Non temere di camminare verso Dio – Mt 12, 48

Mt 12, 46-50 – Possiamo essere familiari di Dio

Presentazione di Maria Vergine al Tempio

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

Taranto, 23.01.1979

CHI VUOLE SEGUIRE GESU’

DEVE METTERE AL PRIMO POSTO DIO

(Mt 12, 48)

  1. Gesù ha messo sempre Dio al primo posto

L’episodio che avete ascoltato nel vangelo non è, come voi pensate, per i preti e per le suore, è per voi. Quando Gesù parlava, non parlava ai frati e alle suore, ma a tutti i suoi seguaci.

Mentre Gesù parlava, gli dissero:- Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti.

Gesù rispose:- Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?

Chi vuole seguire Gesù, chi vuole essere cristiano deve togliere tutti gli affetti e deve mettere al primo posto Dio, deve occuparsi degli interessi di Dio, non di papà e mamma, non dei fratelli.

Ricordate quando Gesù rimase nel tempio? Alla mamma, che gli disse:- Io e tuo padre, angosciati ti cercavamo, rispose:- E non sapevate che io devo occuparmi delle cose del padre mio?

Dio è un Dio geloso, non accetta compromessi. Voi donne conoscete bene la gelosia. La possedete nei riguardi del marito, tanto è vero che se si gira a destra o a sinistra, fate le scenate!

Dio è geloso: non accetta di dividere il suo amore con quello di papà e mamma, figli e mogli.

  1. Il cristiano deve mettere Dio al primo posto

Gesù ha detto: “Chi ama il padre e la madre più di me non è degno di me”. Significa che chi ama la mamma, i fratelli più di Dio, non è cristiano, non può seguire Gesù, non si fa santo. E qui, in questa chiesa, ci sono molte anime sante che, per essere legate a mamma e papà, non seguono Gesù per fare gli interessi del Regno di Dio. Sono chiamate ad essere aquile che devono volare nelle altezze del cielo; sono aquile, ma sono legate a terra con funi e catene, e fanno le galline legate al loro nido. Poiché non lasciano il nido, la loro casa non sarà il mondo, non si preoccuperanno mai di dilatare il Regno di Dio.

Per queste anime non c’è la santità. Per i mammaruli e le zitellone non c’è la santità!

  1. Chi vuole seguire Gesù deve tagliare gli affetti più cari

Ve lo dico nel nome di Dio:- Se il Signore vi chiama alla donazione completa, ditegli sì; tagliate gli affetti che vi legano.

Le mamme sono gli esseri più cari, ma anche più egoisti che esistono. Poiché ci hanno tenuti nel loro seno per nove mesi, vogliono comandare sempre; poiché ci hanno allattati, ci hanno cresciuti, pensano che siamo loro. No, noi siamo noi stessi; i genitori non contano.

Ci avete portato nel seno per nove mesi? Grazie, ma poi siamo usciti!

Ci avete allattato? Grazie, ma poi vi abbiamo lasciato!

Ci avete cresciuti? Grazie!

Ci avete dato un diploma? Grazie!

Ci avete dato una laurea? Grazie!, ma ora arrivederci! Io sono io e devo essere me stesso! Dopo i diciotto anni non devo più rendere conto a voi delle mie azioni, devo renderne conto solo a Dio e alla società. Ho diritto ad essere me stesso. Anche se tu papà sei ingegnere, io ho diritto di fare lo zappatore; anche se tu sei zappatore, io ho diritto di fare il sacerdote.

Ma le mamme sono così possessive, sono così egoiste che i figli devono rivoltarsi per avere una certa indipendenza.

I genitori non contano più. È Gesù che lo dice: “«Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre»” (Mc 3, 33-35).

Gesù ha tagliato con i genitori. San Giuseppe era morto quando ha incominciato la vita pubblica, ma alla Madonna ha detto: Arrivederci, e se n’è andato ad annunziare il Regno di Dio.

Il cristiano deve tagliare con la propria famiglia. “Onora il padre e la madre” significa avere amore, rispetto verso i genitori; ma ognuno deve essere se stesso. Nessuno può dire di non realizzare la propria vocazione, perché mamma e papà si oppongono. Chi afferma questo è ridicolo. Ora, neppure i bambini della scuola elementare portano più queste scuse; non dicono più: è stata la mamma, è stato papà! E invece le portate voi di venti, trenta e quaranta anni, queste scuse.

Gesù a quel giovane, chiamato da lui, che gli aveva detto: Permetti che io prima vada a seppellire mio padre, rispose: Lasciate che i morti seppelliscano i morti. Tu vieni e seguimi!

Sapete che significa? Significa:- Tu non preoccuparti delle cose di casa tua, tu occupati delle cose di Dio, tu preoccupati della costruzione del Regno di Dio!

Per seguire Gesù bisogna lasciare papà e mamma. Questo non implica non amare i genitori; certo li ameremo e li aiuteremo nella vecchiaia, però i figli devono vivere la loro vita indipendentemente da quella dei genitori. Anche se non siete sposate, a diciotto anni chiamate l’orchestra, fate festa e dite ai vostri genitori: Ora non devo più rendere conto a voi delle mie azioni!

Per seguire Gesù bisogna lasciare papà e mamma. Se non fosse così, io allora sarei un rinnegato, perché ho lasciato i miei genitori, la mia parentela e sto qua.

conclusione

Bisogna tagliare, bisogna separarsi dai genitori. Chi sono i nostri fratelli, sorelle, genitori?

Chi fa la volontà del Padre mio: siete voi la mia mamma, i miei fratelli, le mie sorelle!

Mia madre ha novant’anni, a lei ci pensa il Signore, io invece mi preoccupo di servire Lui.

Anzi devo dire che più voi vi preoccupate del Regno di Dio, più Dio si preoccupa della vostra famiglia.

Un giorno il Signore fece capire questo a santa Teresa, che dal convento mandava a chiamare i suoi fratelli e dava gli ordini, però il suo problema familiare non si risolveva, anche se lei nella preghiera diceva sempre:- Signore, risolvi questo problema!

Un giorno il Signore le apparve e le disse:- Teresa, io non mi occupo di questo problema, perché te ne occupi tu. O te ne occupi tu o me ne occupo io!

Se vuoi che me ne occupi io, tu non te ne devi interessare; pensa solo a fare la monaca. E così fu.