Lasciamoci bruciare dal fuoco dell’Amore – Lc 12, 49-53

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

UN DESIDERIO DEL CUORE DI Gesù:

VEDERE GLI UOMINI AMARE DIO E IL PROSSIMO

(Lc 12, 49-53)

  1. Gesù ha portato sulla terra il fuoco dell’amore

 Oggi abbiamo conosciuto un sospiro del Cuore di Gesù: “Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso!” (Lc 12, 49).

Le interpretazioni di questo passo sono molte, io ve ne presento una: Sono venuto a portare il fuoco dell’amore di Dio e dell’amore del prossimo, e come vorrei – perché Gesù incominciava allora a fondare la Chiesa – vedere questa Chiesa già fiorente, piena di amore di Dio e piena di amore del prossimo.

Il pensiero dominante di Gesù è stato proprio questo: Amare Dio e farlo amare, e amare il prossimo.

Se la religione cristiana si distingue dalle altre religioni, si distingue per l’amore. Amare quando le cose vanno bene e amare quando le cose vanno male. Amare i buoni e amare anche i cattivi, questo è il cristiano, questo dobbiamo essere noi.

Il cristiano è cristiano fino a quando realizza la carità; quando non realizza la carità, non è più cristiano.

Soltanto chi ama Dio sa amare il prossimo; ma chi non ama Dio non ama il prossimo, ha l’apparenza dell’amore del prossimo, fa vedere di amare il prossimo, ma dentro non c’è questo fuoco che lo brucia. Chi ha l’amore di Dio è capace di pulire un corpo schifoso. Chi ha l’amore di Dio è capace di servire un giovane, ma di servire anche un vecchio. Chi ha l’amore di Dio dentro il suo cuore è capace di abbracciare e baciare il suo nemico. Chi ha l’amore di Dio è capace di porgere la guancia destra a chi lo ha percosso nella sinistra. Chi ha l’amore di Dio dentro è capace di pregare per gli amici e per i nemici, di pregare per i persecutori e di fare del bene a coloro che l’odiano; ma chi non ha questo amore non può capire queste parole meravigliose del Cuore di Gesù.

  1. Gesù ha portato sulla terra la rivoluzione dell’amore

 Chi capisce l’amore capisce il Cuore di Gesù, chi non capisce l’amore non capirà mai questo Cuore che ha amato il mondo fino a dare la sua vita per delle anime schifose come la mia e la vostra, perché un’anima nel peccato è un’anima puzzolente dinanzi a Dio.

Tutti quanti noi siamo stati peccatori, almeno col peccato originale, ed eravamo puzzolenti dinanzi a Dio. Questo è il fuoco che ha portato Gesù sulla terra. Come vorrei che fosse acceso, come vorrei che divampasse, come vorrei che bruciasse tutte le scorie, tutte le brutture che stanno sulla faccia della terra, tutti i peccati degli uomini! Quando gli uomini si erano dimenticati di questo fuoco che il Cuore di Gesù era venuto a portare sulla terra è apparso a santa Margherita Maria Alacoque, si è fatto mendicante di amore e ha detto: Guardalo questo cuore. Il Padre mio ha tanto amato voi che ha preso me e mi ha mandato sulla terra per salvarvi, per dimostrarvi, attraverso l’incarnazione, la passione e la morte, la risurrezione e l’ascensione al cielo, quanto vi ha amati. E io che vi ho amato tanto da farmi uomo, mentre ero Dio, da farmi infelice mentre ero felice, da farmi piccolo mentre ero infinito, mi sono fatto uomo per dirvi, per farvi vedere con gli occhi, per farvi toccare con mano chi sono io e che cosa significa amare, cosa significa donarsi, struggersi fino alla morte.

Il sacrificio supremo di un uomo è la morte, e Gesù è arrivato al sacrificio supremo, alla morte per amore. Mentre lo bestemmiavano, mentre gli dicevano: “Scendi dalla croce”, la risposta di Gesù è stata: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”.

  1. Gesù ha mandato sulla terra il fuoco dello Spirito Santo

  “Sono venuto ad accendere questo fuoco; e come vorrei che già divampasse”. Non appena Gesù è salito al cielo arriva il fuoco dello Spirito Santo, che trasforma i dodici apostoli e trasforma la Chiesa nascente. Gli apostoli vanno per le vie del mondo, cominciano a mettere in pratica questa dottrina di Gesù, diventano cristiani, ma cristiani che portano quell’amore che hanno dentro e lo manifestano di cuore. I pagani, guardandoli, dicevano: Guardate come si amano!

L’amore era il contrassegno dell’essere cristiani. Il segno visibile, tangibile dell’esistenza e della continuazione del Cristo nei secoli, era l’amore ed è l’amore. A questo pensava Paolo VI quando un giorno disse:- Volete la rivoluzione? Facciamola, ma che sia la rivoluzione dell’amore, perché Gesù ha portato la rivoluzione dell’amore. Non uccide, ma si fa uccidere; non bestemmia, ma loda; non impreca, ma benedice. Siamo perseguitati, ma noi continuiamo a benedire. Noi siamo gli uomini del dolore, dietro l’Uomo del dolore; siamo i crocifissi, dietro il Crocifisso; siamo i mendicanti dell’amore, dietro il grande Mendicante dell’amore.

conclusione

Vi ho detto queste parole perché adesso dovete andare a casa vostra e dovete cambiare qualche cosa. Se non parlate con la mamma, stasera le dovete parlare. Questo è amore. Il male si vince col bene. Se con un vicino di casa non vi parlate, stasera gli darete il vostro saluto. Se fino ad oggi avete imprecato contro il vostro nemico, stasera pregherete, direte il rosario per il vostro nemico, benedirete, farete il bene. Dovete cambiare! Dobbiamo cambiare!

Portare il sorriso dove c’è il muso; portare la dolcezza dove c’è la collera; portare la mansuetudine dove c’è l’ira. Portare l’amore, perché solo con l’amore potremo realizzare quella rivoluzione, quel cambiamento che Gesù ha voluto, il cambiamento dell’amore.

Ha detto Gesù: Io non sono venuto a portare la pace e la tranquillità di coloro che dormono; io sono venuto a portare la divisione! Schieratevi con me, perché chi è con me si mette contro il mio nemico che è il demonio. Vi ho indicato le vie del cielo, vi ho aperto la porta del cielo. Venite dietro di me, camminate nella luce ed entrerete nella luce.

Si cammina nella luce e si entra nella luce soltanto se si vive nell’amore.