La festa di noi peccatori, amati dal Cristo! – Mt 9, 9-13

da un’omelia di P.Francesco Chimienti O.M. del  03.07.1987

 

E’ IL CRISTO CHE SALVA (Mt 9, 13)

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Il vangelo di oggi tratta della vocazione di Matteo. Matteo era un pubblico peccatore, ma all’invito di Gesù si alzò e lo seguì.

 

  1. Gli ostacoli alla salvezza

Con questo brano del vangelo comprendiamo che come uomini spirituali, che vogliamo conseguire la vita eterna e non vogliamo andare all’inferno, abbiamo due difficoltà da superare: le malattie spirituali e la morte spirituale.

 

  1. Siamo ammalati spiritualmente

Le malattie spirituali portano alla morte, se non sono curate; quindi abbiamo bisogno di un medico e di una cura.

 

  1. Siamo peccatori

Abbiamo bisogno di chi ci tolga il peccato, perché noi non siamo capaci di guarire senza l’intervento del medico, né siamo capaci di distruggere il peccato. Noi siamo capaci solo di farlo, ma non di eliminarlo.

 

  1. Il medico e il salvatore è Gesù

Interviene Gesù e ci dice parole di una consolazione immensa, ecco perché abbiamo la certezza, non la speranza, di avere la gloria, non per i nostri meriti, ma per i meriti infiniti di Gesù Cristo e per l’intercessione potentissima di Maria santissima; se sarete devoti, perché la devozione a Maria santissima è garanzia sicura di salvezza.

Interviene Gesù e dice: Vedi, io non sono venuto per i sani, io sono venuto per gli ammalati. Trasformiamo queste parole in preghiera: Signore, tu sei il mio medico, ecco le mie infermità. Ma gliele dovete dire quali sono le vostre infermità: sarà la superbia, la lussuria, l’avarizia, l’ira, la gola, l’invidia, l’accidia; sarà la superficialità, la mediocrità, la non perseveranza, il poco impegno.

– Signore, sono un’ammalata, guariscimi!

E Gesù non sarà capace di guarirci? Non sarà capace di ascoltare la nostra preghiera e d’intervenire? Moltissime cose non le riceviamo, perché non le chiediamo, ma chi chiede, tutto riceve, e chi crede tutto riceve. Bisogna chiedere e chiedere con fede.

L’altra preghiera:- Signore, vedi quanti peccati della mia vita passata, quanti peccati oggi, quanti peccati farò domani!

Gesù risponde:- Non sono venuto a chiamare i giusti, ma sono venuto a chiamare i peccatori. La salvezza non la porto a coloro che credono di essere giusti, ma la porto a colui che si dichiara peccatore.

Parole più consolanti di queste non ci possono essere!

 

         CONCLUSIONE

Ci salveremo? Vi ho dato già la risposta. Se vuoi, Dio ti salverà. Non siamo certi della salvezza eterna, però la certezza ce la dà la devozione alla Madonna, perché è segno sicuro e garanzia sicura di salvezza.

Se mostrerai le tue ferite e le tue piaghe al Signore, il Cristo ti guarirà. Se presenterai le tue miserie e i tuoi peccati al Signore, il Signore te li toglierà, ti laverà e ti salverà; dipende tutto da te!

Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli, però sappiate che i poveri in spirito sono gli umili, e san Francesco di Paola ci insegna la via dell’umiltà.

Beato colui che si riconosce peccatore, perché solo così potrà presentare il suo peccato a Dio e Dio glielo toglierà. Ma chi si considera giusto, la salvezza non la potrà mai avere, perché non presenterà mai a Dio i suoi peccati e Dio non li potrà lavare.

Chi si umilia sarà esaltato, e io aggiungo: chi si umilia sarà salvato.