Lasciare le tracce di Dio – Mt 12, 14-21

da un’0melia di P. Francesco Chimienti O.M.

16.07.1988 (Anniversario di sacerdozio del Padre)

lo stile della catechista e della missionaria della parola di Dio

  1. “Non contenderà”

Difenderete i diritti di Dio, ma senza bisticciarvi con nessuno. Non litigheremo con nessuno, non andremo mai davanti al giudice per ristabilire il diritto dei nostri fratelli, né per stabilire il diritto nostro.

“Né griderà”. Ci potranno fare tutto il male possibile e immaginabile, ma nessuno sentirà la nostra voce. Così è stato di Gesù: gli hanno fatto tutto il male possibile e immaginabile nel viaggio al Calvario, nel giorno del venerdì santo, ma Gesù non ha alzato la voce. Dice la S. Scrittura: è andato al macello come un agnello senza belare (cfr. Is 53, 7).

“Né si udrà sulle piazze la sua voce”. Non si farà giustizia pubblicamente, non lo dirà a nessuno, ma vivrà sempre nel segreto e nel nascondimento.

  1. “La canna infranta non spezzerà”. In questa figura vedo i fratelli che devono essere aiutati da me per avere la giustizia.

La canna infranta è colui che è debole nella volontà: io li chiamo gli scoraggiati; non sono i ribelli. Vorrebbero seguire Gesù, ma si scoraggiano dinanzi alle ingiustizie degli uomini. Il sacerdote, l’apostolo, il catechista deve dare la mano a questi che sono scoraggiati e che si sono fermati; non li deve annientare nel loro scoraggiamento, non li deve gettare nella polvere, gli deve dare la mano affinché ritorni a volere secondo Dio.

La lotta che noi dobbiamo ingaggiare con gli uomini, affinché tutti i diritti di Dio trionfino, è una lotta impari, ci porterà lo scoraggiamento. Ebbene la canna infranta non sarà spezzata, ritornerà a vivere secondo Dio. è il caso del paralitico che da trent’otto anni stava vicino alla piscina Probatica. Voleva veramente guarire. Gesù va da lui e gli dice:- Vuoi guarire? La sua risposta è: Nessun uomo mi prende e mi getta nell’acqua, e altri vanno prima di me. Gesù lo guarisce.

Coloro che sono scoraggiati si guardano sempre attorno, non fanno funzionare la loro volontà, vogliono che le difficoltà siano superate dagli altri, che siano gli altri a toglierle, siano gli altri a spianare la via; vogliono arrivare in paradiso in carrozza. No, dice Gesù: se tu vuoi, guarirai; se non vuoi, non guarirai!

Non sono gli altri, non è il mondo che si metterà al posto tuo. Dobbiamo fortificare la volontà. Il sacerdote deve fortificare la volontà dei fratelli. Vuoi guarire? Alzati, prendi il lettuccio e va’ a casa. Vuoi guarire? Alzati, lascia la posizione di oggi, prendi il tuo bagaglio e cammina.

  1. “Non spegnerà il lucignolo fumigante”. Qui, non si tratta di volontà, “la canna infranta”; qui si tratta di intelligenza. Il lucignolo fa luce, ma non fa luce piena, perché fa fumo.

Quando le anime non hanno la luce necessaria per camminare lungo la strada indicata da Dio, perché a Dio si dia ciò che è di Dio e agli uomini ciò che è degli uomini, hanno bisogno di principi, di verità eterne, hanno bisogno di Parola di Dio. Noi non spegneremo questa ansia di verità dei nostri fratelli, ma daremo tutta la luce, affinché trionfi la giustizia.

L’apostolo quindi non spezzerà la canna infranta, cioè non farà scoraggiare di più chi è scoraggiato, ma gli fortificherà la volontà; non spegnerà il lucignolo fumigante: lo illuminerà finché trionfi la giustizia. Questo è il compito mio e vostro.

CONCLUSIONE

Chiediamo insieme perdono a Dio di aver fermato il piano di Dio in noi. L’abbiamo fermato, l’abbiamo ritardato, ve lo dico con tutta sincerità. Io pregherò per voi e voi per me. Io ho sbagliato e voi avete sbagliato con me. Adesso sostenetemi. Siate voi quei due israeliti che mantenevano le braccia di Mosè, affinché rimanessero sempre aperte e alzate per pregare il Signore continuamente. Sostenetemi, perché io sono debole.

Chiediamo prima di tutto perdono a Dio, e che il Signore faccia a me e a voi la grazia di convincerci che questo è il suo piano, e che facendo in questo modo facilitiamo il suo disegno divino. Che ci dia la forza di tenere sempre la bocca chiusa, perché in noi e negli altri trionfi lui e soltanto lui.

Al suo servizio per la glorificazione di Dio.