Amici e veri testimoni di Cristo! – Mt 16, 13-19

Mt 16, 13-20 – Tu sei Pietro

Mt 16, 13-19 – Per te, Io chi Sono

Mt 16, 13-19 Santi Pietro e Paolo

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

Taranto 04.06.1976

IL PRIMATO DI PIETRO

(Mt 16, 13-19)

          “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa” (Mt 16, 18).

  1. Gesù ha affidato il primato a Pietro

Questo è un vangelo centralissimo per la nostra vita di cristiani. Sta a dirci che Gesù ha affidato a Pietro il primato nella Chiesa; non è stato Pietro a volerlo.

Quando il Signore affida ad un uomo una missione, gli concede anche dei doni particolari.

Quelle tra voi che sono state chiamate ad essere mamme, hanno avuto il dono di essere mamme; quelli tra voi che sono stati chiamati ad essere padri, hanno avuto i doni necessari; così come noi che siamo stati chiamati ad essere sacerdoti e religiosi, abbiamo avuto il dono per essere ottimi religiosi e ottimi sacerdoti. Se non lo siamo è per colpa nostra, non di Dio, che ci ha dato tutto quello di cui avevamo bisogno.

  1. Il dono dell’infallibilità

Il Papa ha avuto il dono dell’infallibilità, non dell’impeccabilità!

Il dono dell’infallibilità riguarda la verità. Il Papa ci indica la verità perché è assistito dallo Spirito Santo. Lui ci insegna la verità in due modi: in modo assoluto e in modo relativo.

La verità assoluta è immutabile. Per esempio: la Madonna è stata concepita senza peccato; era vero ieri, è vero oggi e sarà vero domani.

La verità pratica ci addita invece come dobbiamo comportarci oggi. Domani potremo fare diversamente, ma sarà lo stesso Papa a dircelo.

Nelle verità di fede il Papa non ha mai sbagliato. Lo stesso Alessandro VI, di cui tutti parlano e che personalmente ha vissuto una vita peccaminosa, nelle verità di fede non ha sbagliato. È stato il Papa che ha approvato la regola di san Francesco di Paola.

I Papi possono peccare? Sì! Come possono peccare i religiosi e i sacerdoti, e infatti anche loro si confessano. Ma nella verità i Papi non sbagliano, perché hanno ricevuto il dono dell’infallibilità.

Alcuni anni fa, quando uscì la pillola anticoncezionale, le industrie farmaceutiche offrirono miliardi al Vaticano, perché il Papa dicesse che si poteva prendere.

Il Papa fece studiare il problema ai teologi, che si divisero in due gruppi: i più dicevano che si poteva prendere, i meno che non si poteva prendere.

Il Papa si riservò il diritto di decidere, poi disse: Ve lo dico io, la pillola non si può prendere, perché è contro natura.

Dopo quattro anni gli scienziati sono arrivati a dire: Meno male che il Papa non ha permesso l’uso della pillola, perché porta il tumore!

Chi aveva fatto decidere così il Papa? Lo Spirito Santo.

  1. Col Papa c’è la garanzia dello Spirito Santo

Questa è una realtà che mi riempie il cuore di gioia. Chi sta col Papa sta con Gesù, chi sta con Gesù sta con Dio. Col Papa c’è la garanzia dello Spirito Santo, con gli altri no.

Delle cose che io vi dico potete dubitare, ma di ciò che dice il Papa no. Di quei sacerdoti e religiosi che non accettano il pensiero del Papa, che credono di saperne di più, che dicono che è vecchio ed ha l’arteriosclerosi, nessuno parlerà, come non si parla di quelli del passato, invece del Papa si parlerà.

Io mi metto col Papa! Mi sono sempre messo con lui e mi sono sempre trovato bene, per cui continuerò a far quello che lui dice. Anche oggi mi metto col Papa, che ha detto agli Italiani: Difendete e custodite gelosamente il dono della libertà e il dono della fede!

Anche io ho le mie idee, ma le metto da parte per fare come dice il Papa.

CONCLUSIONE

Difendiamo e amiamo il Papa! È il dono più bello che il Signore poteva fare all’Italia; l’ha prediletta, concedendo che la capitale d’Italia fosse la sede del Vicario di Cristo in terra. Gli altri guardano a Roma! Sappiamo custodire e difendere questo privilegio!