Una legge sempre nuova – Mt 5, 20-26

Pace, pace, pace

Mt 5, 20-26 – Adempimento della legge non uccidere

Mt 5, 20-26 – Di ogni azione renderemo stretto conto al Signore

Mt 5, 20-26 Chi osserva i miei comandamenti, mi ama

Da un’omelia di P. Francesco Chimienti
Martina Franca  12.06.1980

 NON LITIGARE MAI

NÉ CON GLI UOMINI

NÉ CON DIO


(Mt 5, 20-26)

“Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo!” (Mt 5, 25-26).
Mi voglio fermare su questi due versetti perché non li avevo mai capiti.
 

1. Non litigate con gli uomini

Noi possiamo stare in lite con gli uomini e possiamo stare in lite con Dio. Il pensiero di Gesù è questo: non potete litigare; chi litiga non ha la carità, chi litiga non è con Dio. Tenetelo presente perché ci sono dei tipi che umanamente parlando, sono nati per litigare, fanno sempre causa, si chiamano litigiosi. Questi non possono stare in un Ordine religioso, in un Istituto. Caso mai appartenete alla categoria dei litiganti, sappiate che non c’è posto per voi, né c’è posto alla sequela di Gesù.
Può capitare una lite, un disappunto, qualche cosa che non va, ebbene Gesù ti dice: mettiti d’accordo. È successo col parroco? Mettiti d’accordo. È successo con uno più grande di te? Mettiti d’accordo. Con uno più piccolo di te? Mettiti d’accordo. Non ci può essere lite, perché la lite porta delle gravi conseguenze. È sempre così, altrimenti Gesù non l’avrebbe detto.
Non pensate alla lite dinanzi al giudice togato e alla pena del carcere, no ma c’è sempre chi rimane scandalizzato dalla lite, vi giudica e vi punisce. Una delle punizioni che ci può essere per i litigiosi è quella di essere isolati. Una Missionaria della Parola di Dio non può permettersi questi lussi. Siamo venuti sulla terra per salvarci e far salvare gli altri, non siamo venuti per vincere le cause; le cause le vincesse chi vuole, per cui noi cediamo sempre. Al di sopra del nostro diritto, della nostra ragione, c’è la carità, quindi chi ha la carità non litiga mai; se litiga, fa la pace.
 

2. Non litigate con Dio

Il mio avversario può non essere un fratello, ma Dio. Tutte le volte che io pecco litigo con Dio, non accetto il pensiero di Dio. Non so se voi avete ancora qualche dubbio che fra i due litiganti, chi ha sempre torto siamo noi, mai Dio! Provò Giobbe a litigare con Dio, e fino a quando Dio non parlò, credeva di aver vinto la causa; ma quando Dio gli apparve e gli parlò, si convinse che lui aveva torto e che Dio aveva ragione, tanto che disse: chi può discutere con te? Tu hai sempre ragione. Tu sei capace di trovare le tenebre nella luce, di trovare il peccato anche dove io ho visto soltanto il bene e non il male.
Non si può litigare con Dio, è un avversario tremendo. Tutte le volte che pecchiamo gravemente ci mettiamo in contrasto con Dio, e tutte le volte che pecchiamo venialmente ci mettiamo in contrasto con Dio.
Dice Gesù: mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via, mentre stai sulla terra, perché l’avversario non ti consegni al giudice, Dio Padre, e non sia condannato. Non uscirai dal carcere, dal purgatorio, fino a quando non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo.
Fate una revisione della vostra vita passata, perché quella futura è nelle mani di Dio. Se ci sono delle cose in cui non andate d’accordo col vostro avversario, mettetevi d’accordo, diversamente sarete consegnati al giudice e il giudice vi condannerà e non uscirete dal carcere finché non avrete pagato fino all’ultimo spicciolo.
Ma poiché Dio è nostro nemico solo in quanto noi ce lo siamo fatto nemico, mentre Lui è sempre un Padre buono che cammina con noi lungo la strada, ed è disposto, se gli chiediamo perdono, a pagare lui al posto nostro, non vale la pena di litigare con Dio. Vale invece la pena di fare subito la pace, perché non soltanto torna l’armonia fra noi e Dio, ma poiché Gesù ha pagato presso il Padre al posto nostro, invece di pagare fino all’ultimo spicciolo, noi in cielo troveremo già tutto pagato.
 
CONCLUSIONE
 
Le parole che vi consegno sono queste: non litigate mai con gli uomini e non litigate mai con Dio. Se avete litigato con gli uomini fate la pace subito, senza rimandare, anche a costo di prendervi tutti i torti. Se avete litigato con Dio fate subito la pace, e non vi dico: a costo di prendervi i torti, perché con Lui noi abbiamo torto e Lui ha ragione.
La pace la possiamo fare attraverso il sacramento della penitenza che è il sacramento della riconciliazione. Il beneficio di questa pace sarà il trionfo di Dio nell’anima nostra.
Non litigate mai con gli uomini, non litigate mai con Dio.
Chi ha la carità verso il prossimo, non litiga mai; chi ha la carità verso Dio non pecca mai.