Accogliamo il Cristo e non ci pentiremo! – Mt 9, 14-17

Mt 9, 14-17 – Gesù è il nostro Sposo

Mt 9, 14-17 – Gesù è lo Sposo della nostra anima

Mt 9, 14-17 Vino nuovo in otri nuovi

Mt 9, 14-17 – 24° dell’Istituto – 7 luglio 1984

Mt 9, 14-17 – Perché il digiuno

da un’0melia di P. Francesco Chimienti O.M

02.07.1983

ESSERE CREATURE NUOVE

(Mt 9, 14-17)

  1. Lasciare la vecchia creatura

Le parole che mi hanno colpito sono queste: se si mette vino nuovo in otri nuovi, non si mette vino nuovo in otri vecchi. È chiaro che queste parole sono paraboliche: apparentemente indicano una verità di carattere naturale, ma dietro nascondono una verità di carattere soprannaturale.

Gesù vuole dire: figlia mia carissima, quando dici: Ti voglio seguire!, devi lasciare la creatura vecchia, ciò che tu sei stata ieri, e devi assumere la creatura nuova, ciò che tu oggi accetti e vuoi essere. Prima eri pagana, con tutto il bagaglio del paganesimo, quindi con tutto il bagaglio dei peccati; oggi accetta di essere cristiana, accetta il cristianesimo nella sua interezza, senza compromessi: una pezza di cristianesimo e un vestito di paganesimo! Dieci minuti, un quarto d’ora, un’ora di preghiera, di cristianesimo, di grazia di Dio, e ventitre ore di compromesso con il demonio! Questo il Signore non l’accetta. O tutto o niente. O con me o contro di me.

  1. Seguire il Cristo senza compromessi

Il bene è bene, dice la filosofia, “ex integra causa”, cioè se siamo buoni dalla mattina alla sera, 24 ore su 24; il male invece è male, “ex quacunque defectu”, per qualsiasi trasgressione. Basta che nella giornata commetta un peccato, che la giornata sia di peccato. Se trasgredisco un solo comandamento, io sono trasgressore, anche se ne osservo nove. Basta un solo peccato, un solo difetto perché si stia nel male, mentre per stare nel bene dobbiamo osservare tutti e dieci i comandamenti, dobbiamo essere sempre nella linea di Dio.

Qual è la mia giornata? Come la vivo? La vivo nell’assolutezza del servizio di Dio o nel compromesso? Alcune cose le faccio e alcune no?

Sappiate che Gesù non è il Dio del compromesso; per lui esiste un fiume ed esistono due sponde. Su una sponda c’è Dio, sull’altra sponda c’è il demonio. Che un uomo possa stare con un piede sulla sponda di Dio e con l’altro sulla sponda del demonio, non l’accetta, perché in mezzo c’è un fiume. O si lascia la sponda del demonio e si va alla sponda di Dio e si rimane, o si lascia la sponda di Dio e si va alla sponda del demonio e si rimane con lui. Vivere nel compromesso, stare con l’uno e con l’altro non è possibile. Gesù ha detto questa verità con estrema chiarezza: o con Dio o con mammona. O si ama uno e si disprezza l’altro, o si sta con uno e si lascia l’altro.

Il compromesso è dell’uomo, ma è fuori dalla logica. Gesù vuole degli uomini integri: un uomo che deve pensare come pensa Cristo, che deve parlare come parla Cristo e deve agire come agisce Cristo. Il cristiano è autentico uomo, nella sua interezza di intelligenza, di volontà e di cuore, di parole e di azione, senza nessun compromesso e senza alternanza; tutto di un pezzo dalla mattina alla sera, dalla sera alla mattina. San Paolo dirà: eravate creature vecchie, adesso avete sepolto la creatura vecchia nell’acqua del battesimo e siete risorti a Cristo, siete diventati creature nuove, siete diventati cristiani.

  1. Come fare per essere cristiani nella interezza per accettare il piano di Dio, per accettare il programma di Cristo?

Vi do un solo consiglio, uno solo, non ve ne do altri: accettate la Parola di Dio.

Ascoltate, meditate e orientate la vostra vita secondo la Parola di Dio, perché Dio forma le creature secondo il suo pensiero, che ha già manifestato attraverso la sua Parola. Se io accetto questa Parola e la trasformo in vita, sono cristiano autentico, se io questa parola l’accetto ma non la trasformo in vita divento un mostro, faccio vedere di essere una cosa, mentre in realtà sono un’altra cosa. Non ho altri consigli da darvi!

Poiché l’ascolto della Parola di Dio è graduale, diventerete creature nuove in modo graduale. Io dico: in modo perfetto, perché si va dal male al bene, poi dal bene al meglio, dal meglio all’ottimo, dall’ottimo al santo, dal santo al perfetto. Poiché questi passaggi sono graduali, sono anche passaggi lunghi. Dovete avere la santa pazienza di provare, di cominciare, di fare sempre meglio, ma la perfezione sta in cima al monte. È scritto: siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli.

CONCLUSIONE

Le due cose quindi che voi dovete fare sono queste:

  1. Il passaggio dal male del peccato al bene della grazia, senza compromessi. In questo caso non esiste gradualità, si fa il salto. Fatto il salto, fatta la scelta del campo, bisogna stare nel campo. Fatta la scelta del capitano, bisogna mettersi alla sequela del capitano. Qui non accetto discussioni con nessuno, perché non l’accetta nemmeno Gesù. Si lascia una sponda e si va all’altra sponda, si lascia un padrone e si va dall’altro padrone; si lascia il male e si va al bene. Accetto la vostra miseria, e quindi la gradualità, accetto la vostra pochezza solo quando avete scelto il campo di Dio e nel campo di Dio camminate. Alcune camminano lentamente, altre camminano in maniera più veloce, altre saranno velocissime, non importa, non è questo che importa al Signore, perché ognuno di noi ha i suoi talenti. Chi ha uno renderà uno, chi ha dieci renderà per dieci. Apparentemente sembrerà che uno volerà e l’altro camminerà, ma in realtà, come voi sapete, il premio sarà identico, sia a colui che ha dieci, sia a colui che ha un talento e dà per un talento. Se esisterà un premio differenziato, esisterà solo se quello che ha dieci talenti, ha risposto a Dio per nove, per cui avrà una ricompensa inferiore di colui che ha avuto un talento e ha dato un talento, perché uno ha dato nella totalità, è stato generosissimo, è stato totale, mentre l’altro non è stato totale, ha dato il 90%, mentre l’altro ha dato il 100%.
  1. La seconda cosa da fare è meditare la parola di Dio, perché il cambiamento dei nostri pensieri, delle nostre parole, delle nostre azioni avverrà per mezzo della Parola di Dio.

Orientando la nostra vita sul pensiero di Dio, e trasformando il pensiero di Dio nel nostro pensiero, nelle nostre parole e nelle nostre azioni si diventa veramente creature nuove.

È un lavoro che faremo per tutta la vita, senza mai fermarci, e sempre col massimo dell’impegno.