La tua Parola, Signore squarciò i cieli e noi abbiamo conosciuto la Verità! – Lc 8, 4-15

Lc 8, 4-15 – Perchè non diventiamo santi

“Ascoltare la Parola di Dio è il primo dovere”

“La parabola del seminatore”

da un ritiro tenuto da P. Francesco Chimienti O.M.

Grottaglie, 21.09.1986

 

UN MEZZO PER DIVENTARE SANTI è

ASCOLTARE E PRATICARE LA PAROLA DI DIO

(Lc 8, 4-15)

Gesù stesso ci spiega il significato della parabola del seminatore: “Il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perché non credano e così siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice; credono per un certo tempo, ma nell’ora della tentazione vengono meno. Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non giungono a maturazione. Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza” (Lc 8, 11-15).

Questa parabola ci spiega perché non diventiamo santi.

 

I. Le condizioni indispensabili per l’efficacia della parola di Dio

 

  1. Ascoltare la Parola con cuore buono e perfetto, cioè con sincerità

 Se voglio diventare santo devo ascoltare la parola di Dio con sincerità, cioè devo ascoltarla per farla, senza stare a fare tutte le discussioni filosofiche e teologiche. Gesù ha detto così, e così io faccio!

lo devo mettere in pratica nella stessa giornata. Lo devo ricordare, mettere in deposito e poi, al momento giusto, sarà a casa, sarà durante il lavoro, sarà durante la ricreazione, durante l’apostolato, sarà dove sarà, dovrò ricordarmi di quella parola per metterla in pratica, in quanto devo orientare la mia vita secondo quanto Gesù mi ha detto durante la meditazione.

 

  1. Produrre frutto con la propria perseveranza

 Non basta custodire la Parola di Dio. La terza condizione indispensabile è portare frutto con la propria perseveranza.

San Luca, esprimendo il pensiero di Gesù, a differenza degli altri evangelisti che ci hanno detto solo di ascoltare e mettere in pratica la parola di Dio, aggiunge anche di perseverare, perché tanti uomini mettono in pratica la parola di Dio una sola volta. Le altre volte non la mettono in pratica; quindi perdono tutto. Bisogna perseverare nel bene!