Annunciamo la Verità – Mt 10, 7-13

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

07.07.1983

 

LE CINQUE AZIONI CHE DOVETE COMPIERE

 NELLA VOSTRA MISSIONE APOSTOLICA

(Mt 10, 7-15)

 

Il vangelo di oggi ci dice cosa deve fare l’apostolo.

Innanzitutto deve andare. Deve prendere la bisaccia, la tunica, i sandali, i bastoni e camminare. Dove deve andare? Per città, villaggi, dappertutto.

Camminate. Gesù non vi vuol vedere dormire, non vi vuol vedere piangere sulle rovine di Gerusalemme. Da voi vuole cinque azioni:

 

  1. Predicate!

Che devo predicare? Che il regno di Dio è vicino. Si è realizzato in me e si deve realizzare anche in voi. Dovete dire: Figli miei carissimi, anche a voi arriva Dio, arriva per salvarvi.

 

  1. Guarite gli infermi

Troverete gli ammalati spirituali. Li dovete guarire. Gli infermi sono gli ammalati spiritualmente , non sono i morti, non hanno il peccato mortale; sono i tiepidi, coloro che il bene lo fanno e non lo fanno, gli indifferenti. Non hanno il peccato mortale, ma sono pieni di peccati veniali. Sarà la superbia, l’avarizia, la lussuria, l’ira, la gola, l’invidia, l’accidia, l’incostanza! Se trovate qualcuno che è spiritualmente ammalato, predicate tramite la parola di Dio, che il regno di Dio è vicino e che quindi anche per lui c’è la salvezza. E la salvezza sta nella santità.

 

  1. Risuscitate i morti

Padre, possiamo risuscitare i morti? Sì, i morti spiritualmente, coloro che stanno in peccato mortale. Andate dai vostri bambini, dai ragazzi, da tutti. Gesù dice: andate in tutto il mondo. Ovunque andate cacciate il peccato mortale, risuscitate i morti; devono tornare a vivere spiritualmente, devono tornare a vivere nella grazia di Dio, ma non dando qualcosa di voi, ma dando il Cristo, dando la sua parola. Dovete dire: a me non interessa proprio niente della tua morte, ma a Gesù interessa. Sei un’adultera? Se vuoi guarire sappi che anch’io sono stata adultera, però mi sono convertita; incomincio a camminare e Gesù mi vuol bene, sono felice.

Quella pace, quella felicità che avete nel cuore comunicatela. Dite: anch’io ho provato la morte del peccato, mentre oggi con la grazia di Dio vivo. Anche tu puoi fare questa stessa esperienza.

 

  1. Sanate i lebbrosi

I lebbrosi sono coloro che sono inveterati nel peccato, cioè hanno l’abitudine del peccato. Pensate al ladro. È ladro perché ha sempre rubato, e ruba quasi quasi per divertimento, per passare un po’ di tempo. Pensate ai bestemmiatori, coloro che commettono i peccati contro la purezza! Spesso non li commettono per malizia, ma soltanto per abitudine. Non sono riusciti un giorno a dire: basta! Sono lebbrosi. Dovete essere voi che avete avuto l’esperienza della lebbra, della lussuria, della bestemmia, del non pregare, del non andare a messa, del furto, della bugia, a indicare la via della salvezza. La lebbra non è l’infermità. L’infermità è il peccato saltuario; la lebbra è il peccato abitudinario.

 

  1. Cacciate i demoni

Possiamo cacciare i demoni? Sì. Tutti coloro che stanno nel regno delle tenebre, che stanno nel peccato, fanno parte del regno del demonio, sono seguaci del demonio.

Io porrò inimicizia fra la tua stirpe e la sua discendenza! Chi commette il peccato è discendente di Adamo ed Eva, è figlio del demonio. Lo dice san Giovanni nella sua lettera, mentre chi fa il bene è figlio di Dio.

Dobbiamo cacciare il demonio, dobbiamo cacciare il regno del demonio, del peccato e conquistare i figli. Da servi, da seguaci del demonio farli seguaci di Cristo. Dove arriva il Cristo il demonio è cacciato. In qualunque ambiente arrivate e portate il Cristo, automaticamente il demonio va via. Dove arriva l’uomo della grazia, immediatamente l’uomo delle tenebre va via. Questa è la vostra missione: predicare il vangelo e portare, attraverso la testimonianza della vostra vita, la vita della grazia, per riconquistare questi figli che sono stati salvati dal sangue preziosissimo di Cristo.

Gesù aggiunge: gratuitamente avete ricevuto e gratuitamente date.

E ancora: Quando entrate in una casa portate la pace. La pace riposerà in quella famiglia, in quel paese, in quel villaggio. Portate la pace, e in voi saranno benedetti tutti coloro che vi avvicinano. Se questa pace la rifiutano, andate pure via perché c’è altra gente, ci sono altri luoghi che aspettano il portatore della pace: accetteranno la pace e la vivranno. Quale pace? La pace con Dio, la pace con i fratelli, la pace con se stessi.

Dovete portare la pace con Dio attraverso la grazia; la pace coi fratelli attraverso l’amore; la pace con se stessi attraverso l’uniformità alla volontà di Dio.

 

         CONCLUSIONE

Andate e predicate, perché attraverso la predicazione della Parola di Dio guarirete gli infermi spirituali, risusciterete i morti spiritualmente, sanerete i lebbrosi e caccerete il regno delle tenebre, i demoni.

Infine due avvertenze: ciò che avete ricevuto gratuitamente dal Padre datelo gratuitamente anche ai vostri fratelli; e poi portate sempre la pace, perché c’è gente che aspetta la vostra pace. Se l’accoglieranno saranno benedetti in voi; se la rifiuteranno lasciate pure quell’ambiente e andate in un altro ambiente.