Prova a dire al tuo nemico: Ti voglio bene! – Mt 5, 43-48

Mt 5, 43-48 – Nell’amore non manchi l’amore ai nemici

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

AMATE I VOSTRI NEMICI

E PREGATE PER I VOSTRI PERSECUTORI

(Mt 5, 43-48)

 

  1. Amate i vostri nemici e pregate per loro

Avete dei nemici? Li amate? Pregate per i vostri persecutori?

Fino a quando direte: Io non gli faccio del male, stiamo ancora lontani mille miglia dal pensiero di Gesù e dal vangelo.

Quando sapete che qualcuno ha parlato male di voi, vi ha giudicato, vi ha criticato, se non vi difendete, ma pregate per lui, significa che questa verità del vangelo l’avete messa in pratica; ma se non pregate significa che non l’avete messa in pratica.

Gesù dice due cose molto importanti: pregate e amate i nemici.

 

  1. Non esistono nemici per noi

Praticamente non esistono nemici per noi. I nemici nostri sono i nostri più grandi benefattori.

Io ricordo sempre questo episodio della vita di sant’Ignazio di Lojola. Egli era continuamente osservato e non capito! Se per quindici giorni stava senza persecuzioni, senza nemici, senza qualche cosa di negativo, ma stava nella gioia più completa, si inginocchiava dinanzi al Signore e diceva: Signore, che male ho fatto, perché mi hai tolto la sofferenza che è il segno della tua benevolenza?

Diceva giustamente un santo: Se non avessimo nemici, dovremmo pagare degli uomini perché diventino nostri nemici, perché sono i nemici che ci fanno esercitare nella virtù, che ci fanno vedere fino a che punto è arrivata la nostra santità, e soprattutto che ci fanno guadagnare tanti meriti per il paradiso e ci danno la possibilità di pagare sulla terra per i peccati commessi da noi e dagli altri; cioè ci permettono di aiutare Gesù a salvare le anime.

 

  1. I nemici sono i nostri più grandi amici

Nel piano di Dio i nemici, quelli che gli uomini comunemente dicono nemici, sono i nostri più grandi amici. Nelle mani di Dio i nemici diventano i nostri più grandi amici. Ecco perché Gesù poteva dire: Amateli, pregate per essi, perché sono i vostri più grandi benefattori.

Questa è anche la mia esperienza. Dopo tanti anni, stiamo per arrivare a venti anni dalla fondazione dell’Istituto, vi posso dire che ci hanno fatto più bene i nostri nemici che i nostri amici. Gli amici ci hanno fermati, ma i nemici ci hanno purificati, e soprattutto ci hanno lanciati nella conoscenza della Chiesa. Noi non eravamo capaci di farci conoscere e di dimostrare a Dio e agli uomini che avevamo una vocazione, che questa vocazione era divina, e che veramente l’Istituto era di Dio, non di un uomo.

CONCLUSIONE

Vi ripeto le parole di Gesù: Amate i vostri nemici e pregate per coloro che vi perseguitano.