzio e il nascondimento, e noi, come il Cristo, dobbiamo amare il silenzio e il nascondimento; mentre ha detestato la vanagloria e il voler primeggiare, per cui anche noi dobbiamo detestare come vizi indiscutibili il voler primeggiare e la vanagloria.
Dobbiamo vivere nella preghiera, nella sofferenza, come già facciamo; ma dobbiamo vivere anche nel nascondimento più assoluto; così serviremo il Signore.