Maria Regina degli Apostoli – Mt 4, 18-22

da un’omelia di P. Frnacesco Chimienti O.M.

Taranto, gennaio 1978

 

ESSERE GENEROSI NELLA SEQUELA DEL CRISTO

(Mt 4, 18-22)

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  1. La chiamata degli apostoli

Oggi la Chiesa mette sotto il nostro sguardo la figura di questo Uomo-Dio , Gesù, che passò lungo le rive del lago di Genezaret, e con una sola parola cambiò definitivamente degli uomini da pescatori in apostoli.

“Seguitemi”. Ecco la parola di Gesù. La risposta degli apostoli: “Subito, lasciate le reti, lo seguirono. Lasciata la barca e il padre, lo seguirono”.

O si accetta questo Gesù o si rifiuta. O con me o contro di me. “Subito”. Questa parola l’ha detta anche a me, perché anch’io ho avuto il dono della vocazione religiosa: frate minimo, sacerdote.

 

  1. La chiamata a seguire Gesù nell’Azione Cattolica

La chiamata del Signore è anche per far parte dell’Azione Cattolica. A voi giovani di A. C. dico che per poter seguire Gesù, ricordatevi, ci vuole generosità. I ragionieri non fanno parte della sequela di Gesù; chiedo scusa ai ragionieri, a coloro che ragionano e fanno i calcoli.

Quattro più quattro, secondo i ragionieri, fa otto, e quattro meno quattro fa zero. Ma secondo Gesù quattro meno quattro fa otto.

Lascia tutto, secondo i ragionieri, e troverai niente; secondo Gesù, lascia tutto e troverai tutto. Beato chi capisce la logica di Dio, è diversa dalla logica degli uomini. Ci vuole generosità.

Generosità significa non calcolare. Generosità significa dare. Generosità significa dare tutto: papà, mamma, fratelli, sorelle, amicizie, impegni, casa, ufficio.

Facendo un esame di coscienza: io sono generoso con Dio?

Ecco l’interrogativo che mi pongo: Sono generoso con Dio?

Ognuno di noi darà la sua risposta, con l’augurio che chi è generoso continui ad essere generoso, chi non lo è cambi; come ha detto Gesù: convertitevi, cambiatevi, perché il mio regno, il regno di Dio è vicino.

 

  1. Rinasce l’A. C. in Parrocchia

Ormai con prepotenza questo regno di Dio avanza, bisogna accettarlo, mettersi alla sequela di Gesù.

Questa mattina i miei sentimenti sono di gioia, di profonda commozione. Quando ero giovane ricordo di essere venuto in questa bella e grande parrocchia che ha dato a tutta la diocesi i migliori uomini e le migliori donne, che hanno lavorato e lavorano e sono stati la gloria della nostra diocesi. Ricordo che ammiravo questa gioventù che si metteva al fianco, che si stringeva attorno ai nostri sacerdoti, che adesso quasi tutti stanno in paradiso. L’ultimo è stato P. Saverio Salamina, l’ultimo parroco che ci ha lasciato. Ricordo che una volta mi chiamò per farmi vedere questa parrocchia come funzionava; era veramente bello.

Alla distanza di tre anni dal mio parrocato, oggi ho la gioia di poter dire ad alta voce a tutti i miei parrocchiani che finalmente la Pio XI si è ricostituita. Oggi ci sono quindici giovani che accetteranno volontariamente e liberamente la tessera di A. C. perché intendono vivere e fare apostolato, schierati e stretti intorno al clero, attorno ai sacerdoti, per riempirsi di Dio e dare Dio agli altri.

Finalmente è ritornata la gloriosa associazione di S. Agnese della gioventù femminile, che ha dato tante mamme cristiane, tante suore a questa diocesi e tante anime veramente grandi che hanno testimoniato con la vita cristiana ciò che avevano appreso in questa chiesa e da questi Padri. Ecco, la mia gioia la comunico a voi.

Dobbiamo chiedere a Dio testimonianza e perseveranza. Sono dodici signorine e quindici giovani.

Con gioia consegnerò la tessera a questi quindici giovani e con gioia consegnerò la tessera a dodici di queste signorine. L’anno venturo ci vedremo, ma il piccolo drappello potrà diventare una schiera e poi un esercito. Dipende da noi. Io invocherò il Signore su ciascuno di voi affinché abbia a benedirvi e a benedirci; però oggi scriveremo questa data come una data storica e ringrazio tanto il Signore.

 

conclusione

A voi consegno il pensiero del nostro Vescovo. Io ve l’ho detto: gerarchia, Papa, Vescovo, Parroco e poi voi. Il pensiero del Vescovo è che l’Azione Cattolica faccia catechismo. Se non vuol fare catechismo, ha detto, che vuol fare? Sono le parole testuali del nostro Vescovo, e questo apostolato lo consegno a voi.

Veramente quasi tutti fate l’apostolato catechistico. Quindi nel nome del Vescovo io vi dico: continuate a fare questo apostolato. È il pensiero autentico della Chiesa.