Tu solo conosci il mio cuore: ti prego, sanalo – Mt 20, 20-28

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Mt 20, 17-28 – Per arrivare alla gloria si passa dalla croce – 2011

Mt 20, 17-28 – Bisogna cambiare mentalità – 2012

Mt 20, 17-28 – La via della croce per diventare grandi – 2013

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

IL DESIDERIO DI PRIMEGGIARE

(Mt 20, 20-28)

 

Vi commenterò il vangelo di Mt 20, 20-28. è il vangelo che chiude in una maniera meravigliosa la nostra esperienza di famiglia. Descrive un difetto che insidia l’amore di famiglia, e che può distruggerlo; ma nel medesimo tempo sappiamo il rimedio dall’intervento di Gesù.

 

  1. Il difetto è questo: il desiderio di primeggiare, di essere i primi

I metodi sono due: o si desidera di essere i primi e si lavora personalmente per esserlo, oppure coloro che vogliono far finta di essere umili si raccomandano agli altri, come questi due figli si sono raccomandati alla mamma, perché sapevano di avere già la risposta.

Questa donna, quindi, si presenta a Gesù e gli dice: “Di’ che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno” (Mt 20, 21).

Il desiderio di primeggiare è un desiderio prepotente nel cuore dell’uomo, quindi io non mi meraviglio quando volete essere le prime. Ma dobbiamo vedere se questo desiderio che sta dentro di noi è secondo Dio; se è tale, lo dovete alimentare; se non è secondo Dio, lo dovete distruggere.

Chi si deve modificare non è il Cristo che ci ha insegnato a servire e non a essere serviti, ma noi che vogliamo essere serviti e non servire.

 

  1. Gli effetti del desiderio di primeggiare

Il desiderio di primeggiare provoca la rivalità, la divisione, lo sdegno, la gelosia. Tutte queste cose sono vizi che insidiano la carità, che distruggono la carità.

Anche nella nostra famiglia c’è questo atteggiamento di voler primeggiare, di voler avere qualche cosa di particolare, di non voler perdere qualche cosa che vi siete cullate di avere. Questo porta divisione, rivalità, sdegno, invidia, gelosia, distrugge la carità alla radice. Se non distruggiamo questo difetto non faremo felice Dio, né san Francesco, né la Madonna.

Fanno male sia quelli che vogliono primeggiare, sia quelli che invidiano coloro che vogliono primeggiare.

 

  1. è Dio che assegna a ciascuno il suo posto

Il pensiero di Gesù è questo: I posti sono preparati e distribuiti da Dio, “non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio” (Mt 20, 23).

I posti sono preparati da Dio e distribuiti da Dio, nessuno di noi può pretendere un posto che non gli è stato preparato e dato da Dio; bisogna solo aspettare.

La più grande delle creature: Maria Santissima, non ha avuto come posto quello di regina o di professoressa, ma quello di casalinga, di sposa di un falegname e di mamma di un figlio.

I posti sono distribuiti da Dio e dovete accettare quello che vi dà.

 

  1. Sappiate che i primi posti sono legati a una grande sofferenza

Lo dice Gesù: “Non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?”  (Mt 20, 22). Quelli rispondono di sì.

Chi ha la forza di soffrire avrà da Dio la forza di stare ai primi posti; ma chi non ha la forza di soffrire non starà mai ai primi posti.

I primi posti sono inoltre legati all’idea di maggior servizio e maggiore responsabilità.

“Colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; appunto come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti” (Mt 20, 26-28).

I doni Dio ce li dà, perché noi possiamo servire gli altri. Io col dono della parola non servo me stesso ma voi. Per me questo dono è responsabilità, perché se non parlo dovrò renderne conto a Dio.

 

CONCLUSIONE

Sono felice di questa esperienza di famiglia per aver ottenuto particolari risultati dei quali ringrazio tanto il Signore. Dall’altra parte però me ne vado addolorato, perché non ho visto distrutta questa mala pianta che insidia la vostra carità fraterna, il vostro amore di famiglia.

Accettate ciò che Dio vi dà. Non cercate i primi posti o i posti privilegiati; sono posti di responsabilità dei quali bisogna rendere strettamente conto a Dio.

Donate agli altri ciò che avete, perché sono doni di Dio; ve li ha dati per darli agli altri. Donate gioiosamente con spirito altruistico ciò che avete.

Il Padre vi insegna la spiritualità minima, perciò se avete da scegliere, scegliete sempre l’ultimo posto, perché quello è il vero posto della Minima.

 

 

2 Risposte a “Tu solo conosci il mio cuore: ti prego, sanalo – Mt 20, 20-28”

  1. Quanto è bello stare all’ultimo posto ed accettare la volontà di Dio. Non riesco a comprendere come si possano desiderare posti di responsabilità…si, danno prestigio ma si ha una maggiore responsabilità di fronte a Dio e ai fratelli…grazie a Dio non è per me anzi più mi nasconde meglio sto sempre nella disponibilità di fare ciò che mi chiederà. Donami la tua grazia Signore.

  2. Il mio posto è l’ultimo….. Che meraviglia essere piccoli…. Perché la tenerezza del Padre celeste è per i piccolini, per gli indifesi, per coloro che non contano agli occhi del mondo….. E poi….. quando si é piccolini, Dio ci porta tra le sue braccia…. e quando siamo tra le sue braccia, camminiamo con i suoi piedi….. E’ la vita di abbandono…..fa tutto Lui. Non vuol dire essere inattivi, pigri,….. Lasciare che Dio compia il suo capolavoro e ti porti tra le sue braccia, comporta un grandissimo lavoro su se stessi………Signore, donami e donaci la grazia di lasciare che sia Tu a condurre la mia e la nostra vita.

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