In ascolto devoto e attento della Verità.. – Mt 10, 1-7

Oggi, 7 luglio, anniversario della nascita dell’Istituto, ringrazieremo Dio di questo grande dono che lo Spirito Santo ha dato alla sua Chiesa, fondando un Istituto di Missionarie della Parola di Dio che andranno per il mondo insegnando nelle chiese, predicando il vangelo del Regno e curando ogni infermità e malattia spirituale.

Siete voi queste Missionarie, però siete troppo poche. Preghiamo! Il nostro ringraziamento deve cambiarsi in preghiera, affinché il Signore mantenga e sostenga voi che avete detto il vostro sì, senza che nessuna vacilli in questa opera di bene e di collaborazione a Dio per l’avvento del Regno di Cristo, ma nel medesimo tempo pensiamo alle folle stanche e sfinite come pecore senza pastore, affinché anche loro abbiano chi insegni loro il vangelo di Cristo.

Preghiamo che ci mandi tante vocazioni, in modo che la Chiesa possa disporre di noi in ogni tempo e in ogni luogo.

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

Martina Franca  12.07.1996

L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE NELL’APOSTOLATO CATECHISTICO

(Mt 10, 5)

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Oggi incominciamo il primo corso di formazione apostolica. La Chiesa ci ha fatto leggere il capitolo decimo di san Matteo, dove si parla prima di tutto della elezione di alcuni discepoli come apostoli e poi della loro formazione. Io vi consegno due pensieri tratti da questo capitolo, all’inizio del vostro corso di formazione catechistica.

  1. Gesù ha istruito i suoi apostoli

Le parole che vi consegno sono queste: “Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti” (Mt 10, 5).

Le azioni di Gesù nei riguardi degli apostoli sono tre: li sceglie, li istruisce, li manda.

Io oggi vi voglio sottolineare queste parole: “dopo averli così istruiti”.

Gesù li istruisce secondo quel mandato che lui dava, per cui, dire che li istruisce “così”, significa che dà loro una istruzione specifica.

Prima c’è la scelta o vocazione, poi la formazione e dopo la formazione c’è l’apostolato. Tenetelo presente questo. Così ha fatto Gesù, così vuole la Chiesa, così vuole il Padre. Prima s’inizia col corso di esercizi spirituali sulla vocazione per vedere se ho o non ho questa vocazione, e se, avendola, voglio seguire Gesù o non voglio seguire Gesù. Dopo viene la formazione, e dopo ancora l’apostolato.

Io ho dovuto fare tanti anni di formazione; poi sono stato lanciato nell’apostolato sacerdotale. Così voi dovete accettare la formazione prima dell’apostolato.

Prima viene la formazione generica per tutti i credenti, per tutti i cristiani. Gesù insegnava a tutti, compreso anche coloro che poi scelse come apostoli e come discepoli uniti a lui. Non escludeva nessuno dal suo insegnamento. Dopo aver dato la formazione generica, che la Chiesa oggi chiama formazione cristiana, ha dato la formazione specifica agli apostoli. E la Chiesa oggi la dà ai consacrati, come siete voi.

Voi avete quattro formazioni. La prima è quella cristiana, quella generica; la seconda è la formazione di consacrata; la terza è la spiritualità minima, e la quarta è la formazione apostolica.

A questa formazione vi dovete sottoporre. A questa formazione ci tiene la Chiesa. A questa formazione ci tiene il Padre. E noi dobbiamo dire grazie a Dio, perché abbiamo una formazione non superficiale, ma profonda. A voi il compito di sfruttare questo mezzo che la Chiesa e l’Istituto mettono a vostra disposizione. Ma l’Istituto vi ha già dato sia la formazione cristiana, sia quella di consacrata con i voti di povertà, castità ed obbedienza, sia quella minima con i sette anni di esercizi spirituali dell’incorporazione temporanea. Mancava quella apostolica e adesso il Signore ce l’ha data.

  1. Gesù ha assicurato agli Apostoli l’assistenza dello Spirito Santo

Continuando la formazione specifica, Gesù dice agli apostoli le cose che devono fare e le cose che non devono fare o che devono approfondire.

Una delle cose da lui dette è: “Non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire” (Mt 10, 19).

Nell’apostolato c’è una teoria e una pratica.

La teoria è che cosa bisogna sapere, cioè la competenza specifica, quella che avrete voi nel corso di questi tre giorni.

Però nell’apostolato c’è anche la pratica: che cosa bisogna fare.

Gesù ci dice che non si può fare a meno – e questo ve lo consegno – dell’azione dello Spirito Santo.

Nella Chiesa voi sarete testimoni di due cose dal punto di vista apostolico:

  • Sarete testimoni della competenza o della specializzazione nell’apostolato catechistico dei fanciulli. Quando vogliono una specialista devono chiamare voi. E quando andate voi dovete parlare da specialiste.
  1. Sarete testimoni della presenza dello Spirito Santo e della sua azione nell’apostolato catechistico.

Ve l’ho detto tante volte e ve lo ripeto. Quando fate catechismo o annunziate la Parola di Dio nel vostro apostolato catechistico, non potrete essere efficaci se non dite quello che lo Spirito Santo vi suggerisce, quando ve lo suggerisce e come ve lo suggerisce.

La parola che mi consola è questa: suggerisce. Significa che lo Spirito Santo è presente. Non si vede perché il suggeritore non sta sul palcoscenico, ma sta sotto il palco. Non si vede, ma è presente; e voi, come attori di questo apostolato, nelle mani di Dio dovete essere i ripetitori di ciò che lo Spirito vi dice.

Chi suggerisce la Parola di Dio, volta per volta, è lo Spirito Santo.

CONCLUSIONE

Voi sarete testimoni della specializzazione catechistica e testimoni della presenza dello Spirito Santo nella vostra azione catechistica.

Ringraziamo il Signore del grande dono del corso. Impegnatevi con serietà a trarre il maggiore profitto. Da questo momento incominciamo nel nome di Dio e con l’aiuto e la presenza dello Spirito Santo.