Effatà – apriti mio cuore all’ascolto della Parola – Sap 18, 14-15 – Lc 18, 1-8

Lc 18, 1-8 – Pregare senza stancarsi

DIO MANDA LA SUA PAROLA

SULLA TERRA

 PER SALVARE GLI UOMINI

(Sap 18, 14-15; 19, 6)

Mi fermerò questa mattina sulle parole della Sapienza che abbiamo ascoltato.

Voi sapete che nell’Egitto c’era il popolo eletto che soffriva da trecento anni. Queste sofferenze, questo grido di dolore era arrivato fino al trono di Dio. Dio un giorno decide di salvare questo popolo: attraverso il deserto e il Mar Rosso li conduce alla terra promessa, scegliendo come condottiero Mosè. Ecco il contesto per capire queste parole:

“Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del suo corso, la tua parola onnipotente, Signore, dal cielo, dal tuo trono regale si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio” (Sap 18, 14-15).

È la notte di Pasqua dell’angelo sterminatore.

  1. Dio ha mandato sulla terra la sua Parola

Dio decide di salvare i suoi figli, e che cosa fa? Prende la sua Parola, il Verbo, la Parola di Dio e lo manda sulla terra.

La Parola di Dio è la Seconda Persona della SS. Trinità, non è soltanto una emissione di voce, com’è la nostra parola. La Parola con la lettera maiuscola è la Seconda Persona della SS. Trinità, che in greco si chiama Logos e in latino si chiama Verbum. Noi in italiano l’avevamo tradotta in Verbo di Dio, ma ora la Chiesa ha voluto che anche in italiano avesse la sua giusta traduzione: Parola di Dio. Adesso infatti sentiamo sempre parlare di Parola di Dio. Dio Padre prende il Figlio, la Parola e la manda sulla terra, come un guerriero che scende dal cielo, dal trono regale e si lancia in mezzo alla terra.

  1. La Parola di Dio sana e salva i suoi amici

    Paolo quando parla della Parola di Dio la paragona a una spada a doppio taglio, che guarisce oppure uccide. Se usata contro i nemici li distrugge, li uccide; se usata per i suoi amici li sana, li guarisce e li salva. Infatti la S. Scrittura dice: “perché i suoi figli fossero preservati sani e salvi” (Sap 19, 6).

La Parola sana, se c’è una ferita, e salva coloro che stanno per essere feriti, per essere distrutti. Così era per il popolo eletto, così è per noi. Non mettetevi mai contro la Parola di Dio, perché o salva o uccide, o salva o distrugge.

Sapete cosa dice Gesù che accadrà quando ci presenteremo dinanzi al tribunale di Dio? Io non vi giudicherò, dice Gesù,  il Padre non vi giudicherà, ma sarà la mia parola che vi giudicherà. Sarete giudicati dalla mia stessa parola. Confronterete la vostra vita alla luce di ciò che Dio ha detto con la sua parola e voi stessi prenderete o la strada del paradiso o la strada dell’inferno o la strada del purgatorio.

  1. Dobbiamo confrontarci con la Parola di Dio

È bene ogni giorno leggere la parola di Dio, meditarla, ma non per impararla, ma per confrontarsi, cioè guardarsi nella Parola di Dio come noi ogni mattina ci guardiamo allo specchio. Lo dice san Giacomo: guardandoci allo specchio, che cosa facciamo? Se qualche cosa non è in ordine, la mettiamo in ordine. Dinanzi allo specchio ci facciamo belli e se siamo in disordine ci mettiamo in ordine. Così dobbiamo fare dinanzi alla Parola di Dio.

O diventiamo più santi, più belli, più perfetti confrontandoci, specchiandoci nella Parola di Dio, o se qualcosa è in disordine occorre metterla in ordine.

La Parola mi ha detto: Prega per i tuoi nemici! Ho pregato per il mio nemico? No, allora metto in ordine la mia coscienza, oggi pregherò per i miei nemici.

Perdona il tuo nemico! Io mi guardo nella Parola di Dio e vedo: ho perdonato il mio nemico? No, mi metto in ordine, perdonerò il mio nemico.

Confrontiamoci ogni giorno con la Parola di Dio, rispecchiamoci in essa o per mettere in ordine qualche cosa che è in disordine, oppure per farci più belli. Infatti i santi si sono fatti santi con la Parola di Dio.

Vi ripeto le parole della Sapienza che sono bellissime, perché parlano di questo Verbo di Dio, che non ieri, ma oggi proclama la sua parola e attraverso la sua parola salva.

“Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose”. Dio parla sempre nella solitudine, nel silenzio. Quando voi aprite la radio, Dio non parla; quando alzate il volume o vedete la televisione non parla. Dio vuole il silenzio, per questo io sto sempre in silenzio. Quando vicino a me c’è qualcuno che fa chiasso, lo prego sempre di fare silenzio, perché non posso ascoltare il mio Dio. Dio parla sempre nel silenzio, nel profondo silenzio!

“Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del suo corso, la tua parola onnipotente, Signore, dal cielo, dal tuo trono regale, si lanciò sulla terra”.

Per fare che cosa? Per sanare e per salvare. Qui c’è tutta l’opera di salvezza operata dal Cristo.

CONCLUSIONE

Questo è il ricordo che vi lascio: non andate a letto nessun giorno, se prima non avete letto, almeno per due minuti, una pagina del Vangelo. Abbiate la Bibbia a casa vostra sul tavolino principale. Quando andate a letto prendetela, leggetela, vedrete che sarà la notte più bella, più soave, che voi affronterete.