Gesù è il tuo segno di contraddizione? Lc 2, 34

  • La Messa è segno di contraddizione

 #Vangelo: I miei occhi hanno visto la tua salvezza

Come Gesù è il segno di contraddizione, così la S. Messa diventa il segno di contraddizione di tutti i viventi e di tutti i cristiani. Disse Simeone, prendendo fra le braccia Gesù Bambino: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti, segno di contraddizione” (Lc 2, 34).

Se partecipi alla S. Messa offri al Padre il Cristo e col Cristo te stesso, quindi hai dato un significato alla tua vita e ora ti schieri tra coloro per i quali il Cristo diventa risurrezione, vita, salvezza, santità e redenzione.

Se invece non partecipi alla S. Messa e non offri al Padre col Cristo te stesso, il Cristo continuerà ad offrirsi a Dio Padre, però diventa per te segno di contraddizione, cioè non lo hai accettato, non gli hai creduto e non hai fatto secondo la sua parola.

Molti cristiani ascoltano e credono alla Parola di Dio, anche voi adesso mi state ascoltando con piacere e credete alla Parola di Dio, però vi fermate all’ascolto; infatti vi guardate bene dal tradurre in azione la fede.

Questa era la mia fede di ieri, perché credevo che ascoltando e credendo, mi sarei salvato. Invece ha detto san Giacomo: La fede di cui parla il Cristo deve essere una fede fatta di opere, perché la fede senza le opere è una fede morta, non salva; mentre la fede con le opere è una fede viva.

Dobbiamo fare il terzo passaggio: ascoltare, credere e fare; ma se ci fermiamo ad ascoltare e credere, avremo una fede morta e Dio non sa che farsene. Infatti Gesù ha detto: Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica!

Così ha fatto Maria SS., che rispose all’Arcangelo: Si faccia di me secondo la tua parola!

Ella ha risposto: Tu lo hai detto e io lo faccio. Non ha risposto: Tu lo hai detto e io lo credo!

Quando gli apostoli hanno convertito le genti, fino al quinto secolo dopo Cristo, mai si è concepito nella Chiesa un cristiano che ogni giorno non andasse a Messa. Non parlo delle suore, ma di ciascun cristiano!

La Messa per il cristiano è tutto, infatti senza la Messa egli è un corpo senza la vita; con la Messa invece è un corpo con la vita.

In questi ultimi anni ho avuto la fortuna di conoscere dei missionari, che stanno in terra di missione e che convertono i pagani. Mi hanno detto che alcuni tra coloro che si convertono, lavorano e collaborano con loro; però prima di diventare cristiani fanno un tirocinio di cinque o sei anni di conoscenza delle verità di fede; hanno i catechisti che controllano la loro vita, e che vedono se mettono in pratica le verità che hanno imparato; solo dopo sono battezzati.

Mi diceva questo Missionario: Padre, la mia missione è simile a tutta la Puglia. Facendo il paragone della mia terra di missione con la Puglia, posso dire che quando arrivo a Taranto, tutti i cristiani di Taranto, di Monteiasi, di Montemesola e dei paesi che distano fino a sessanta chilometri da Taranto, vengono a messa, perché un cristiano che non vive di questa offerta del Cristo, che non capisce che è un redento e che ha bisogno della redenzione, della salvezza, e che questa redenzione e questa salvezza viene ad essere operata per mezzo della S. Messa, non è cristiano e non ha capito niente del cristianesimo.

Vi dico solo questo: Ricordatevi che Gesù è presente nel Tabernacolo mattina e sera. La Chiesa ha voluto che ci sia la Messa anche la sera, perché ci sono dei cristiani che la mattina non hanno la possibilità di parteciparvi e possono parteciparvi la sera.

Gesù è qui come segno di contraddizione: o lo accetti e lo segui, o non l’accetti e non lo segui. È lo spartiacque: o insieme a Lui, o contro di Lui. Non ci sono altre soluzioni, lo ha detto Gesù stesso: o con me o contro di me!

Disse Simeone: “Egli è qui per la rovina o la risurrezione di molti, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori” (Lc 2, 34-35).

Infatti ci saranno tanti cristiani che diranno: Io credo, io credo!, ma si guarderanno bene dall’andare a Messa.

Ebbene se vieni a Messa segui Gesù; se non vieni, non lo segui.

Spiegate ai bambini la S. Messa

Il catechista deve parlare della S. Messa ai bambini, sempre. La lezione di catechismo ai bambini deve essere divisa in tre parti: dieci minuti di lezione; dieci minuti di interrogazione o di domande; un quarto d’ora di preghiere, perché un cristiano che non prega è un cristiano senza polmoni. In questo tempo o li fate pregare o spiegate le preghiere, ma un quarto d’ora deve essere consacrato sempre in ogni lezione alle preghiere. Poi l’altro quarto d’ora, alla S. Messa: a ripetere le risposte della Messa, a spiegare le parti della Messa, a ricevere le risposte della Messa. I bambini devono portare sempre tre libretti: quello del catechismo, quello delle preghiere e quello della S. Messa, perché un cristiano, se non si convince che deve pregare, è come se fosse privo di polmoni; ma se non si convince che deve partecipare alla Messa ogni giorno, è un morto, ha un corpo senz’anima, perché chi dà l’anima al cristiano è la Messa.

Senza la preghiera il cristiano è senza polmoni; ma senza la Messa il cristiano è senz’anima.

Il catechista deve parlare ogni giorno della S. Messa, perché la sua vita sarà la S. Messa. Nella Messa imparerà ad adorare Dio, a ringraziarlo, a chiedergli perdono, a chiedergli grazie, a rinnovare la vita, a convertirsi, a migliorarsi, a santificarsi. Col Cristo capirà che cosa significa il sacrificio, perché se il Signore ha dato la sua vita per lui, può risparmiarsi di andarlo a trovare solo perché fa caldo o freddo? Solo perché è tardi o presto, o perché si deve alzare un quarto d’ora prima o mezz’ora prima?

I genitori sono uomini che si sacrificano perché amano i figli. Se tu sei un cristiano, che ami il Cristo, che ami Dio, per te il sacrificio deve essere sempre testimonianza d’amore; perché un cristiano che non ama non è un cristiano, è un carcerato! Il cristiano che ama è il martire di ogni giorno, è il testimone di ogni giorno! Il cristiano, dinanzi al modello del Cristo, non deve mai indietreggiare, ma deve seguirlo