Nella preghiera confidente c’è l’onnipotenza dell’uomo – Mt 7,7-12

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Mt 7, 7-12 – La preghiera di domanda – 2011

Mezzi per fare penitenza – 2012

Mt 7, 7-12 – Fare i pezzenti con Dio è diventare ricchi della sua onnipotenza – 2013

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

LA PREGHIERA DI DOMANDA

(Mt 7, 7-12)

  1. L’uomo deve chiedere perché è un nullatenente

L’opera di penitenza di oggi è la preghiera, sotto questo aspetto: pregate e chiedete! “Chiedete e vi sarà dato” (Mt 7, 7).

Perché Gesù ci dice così? Perché l’uomo non possiede niente. Che cos’hai, dice san Paolo, che non hai ricevuto? L’uomo non ha niente di suo, tutto gli è stato donato, tutto gli è stato preparato da Dio.

Se tutto ciò che io ho è di Dio, significa che se voglio altre cose le devo chiedere a Colui che è il datore di ogni bene.

Moltissime cose Dio ce le dà senza che gliele chiediamo, come l’esistenza, lo stare bene in salute e tanti altri doni che io non ho mai chiesto al Signore. Quando avete chiesto al Signore la salute? Quando siete stati all’ospedale e avete visto che la vita cominciava a venir meno. Quando avete chiesto al Signore la salute dei vostri cari? Quando avete visto che venivano meno.

Nella vostra vita certamente vedete che vi mancano tante cose che vorreste. Chiedetele! Ce lo dice Gesù con queste parole: Se voi che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, infatti se un figlio chiede un pezzo di pane il padre gli dà il pane e non una pietra, se gli chiede il pesce, gli dà il pesce e non un serpente, tanto più il Padre vostro che è nei cieli, che sa che voi avete bisogno di tutte queste cose ve le darà.

  1. Dio vuole essere pregato

Dio vuole avere la soddisfazione di essere riconosciuto benefattore, di essere riconosciuto Dio, di essere riconosciuto nostro Signore. Infatti quando noi gli chiediamo qualcosa, riconosciamo di essere pezzenti dinanzi al ricco; ma se non gli chiediamo nulla, Dio, che è ricco, non mi dà niente.

Qualcuno dice: ma perché Dio che conosce ogni cosa non mi dà quei soldi che mi occorrono? Non te li dà perché vuole essere riconosciuto Signore e desidera che tu glieli chieda, anche se tante cose ce le dà senza che gliele chiediamo; ma per tante determinate cose vuole essere riconosciuto come Dio, Padre, Signore, benefattore, per cui se chiedi quella cosa, Lui te la dà e poi tu gli dirai: Grazie, Signore, questa cosa ce l’ho perché tu me l’hai data.

  1. Dio vuole essere ringraziato

Se noi chiediamo, Dio ci dà continuamente i suoi doni, però noi continuiamo a fare come abbiamo sempre fatto, e al Signore che ci ha dato la vita, l’esistenza, la salute, non gli diciamo mai grazie. Anzi si arriva fino a questo punto: al ragazzo al quale io avevo detto: vai a casa e prima di mangiare, a pranzo e a cena, fatti il segno della croce e insieme a papà e a mamma dite il Padre nostro per ringraziare il Signore del cibo che vi ha dato, il papà disse: Se io non vado a lavorare e non guadagno, e se la mamma non va a fare la spesa al mercato, tu puoi dire tanti Padre nostri e Ave Maria, ma rimarrai senza mangiare!

Mi capite? Dio ci dà ogni bene, ci viene incontro non solo dandoci l’aria da respirare, ma anche il cibo e tanti altri doni, ma noi spesso non li riconosciamo.

CONCLUSIONE

Volete una grazia? Fate la prova e chiedetela! Una grazia, un dono vale una domanda. Se domandate, avete; se non domandate, non avete.

Io ricordo sempre questo episodio della mia famiglia; ma voi ogni giorno constatate queste verità. Un giorno andai a pranzo a casa di mio fratello. Io ero seduto accanto a lui ed egli vedendo i figli che andavano dalla mamma, mi disse: sai che vogliono? I soldi! Ma se non vengono a chiedermeli non li avranno!

Lui, padre, aveva capito che volevano i soldi, ma non glieli dava. Finalmente arrivò il primo figlio e gli disse:

– Papà, oggi è domenica non mi puoi dare qualche cosa di soldi?

– Sì, quanto vuoi?

– Mille lire!

– Eccole!

Voleva avere la gioia di dargliele, ma dopo che il figlio si è umiliato a chiederle. Fu chiesta un’altra mille lire e la diede. Il secondo figlio, visto che il primo aveva ottenuto, si avvicinò e disse:

– Papà, mi dai qualcosa?

– Quanto vuoi?

– Quello che vuoi tu!

– Eccoti cinquecento lire!

– E solo cinquecento lire mi dai?

– Eccoti altre cinquecento lire!

Quando voi dite: quello che vuoi tu! Ricordatevi che Dio vuole essere pregato, vuole che gli diciate che cosa volete.

Ricordo che mia madre faceva i dolci per i nipoti, però voleva avere la gioia di darli quando loro glieli chiedevano.

Gesù queste cose le sa e ci ha detto di chiedere.

Ve l’assicuro, se chiedete vi sarà dato, se non chiedete non avrete niente.

“Cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto!”. Che cosa vuol dire il Signore con i termini: cercate e bussate? Vuol dire che bisogna chiedere con perseveranza. Se chiedete la macchina a papà e non ve la vuole dare, dovete insistere: cercate, bussate; bussate e otterrete.

Un dono di Dio vale una domanda, un dono di Dio vale un desiderio.

Basta avere un desiderio per ottenere i doni di Dio! Stendete la mano! Fate i pezzenti dinanzi a Dio, perché più sarete pezzenti, più Dio vi colmerà di doni. Un dono di Dio vale un desiderio, basta avere un desiderio perché Dio vi esaudisca!