Ti piace di usare misericordia, Signore Dio Giusto – Mt 9, 9-13

Mt 9, 9-13 – Gesù è qui con noi fino alla fine dei secoli

Mt 9, 9-13 – Passa il Cristo: rispondi al suo invito

Mt 9, 9-13 – Gesù salva anche tramite te

da un’omelia di P.Francesco Chimienti O.M.

01.07.1983

LA MISERICORDIA DI DIO

 è AMORE  CHE PERDONA, CHE SALVA, CHE SANTIFICA

(Mt 9, 9-13)

  1. La chiamata di Matteo

Questo brano comprende due parti: la vocazione di un pubblico peccatore, un pubblicano, e la sua giustificazione. Parlando con termini moderni dovremmo dire che sta seduto a riscuotere le tasse un ladro. Tutti conoscevano Matteo e tutti sapevano che era un ladro. La gente per bene, o meglio che si credeva per bene, passava davanti a lui e lo disprezzava perché era un ladro.

Dinanzi a questo ladro passa Gesù. È un ladro manifesto, non un ladro in coscienza, perché in coscienza siamo tutti ladri, però ci teniamo a non far vedere agli altri che non abbiamo pagato le tasse. Facciamo vedere che abbiamo una rendita di due milioni e non di sessanta milioni, ma siamo ladri perché non paghiamo in base alla rendita di sessanta milioni. Mi hanno dato una giornata di riposo, perché ho portato il certificato medico, mentre ammalato non ero, e quindi ho rubato quella giornata di lavoro.

Noi siamo tutti ladri, è inutile che vi fate illusioni. Io vi posso dire quando rubate e come rubate. Dinanzi agli uomini passiamo per persone oneste, ma dinanzi a Dio, voi ed io, siamo ladri.

Diceva un uomo politico: tengo le mani pulite. Quando andrete in paradiso vedrete che quello lì che alla televisione diceva di avere le mani pulite, ce l’ha sporche. Quello, e tutti quelli che dicono di avere le mani pulite, sono i più grandi bugiardi che esistono sulla faccia della terra. Iddio si metteva a ridere, quando lo sentiva. Siamo tutti ladri.

Gesù, passa dinanzi a questo ladro, lo ama e gli dà un dono. Un dono che avrebbe potuto dare al più grande santo, ma non a un ladro.

A Gesù non interessa che è un ladro; a lui interessa che è un uomo che potrebbe mettere a disposizione di Dio tutto se stesso, tutto il suo impegno, tutta la sua volontà, tutto il suo cuore, tutta la sua intelligenza; salvare se stesso e gli altri. Si rivolge a lui e gli dice: Seguimi! Sotto la scorza di questo ladro, c’è un’anima generosa.

I ladri amano le ricchezze; ebbene questo ladro, che aveva il suo tavolino davanti, e su di esso i soldi che gli davano tutti coloro che passavano dalla porta, tra cui anche Gesù, questo uomo che rubava, perché non gli bastava quello che per legge doveva avere, appena sente Gesù che gli dice: Seguimi!, si alza e va dietro a Gesù. Lascia tutto!

 2. Quando Dio sceglie non guarda la santità

Padre, quando ero giovane ho frequentato i giovanotti. E adesso continui? No, è finito!

Padre, quando avevo trent’anni ho rubato! Adesso rubi? No, è finito!

Padre, quando ero giovane non sono andata tante volte a Messa! Sono una peccatrice, ho fatto dei sacrilegi, non sono degna di essere chiamata! Questi ragionamenti non esistono, Gesù passa, guarda l’anima e dice: a me non interessa il tuo peccato, seguimi.

Se il Signore Gesù avesse guardato la mia anima a dieci anni, non a venti, trenta, quaranta, ma a dieci, non mi avrebbe chiamato, io ero il capo banda, non avreste avuto un Padre! Io sono il capo dei peccatori, io sono il capo dei ladri, né dovete pensare che il Padre sta esagerando; saprete in paradiso chi ero io. Non mi venite a dire: Padre, proprio a me ha chiamato? Questa è una questione di Gesù. Sei stata chiamata, alzati e seguilo. E la mia vita passata? Si dice: Gesù mio, misericordia! Si entra nel Cuore di Gesù; lui lava tutti i nostri peccati e ne usciamo una nuova creatura.

A lui non interessa il passato, interessa il presente. Non siete state chiamate per la vostra santità, siete state chiamate per salvarvi e per salvare.

Padre, ma io sono una peccatrice, non posso stare con voi! Siamo tutti peccatori che vogliono diventare santi; ma non siamo santi che vogliono diventare più santi! Io sono un peccatore, al comando di tante peccatrici. Voi credete che io mi spavento dei vostri peccati? Dico: stiamo tutti sullo stesso piano.

Questa è la prima considerazione da fare: Gesù non guarda la vostra degnità o indegnità. Tutte le volte che dite: Io non sono degna, siete delle grandi superbe. Non lo dite, perché non esiste sulla terra un’anima che possa essere degna di essere sposa del Cristo.

3. La vocazione è un atto della misericordia infinita di Dio che perdona, salva e santifica

Dice la S. Scrittura: tu, Signore, vedi nero dov’è bianco, vedi tenebre dove c’è luce, vedi peccato dove c’è grazia. Immaginate se possiamo essere degni di stare col Cristo! È un atto della misericordia infinita di Dio. Ogni dono che Dio dà, proviene dalla sua misericordia infinita.

