Collaboriamo con Dio e avremo un mondo bello – Lc 13, 1-9

Lc 13, 1-9 – Convertitevi

Lc 13, 1-9 Se non vi convertirete, perirete

Lc 13, 1-9 – La conversione penitenza

da un ritiro ai catechisti, 1985

tenuto da P. Francesco Chimienti O.M.

LA CONVERSIONE

(Lc 13, 1-9)

Gesù ci invita alla conversione

L’atteggiamento dell’uomo dinanzi alla necessità di cambiare vita

Vi parlerò di cinque atteggiamenti, che ho ricavato dal vangelo di oggi. Io vi spiego la parola di Dio senza aggiungere nulla di nuovo, vi ripeto tutto ciò che Gesù ha detto in un altro modo, per cambiare vita, perché chi cambia vita si salva, chi non cambia vita, non si converte e non fa penitenza, non si salva.

  1. Non crede e non cambia vita

 Dinanzi a questi uomini io non consumo nemmeno due secondi. Prima, quando ero sacerdote novello, ho perduto tanto tempo con la gente che non credeva, e mi sono accorto che tutti i miei discorsi erano inutili, era come lavare la testa all’asino, si perde acqua e sapone. Poiché ho perduto parecchia acqua e parecchio sapone, non lavo più la testa all’asino. Quando qualcuno mi dice:           – Padre, io non credo!, gli rispondo: Figlio mio carissimo, vorrei solo essere presente quando tu morrai per vedere chi riderà e chi tremerà. Sia lodato Gesù Cristo! Se mi chiede:- Padre, quando ci vedremo?, rispondo:- Mai più! Se verrai tu da me, va bene; ma io da te non verrò mai più.

Appartenete voi a questa categoria di persone?

  1. Guarda gli altri e vuole che gli altri si convertano, perché sono più peccatori di lui

 Spesso riteniamo gli altri peccatori, mentre consideriamo noi stessi dei santi. Ci comportiamo come quegli uomini che andarono da Gesù per dirgli:- Maestro, hai visto che cosa è successo a quei Galilei il cui sangue Pilato ha mescolato con quello dei loro sacrifici?

Gesù dovette correggerli e dire: Credete che quei Galilei fossero più peccatori degli altri? Credete forse che quelli sono i peccatori, mentre voi siete i santi? Non è vero! Peccatori sono quelli e peccatori siete voi, e se non cambiate vita, subirete la loro stessa sorte.

Appartenete alla categoria di persone che si considera santa?

Alcuni uomini guardano sempre quelli che non sono santi e dicono:- Quelli si devono convertire! E allora sono preoccupati, non di convertire se stessi e di cambiare vita, ma che gli altri vadano a Messa, facciano il bene, osservino i dieci comandamenti, non bestemmino, non rubino, paghino le tasse, mentre loro non le pagano mai e non fanno il bene.

Noi, nell’incontro di catechesi abbiamo chiesto ai ragazzi: Avete pregato ieri sera? Avete recitato il Padre nostro prima di mangiare? Siete andati a Messa? Ma il Signore chiede a noi: E tu, ieri sera, hai pregato? Hai recitato il Padre nostro prima di mangiare? Hai recitato il rosario? Sei andato a Messa?

Il catechista non fa una lezione, ma comunica un modo di vivere, invitando alla conversione, però deve cambiare prima lui, poi devono cambiare gli altri!

  1. Guarda gli altri e si converte, prendendoli come esempi da imitare o da non imitare

 Dice san Paolo: “Tutte queste cose accaddero a loro come esempio, e sono state scritte per ammonimento nostro, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi” (1 Cor 10, 12).

I cristiani di oggi sono tutti battezzati, tutti cresimati, tutti hanno fatto la prima comunione, tutti hanno ascoltato i profeti, però quando morranno e arriveranno in paradiso e busseranno alla porta, san Pietro non risponderà e, dopo tante insistenze, chiederà:- Chi sei tu?

– San Pietro mio, non mi conosci? Io andavo in chiesa ogni giorno, io ho fatto la quaresima, ho ascoltato P. Chimienti, ho portato la bandiera del Terz’Ordine, ho digiunato, non mi devi far entrare in paradiso?

