Parla, Signore perchè i tuoi servi vogliono ascoltarti – Lc 4, 31-37

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

LA PAROLA DI DIO

è LA SECONDA PERSONA

DELLA SS. TRINITà

(Lc 4, 31-37)

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  1. Gesù è il Verbo di Dio

Gesù era entrato di sabato nella sinagoga a Cafarnao; si era messo a insegnare, e tutti erano rimasti stupiti del suo insegnamento.

Chi è Gesù? È la Parola di Dio. E’ un mistero. Ve lo spiego in parole povere nella speranza che possiate capire.

P. Chimienti è P. Chimienti che parla e che ama. In Dio la sua parola, il suo pensiero è la seconda persona della SS. Trinità. La Parola di Dio, il pensiero di Dio si chiama Verbo. Il cuore invece si chiama Spirito Santo. E’   un mistero.

È uno o sono tre? P. Chimienti, voi lo vedete, è uno solo e parla, è uno solo e ama. In Dio la parola, che per me è fiato, è una persona. Ecco perché il Figlio e il Padre sono la stessa cosa, perché Gesù è la Parola del Padre. La mia parola non è diversa da me. Così lo Spirito Santo è il cuore del Padre. Il mio amore non è infatti l’amore di P. Chimienti? Il mistero consiste che non è una, ma sono tre persone.

  1. Il Verbo si è incarnato per salvarci

La Parola, il pensiero di Dio, un giorno è sceso sulla terra, si è fatto uomo e lo abbiamo visto, è Gesù.

Chi è Gesù? È vero Dio, è la Parola di Dio che ha incominciato a camminare. Poiché era la Parola di Dio, Gesù nei tre anni di vita pubblica, si è messo a parlare. E di che cosa ha parlato? Dei misteri di Dio.

Che cosa vuole Dio tramite la parola del Figlio? Vuole la salvezza delle anime.

La Parola, quando è scesa sulla terra e si è fatto uomo, parlava e parlava con autorità, né poteva essere diversamente. Se io, ripetendo la parola di Gesù, parlo con tanta autorità, immaginate Dio con quanta autorità doveva parlare. Se la mia parola riesce a scuotere il vostro cuore tanto che qualche volta mi date ragione, immaginate la Parola di Dio. La parola di Gesù convertiva le anime, e quando non le convertiva le metteva sotto sopra. La maggior parte rimanevano stupiti.

Quest’uomo di cui parla il vangelo, aveva il diavolo dentro, e si mise a gridare: Vai via! Sei un pagliaccio!

La Parola di Dio che domina tutti gli avvenimenti e tutte le cose ha detto al demonio: “Esci”! Ed è uscito! Gesù ha dato la grazia a quest’uomo, gli ha dato la vita divina.

Chi è Gesù? È la Parola di Dio che si è fatto uomo, ha camminato e ha parlato per salvare le anime. Ha fatto anche dei miracoli, ha guarito; ma non ha guarito per guarire, perché non era un medico, ha guarito per salvare le anime. Questo è il compito di Gesù.

  1. Al posto di Gesù chi parla adesso è il profeta

Profeta infatti è una parola greca che significa parlare al posto di un altro. Il vero profeta è colui che parla al posto di Dio. Gesù era la Parola di Dio e diceva: Le mie parole non sono mie, ma sono del Padre, perché lui era la parola del Padre. Se Gesù diceva questo, immaginate io! Le parole che dico io non sono mie, ma sono di Gesù, sono del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Queste parole che cosa devono portare in voi? La salvezza.

Il profeta è colui che parla al posto di Dio, perché se ci parlasse Dio noi morremmo. Questa prova Dio l’ha fatta sul monte Sinai, quando ha parlato al popolo d’Israele. Poiché mentre Dio parlava c’erano lampi, tuoni, il terremoto, stavano morendo, per cui dissero: Signore, non parlarci tu direttamente, parlaci per mezzo di Mosè. Tu parli a Mosè, e Mosè parlerà a noi. Quando Mosè dirà a noi le tue cose, noi gli crederemo come se fossi Tu a parlarci.

Ecco il profeta. Il sacerdote deve essere un profeta, cioè deve saper ripetere il pensiero di Dio agli altri. Per fare che cosa? Per salvarli.

conclusione

Ripetete agli altri questo pensiero: Gesù è venuto a parlare nel nome di Dio, per salvare le anime. Il sacerdote deve parlare per salvare le anime. Il cristiano deve parlare nel nome di Dio, per salvare le anime.