Chiamate a diffondere il perdono – Lc 10, 30-37

  • da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.m.

IMITARE GESU’ NELLA SOFFERENZA

(Lc 10, 30-37)

  1. Accettare

 Nella parabola del buon Samaritano mi sembra di vedere la figura di Gesù finito nelle mani degli uomini.

È sceso dal cielo sulla terra; è vissuto a Nazaret, da Nazaret in Galilea è venuto fino a Gerusalemme in Giudea. È incappato negli uomini malvagi che lo hanno preso, lo hanno spogliato, lo hanno percosso, flagellato, inchiodato sulla croce e poi lo hanno lasciato lì sulla croce mezzo morto.

  1. Perdonare

 Gesù ha imprecato? No. Ha bestemmiato? No. Si è disperato? No. Ha perdonato: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”.

  1. Avere fiducia in Dio

 Gesù ha avuto fiducia in Dio. Quel Dio che ha permesso che fosse preso, spogliato, percosso, condannato a morte lo poteva liberare, per cui dice: “Nelle tue mani affido il mio spirito”. Tutto quello che tu hai voluto l’ho fatto, “Tutto è compiuto”, adesso metto ogni cosa nelle tue mani. Mi puoi salvare e mi puoi perdere, mi puoi liberare e mi puoi lasciare morire, ma certamente tu mi salverai, tu mi glorificherai.

Questo stesso Dio che aveva permesso questo, lo lascia morire quasi abbandonato, non solo dagli uomini ma anche da Dio: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”.

L’ha lasciato morire, è stato sepolto, ma dopo tre giorni questo stesso Dio lo ha glorificato, risuscitandolo.

Dio non paga mai di sabato, ma paga quando vuole e quando ha stabilito.

La glorificazione del giusto però, è una glorificazione eterna; il trionfo del maligno è il trionfo di un giorno, di un’ora, di un minuto, ma poi tutto passa, come l’erba che al mattino verdeggia e a sera è secca.

conclusione

Miei cari fedeli che mi ascoltate, io penso che qualcuno di voi, questa sera, si veda nella figura di questo uomo giusto che fa i fatti suoi, che pensa a glorificare Dio, che pensa a fare il bene, ma un giorno è preso, è spogliato, è percosso, è gettato ai margini della strada.

Forse anche voi siete stati calpestati e lasciati morire, e nessuno forse si è preoccupato di voi. Prima di voi questa sorte è toccata a Gesù.

Cosa bisogna fare: accettare la volontà di Dio nelle cose buone e nelle cose avverse; perdonare coloro che ci stanno facendo questo male, dimenticare ogni cosa, affogare e bruciare tutto nel cuore di Gesù; infine avere fiducia in Dio.

Abbiate fiducia, quel Dio che vi ha percosso, quello stesso Dio vi glorificherà; quel Dio che ha permesso che voi moriate, quello stesso Dio permetterà che voi risuscitiate.

Abbiate questa fiducia. Io ho vinto il mondo, ha detto Gesù, e tutti quelli che crederanno in me vinceranno il mondo. Abbiate fiducia in me.

La speranza non delude.