  1. Pietro risponderà:- Non ti conosco, perché non hai vissuto come Dio ti ha detto! È vero che hai ascoltato la predica di P. Chimienti, ma ti sei guardato bene dal cambiare la vita. Hai detto agli altri di pregare, ma tu non hai pregato. Hai detto che nell’Eucaristia Gesù è veramente presente, ma tu, quando passavi dinanzi alla chiesa, non ci sei mai entrato per salutare il Signore. Con le tessere e con i distintivi, senza le opere, non si entra in paradiso! Io ho l’ordine di far entrare non le catechiste, ma soltanto coloro che sono vissute da catechiste; non chi ha il certificato di battesimo, ma chi è vissuto da battezzato; non chi ha fatto la prima comunione, ma chi è vissuto in unione col Cristo; non colui che si è unito in matrimonio in chiesa, ma colui che ha vissuto il matrimonio secondo la legge di Dio.
  1. Rimanda la conversione

 Poi c’è una quarta categoria di persone che dinanzi alla conversione dicono:- Sì, mi devo convertire, ma lo farò domani. Non so se voi appartenete a questa categoria di persone, che dice:- Sì, prima di pranzare devo recitare la preghiera, ma oggi non la recito perché c’è il mio fidanzato. E rimanda all’indomani. Il giorno dopo non la recita perché teme le osservazioni del papà o del fratello e, rimandando sempre, non cambia vita.

Si rimanda la conversione per fare delle cose inutili, per esempio per stare dinanzi alla televisione a vedere delle stupidaggini, per ore intere! Chi ha il vizio di bestemmiare, dice:- Ora bestemmio, poi, quando diventerò più vecchio, allora non bestemmierò più. Ma chi ragiona così, continuerà sempre a bestemmiare.

Chi commette atti impuri, dice: Ora mi diverto perché sono giovane, poi si pensa!

  1. Cambia

 Se io ho ascoltato la parola di Dio e ho capito che la preghiera è parlare con Dio, intendo ogni giorno parlare con Dio. Voglio avere dei momenti forti di colloquio con Dio e quindi, questa mattina prego, stasera prego e a mezzogiorno dico il rosario.

Se sono convinto che la S. Messa è la rinnovazione del sacrificio della croce, e che, partecipando alla Messa, vado al Calvario a vedere Gesù che muore e ricevo i meriti infiniti del Cristo, che muore per me e applica i suoi meriti a me e quindi presenta la mia preghiera, la mia petizione e il mio ringraziamento al Padre, chiede perdono con me e per me al Padre, allora io vado a Messa ogni giorno. Infatti, perché non dovrei avere la soddisfazione di partecipare al sacrificio eucaristico, che è il sacrificio dell’amore? Quante volte ho pensato: Come avrei voluto essere presente con la Madonna, le pie donne e con san Giovanni al Calvario! Avrei detto:- Signore, ti voglio bene, gli altri ti bestemmiano, ma io non ti voglio bestemmiare! Ebbene, posso essere presente al Calvario stasera o domani mattina, partecipando alla S. Messa.

Chi cambia vita, dinanzi alla parola di Dio, che dice: “Beati i poveri”, si impegna ad essere povero; “Beati i miti”, si impegna ad essere mite; “Beati coloro che soffrono”, si impegna ad accettare la sofferenza di ogni giorno.

La sofferenza o si accetta o non si accetta; se si accetta, si rimane calmi, altrimenti si soffre di più.

A quale categoria di persone voi appartenete? A chi crede e non fa? A chi guarda gli altri, perché vuole che gli altri si convertano? A chi guarda gli altri e si converte? A chi rimanda? A chi cambia? Date a Gesù la vostra risposta!

conclusione

Fate un dettagliato esame di coscienza, con una serie di interrogativi sui singoli punti della meditazione. Vi aiuto io:

Per quale motivo sei stato creato? Vivi secondo Dio? Osservi i comandamenti? Se non li osservi, che cosa dice Gesù?

Quando annunci la parola di Dio, la metti in pratica, oppure l’annunzi e non la trasformi in vita?

Credi alla necessità della conversione? Guardi gli altri perché gli altri si convertano o li guardi perché tu ti converta?

Hai rimandato la tua conversione? Ti sei cambiato? Non rispondere alla pazienza di Dio con l’infingardaggine, perché arriverà il giorno in cui Dio ti chiederà conto della tua vita.

Se Dio ti dà le ispirazioni, se Dio ti manda la sofferenza, se ti avvicina con la sua Parola, perché non cambi?

Che cosa sono per te il battesimo, la cresima, l’Eucaristia, la penitenza?

Che cosa sono per te le parole di papà, della mamma, dei tuoi superiori, dei tuoi educatori, dei tuoi amici? Che cos’è per te l’esempio di coloro che fanno il bene?

Vuoi veramente essere tagliato per bruciare per tutta l’eternità o vuoi essere salvato?

Fa’ adesso quello che vorresti fare nell’ultimo istante della tua esistenza!