Vergine degna d’amore – Mt 9,35-38 10,1. 6-8

da un’0melia di P. Francesco Chimienti O.M.

Martina Franca  07.07.1998

LA PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

(Mt 9, 32-38)

Nel vangelo di oggi, le parole che mi hanno colpito sono queste: “Gesù, vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!»” (Mt 9, 36-38).

Mi hanno colpito questi tre verbi: vedere, sentire compassione, pregare.

  1. Vedere la necessità di altre Missionarie

La preghiera per le vocazioni deve scaturire dalla necessità che noi vediamo che altre Missionarie della Parola di Dio abbiano ad aiutare il Padre celeste a salvare le anime ed abbiano ad aiutare noi a salvare le anime. Se la preghiera e le azioni nostre non scaturiscono dalla constatazione della necessità di altri piedi che camminino, di altre bocche che parlino, di altre mani che agiscano, la preghiera non è efficace.

Stamattina il Signore mi ha fatto capire questo: Le tue figlie pregano perché ci siano vocazioni, ma questa preghiera non scaturisce dalla constatazione che tanti bambini non hanno chi spezzi loro il pane della Parola di Dio; non scaturisce da questa necessità, non vedono questa necessità, per cui se sono settanta o settemila, alle tue figlie non interessa proprio per niente.

  1. Sentire compassione dei piccoli

La Chiesa ha bisogno di un esercito di catechiste che aiuti i piccoli in età e nella fede a trovare Dio, ad avere fede, a convertirsi e a salvarsi! Quando avrete compassione, solo allora la vostra preghiera scaturirà dal cuore e diventerà efficace. Dovete vedere la necessità, e questa necessità che voi vedete, deve trasformarsi in azione di conquista.

Soltanto chi vede che a casa sua c’è tanta sporcizia e da sola non ce la fa, va a trovare altre due persone che l’aiutino a togliere la sporcizia dalla sua casa.

Io vi posso portare l’esempio della campagna. Ci sono dei contadini che hanno pezzi di terra che coltivano intensamente perché capiscono che è necessario coltivare e lavorare per avere i frutti, per cui se loro non ce la fanno vanno a chiamare gli operai. Ma ci sono proprietari di terra che non vedono la necessità di avere dei frutti, perché hanno dei proventi diversi, per cui non chiamano gli operai e la loro terra non produce niente. Così è nel campo delle vocazioni.

  1. Pregare

La preghiera deve scaturire da questa esigenza che ciascuna di voi sente. Chi sente l’esigenza chiama gli operai, altri operai per essere aiutato; ma chi non sente l’esigenza non chiama proprio nessuno.

4. Chiamare

Gesù dice di pregare il Padre celeste, il padrone della messe perché mandi gli operai. Questo significa anche che ho l’obbligo di vedere quali sono gli operai che Dio manda. Che non li mandi è impossibile, perché Dio è impegnato nella salvezza di tutti gli uomini. Dice san Paolo:   – Questa è la volontà del Padre vostro che sta nei cieli, che tutti gli uomini si salvino               (cfr. 1 Ts 4, 3).

Come si salveranno? Per mezzo vostro, perché Dio ha bisogno dell’uomo per salvare gli uomini.

Dio manda gli operai, ma questi operai che devono lavorare, chi li chiamerà a lavorare? Li chiamerete voi che conoscete le anime che vi avvicinano.

Tanti operai non sentono di essere mandati, ma voi, vedendo i segni, li avvicinerete e direte:       – Guarda che Dio ti manda a lavorare nei suoi campi. Abbiamo bisogno di catechizzare i piccoli in età e nella fede, perché i piccoli in età saranno gli uomini di domani, quelli che costruiranno la Chiesa di domani; i piccoli nella fede sono coloro che devono dare l’esempio o devono testimoniare quel cristianesimo nel quale hanno creduto, che hanno accettato col santo battesimo; ma poi il battesimo non ha fatto del bene perché è venuta a mancare la conoscenza.

CONCLUSIONE

Dovete sentire l’esigenza di altre Missionarie che vi aiutino a salvare i piccoli; dovete vedere quali sono gli operai mandati da Dio per salvarli, e dovete notificare loro che sono stati mandati.

A loro poi la risposta positiva o negativa. Questo compito è duplice, ecco perché nelle parole di Gesù non c’è solo la preghiera per le vocazioni, ma c’è l’impegno o l’interessamento per vedere quali sono gli operai mandati da Dio alla conquista delle anime, e prestare la nostra opera a Dio, perché questi operai conoscano che sono stati chiamati e possano rispondere positivamente.