Salvaci, Signore, per la tua misericordia – Rm 3, 21-30

Video dell’omelia tenuta dal Padre sul brano di Lc 11, 47-54

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

Ci salveremo per la misericordia di Dio

(Rm 3, 21-30)

  1. L’uomo è giustificato dalla fede

 “L’uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della legge” (Rm 3, 28).

Il grande interrogativo che l’uomo si pone è questo: Mi salverò? Per salvarmi che cosa devo fare?

La risposta di Gesù: Ti salverai se crederai, se crederai in Cristo Gesù.

Quindi non ti salverai perchè osservi la legge, non esiste sulla terra un uomo così osservante che possa in tutta la sua vita non trasgredire nemmeno una legge; come pure non ti salverai per le tue opere buone, perché ogni giorno fai delle opere buone, ma commetti anche dei peccati. Dice giustamente la S. Scrittura: Sei stato generato nel peccato, cresci nel peccato e morrai nel peccato. E allora ti salverai? Ti salverai per la msericordia divina, se crederai in Gesù Cristo, perché la salvezza, dice S. Paolo, viene per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono.

Bisogna credere, bisogna aver fede. Soltanto la fede in Cristo Gesù salva, perché – continua S. Paolo – tutti hanno peccato, tutti sono privi della gloria di Dio, ma sono stati salvati e giustificati gratuitamente per mezzo del sangue che Gesù ha versato sulla croce. Ecco la grande verità.

 

  1. Ci salveremo per l’infinita misericordia di Dio, non per i nostri meriti

 Stiamo tutti nella stessa barca, siamo tutti peccatori. Non perché io sono sacerdote mi salverò, né perchè sono religioso; mi salverò per la infinita misericordia di Dio. Tutti, quando andremo in Paradiso, canteremo alla misericordia divina.

Non esiste uomo che possa dire: Io mi sono salvato perché ho fatto il bene, perché ho osservato la legge. Anche la Madonna in cielo canta la misericordia divina. Per lei la misericordia è stata preventiva, perché è stata preservata dal peccato originale, è stata concepita senza peccato originale in virtù dei meriti del suo Figlio Gesù Cristo, il quale è morto sulla croce per i nostri peccati duemila anni fa, ma Dio sapeva dall’eternità che avrebbe mandato suo Figlio sulla terra e sarebbe morto per i peccati degli uomini, per cui ha pensato a quella che doveva essere la mamma di suo Figlio. Quindi la Madonna è stata salvata, è stata redenta, e canterà anche lei alla misericordia divina, in quanto, per i meriti infiniti di Gesù Cristo, prima che Gesù nascesse e morisse sulla croce, è stata preservata dal peccato. Ha cancellato il peccato dalla sua anima, quello stesso Gesù che ha cancellato il vostro peccato e che cancella il mio peccato.

Alla fine della nostra vita diremo: Gesù mio, misericordia! Tutti alla fine della nostra vita diremo: Signore, ricordati di me quando sarai nel tuo regno. Tutti quanti sentiremo lo stesso grido di Gesù: Oggi sarai con me in Paradiso.

  1. La salvezza è per tutti

 Si salveranno forse soltanto i giudei, dice S. Paolo, perché soltanto loro credono al vero Dio? No. Il nostro Dio è il Dio dei giudei e dei pagani. Oggi diremmo: Si salveranno soltanto i cristiani? No, no, si salveranno i cristiani e anche i non cristiani. Se noi crederemo in Gesù ci salveremo; se quelli crederanno in Gesù anche loro si salveranno. Per tutti c’è salvezza, non soltanto per i cristiani. Anzi siamo più colpevoli, perché conoscendo la verità abusiamo della misericordia divina, mentre gli altri non abusano della misericordia divina.

conclusione

 Sapete perchè ogni giorno predico, ogni giorno parlo, ogni giorno vi spiego la parola di Dio? Perché noi ci salveremo per la fede e la fede viene nel cuore dell’uomo attraverso la parola di Dio, attraverso l’omelia, attraverso la catechesi, attraverso la spiegazione della parola di Dio.

Quando io predico a voi e voi mi ascoltate, la vostra fede cresce, diventa più grande; e più c’è fede più c’è salvezza, meno c’è fede, meno c’è salvezza.

La vostra fede è simile a un fuoco, se io ci metto sopra la legna della spiegazione della parola di Dio, la fede cresce; ma se non ci metto la legna della meditazione della parola di Dio, la fede non cresce, anzi diminuisce, perché il fuoco piano piano si attutisce, poi la cenere copre il fuoco e alla fine del fuoco non rimane più niente.

Io predico perché quando mi presenterò dinanzi a Dio, il Signore mi dirà: Ti ho fatto parroco di tante pecore, hai dato loro da mangiare? Io gli dirò: Ho dato loro da mangiare, ma non hanno voluto mangiare. Quindi la colpa diventa vostra, non mia. Dico sempre: Signore, tengo tanti peccati, ma che devo portare anche i peccati dei miei fedeli no; porto i miei soltanto, quelli dei fedeli li piangeranno loro.