Gesù dice: Seguimi! Matteo si alza e lo segue! Cosa avete fatto voi quando il Signore è venuto e ha detto: seguimi? Avete avuto la prontezza e la generosità di Matteo? Le anime purtroppo, rispondono alcune subito, altre dopo un po’ di tempo, altre a 76 anni. Ma non vi spaventate: Dio accetta tutti, e anche questo è un atto della misericordia di Dio. Quindi, anche a 76 anni digli: Grazie, Signore! Comprati una chitarra e canta: Eterna è la sua misericordia. Non abbiate paura.

Padre, ma io sono stata ferma 74 anni. Hai detto sì adesso? Dio ti fa sua sposa. Dio ti esalta come sua sposa. Dio ti riempie delle sue grazie. È un Dio che aspetta.

Neppure chi risponde di sì a 20 anni, può insuperbirsi, ma deve cantare, anche lei alla misericordia infinita di Dio, perché sposa è lei di 20 anni, e sposa è chi ha risposto a 76 anni. C’è differenza di età, ma Dio non guarda l’età. Il giovanotto guarda l’età della donna a cui va a fare la dichiarazione, Dio no. Sposa l’una e sposa è l’altra.

Nell’esame di coscienza vedrete se avete risposto subito o tardi; però io vi dico con la S. Scrittura: non la fate questa analisi, fermatevi all’oggi. Ho detto sì? Grazie, Signore, vengo dietro di te, lavami.

Io ricordo le parole di una di voi: io ho detto di sì perché ho capito che chi è venuto a farmi la dichiarazione d’amore è Gesù, e io a Gesù non gli so dire di no. Per 60 anni ho sempre detto: Gesù ti amo, Gesù ti voglio bene. Ora arriva Gesù che mi chiede: vuoi diventare mia sposa? Posso dire di no a colui a cui ho sempre detto: ti amo? Mi vuoi sposa? Vengo con te.

Ma io non sono degna. Ma no, è lui che ha detto: vuoi essere mia sposa? Non fate l’analisi logica e grammaticale. Ditegli: Da oggi io ti seguo, dimmi quello che vuoi e lo farò.

Il vero pensiero che ha colpito me è quest’altro: gli uomini guardandoci ci disprezzano: a 40 anni si è fatta suora, a 60 anni! Gesù ci difende. Io sono medico e non vado al letto dei sani, io vado al letto degli ammalati, dice Gesù. Poiché queste mie spose erano ammalate, sono andato per guarirle, perché il mio compito è quello di salvare le anime. Gli uomini ci disprezzano sempre, ma Dio non ci disprezzerà giammai.

Voi non capite il mio disegno, dice Gesù, il mio è un disegno di misericordia, io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.

4. La misericordia è amore che perdona

Avevi bisogno di essere amata e di essere perdonata; è venuto Gesù e ti ha perdonata e ti ha amata. Se non avessi avuto bisogno di perdono, non sarebbe venuto da te. Moltissimi uomini sono peccatori, ma non si riconoscono tali; non sono giusti. Quando Gesù parla di giusti e peccatori, vuol dire che siamo tutti peccatori dinanzi a Dio, ma alcuni si ritengono giusti. Dice la S. Scrittura: quale vivente è giusto dinanzi a te? Gesù prende quella parola non nel senso assoluto del termine, ma nel senso relativo, come la usavano loro. Voi pensate di essere giusti? Ebbene, io non sono venuto per voi, sono venuto per te, perché tu avevi peccato. Tu avevi bisogno di essere perdonato, tu avevi bisogno di essere amato. Questa è la misericordia: è l’amore che perdona.

  1. La misericordia è amore che salva. Amore infinito! Stai a terra; ti dà la mano e ti alza. Stai affogando; ti dà la mano e ti salva. Stai perdendo, ti dà la mano e ti fa vincere. Questa è misericordia.
  2. La misericordia è amore che santifica

Nessuno potrà farsi santo se non c’è la misericordia divina, che volta per volta perdona, salva e santifica. Chi potrà diventare santo? Chi potrà salire il monte della santità, quando noi non siamo nemmeno capaci, dice san Paolo, di dire: Gesù è il Signore, senza una grazia speciale dello Spirito Santo? Senza di me non potete fare nulla, nella via della santità. È Gesù che ci viene incontro col suo amore, con la sua misericordia, che, è amore che perdona, salva e santifica.

Della misericordia, non mi stancherei mai di parlare. Sul mio tavolino tengo una cartolina, che rappresenta il Cuore di Gesù, apparso a una venerabile, se non sbaglio a Clorette de La Touche. In una rivelazione il Cuore di Gesù si è manifestato e le ha detto: io voglio misericordia. È una cosa stupenda! Quando io mi voglio consolare nel mio peccato, perché è lui che mi salva, che mi santifica, lo guardo e vedo che è amore. Tiene scoperto il costato dove c’è la piaga della lancia e la indica.

Gettiamoci nel Cuore di Gesù. Ce la indica per dirci: Venite, gettate qui il vostro peccato e io lo distruggerò nel fuoco dell’amore del mio cuore. Io voglio misericordia e non sacrificio. Io voglio da te amore che perdona, perché io ho usato con te l’amore che ti ha perdonato. Io voglio da te amore che salva. Il tuo amore deve trasformarsi in apostolato.

Io voglio da te amore che santifica. Ti ho usato misericordia, perché ti devi fare santa. In cielo tutti quanti canteremo alla misericordia infinita di Dio, perché veramente ha usato misericordia.

La misericordia è amore: amore che perdona, amore che salva, amore che santifica.

CONCLUSIONE

La misericordia ha tantissimi aspetti; mi sono fermato solo su questi tre che sono fondamentali. Viveteli, non soltanto come misericordia di Dio a voi, ma viveteli anche come misericordia vostra ai vostri fratelli.