Dio sia il tuo tesoro – Mt 6, 19-23

Mt 6, 19-23 – Non accumulate per la terra ma per il cielo

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

DIO SIA IL TUO TESORO

(Mt 6, 19-23)

  1. Chi ha per tesoro Dio sta in Dio

Questa è una frase “Là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore” (Mt 6, 21) di carattere generale, che vale non soltanto per le ricchezze, ma per tutto ciò che sta nel nostro cuore. Ognuno di noi certamente ha un tesoro. Beato chi ha per tesoro Dio, perché in lui avrà il suo cuore; starà in Dio.

Questo è anche il pensiero dell’autore della lettera agli Ebrei. Egli dice: abbiate lo sguardo fisso in Dio.

Camminate sì per le vie del mondo, però abbiate lo sguardo fisso in Dio, in modo che Lui sia luce per i vostri passi e forza che vi sostiene lungo il cammino.

San Francesco tradusse questo pensiero di Gesù: dov’è il tuo tesoro ivi è il tuo cuore, con queste parole lasciate ai suoi figli: Abbiate il vostro cuore fisso in Dio. Fissato significa fermo; ma fermo saldamente come l’ostrica alla roccia. Per staccare l’ostrica dalla roccia ci vuole parecchio lavoro, e se nessuno la va a toccare là rimane, tanto da fare una cosa sola con la roccia stessa.

  1. Riceve i tesori di Dio

Abbiate il vostro cuore, come l’ostrica, fissato in Dio, in modo che tutto ciò che sta in Dio passi in voi e vi sublimi, vi santifichi, vi deifichi, secondo l’espressione di san Pietro, e tutto ciò che sta in voi di impuro, di contagioso passi in Dio, in modo che lo purifichi.

Dinanzi alla mia mente ho il paragone del figlio nel seno della mamma: è fissato in lei, e tramite il cordone ombelicale tutto ciò che ha la mamma va nel figlio, e tutto ciò che ha il figlio va nella mamma. Purtroppo il paragone è zoppicante, per la semplice ragione che la mamma non la posso paragonare a Dio in quanto non è perfetta come Dio e dà al figlio cose buone e cose non buone, cose belle e cose brutte, tanto è vero che il figlio si ammala delle stesse malattie che ha la mamma.

Invece chi sta fissato in Dio, Dio dà se stesso, per cui non dà niente di brutto, ma tutto di buono; quindi noi veramente ci deifichiamo, diventiamo figli di Dio. E ciò che di brutto noi gli diamo, lo purifica.

  1. Dio sia il nostro unico tesoro

Dio ci dice di stare attenti a non avere un altro tesoro, o se volete un’altra espressione della S. Scrittura, un altro idolo nel nostro cuore: “Non avrai altro Dio fuori di me”.

Se volete che questo cuore sia libero da tutte le creature, che questo cuore palpiti con gli stessi palpiti di Dio, palpiti infiniti, palpiti fatti di libertà assoluta, quella libertà che è venuta a darci Gesù, non dovete avere altri tesori e altri idoli.

Altri tesori e altri idoli possiamo essere noi stessi o qualcuna delle creature. Se siamo noi stessi, è l’idolatria di se stessi, l’egoismo; se sono gli altri sono idoli che da un momento all’altro saranno frantumati e rimarremo senza niente.

CONCLUSIONE

La parola che io vi lascio, nel nome di Gesù, è questa: Abbiate il cuore pieno di Dio, perché dove sta il tuo tesoro, ivi sarà il tuo cuore.

Vi consegno le parole di san Francesco: Abbiate il cuore fisso in Dio!

Fate ogni cosa per amore di Dio, nel nome di Dio, e vedrete che vivrete sì la vita del tempo, ma sarà tutta orientata verso l’eternità.

Se vivrete col cuore fisso in Dio, Dio stesso sarà la vostra eredità.

Quando Abramo disse al Signore – perché anche Abramo era interessato, e lo dobbiamo essere anche noi! – Signore, tu mi chiedi di lasciare il mio paese, la mia terra, i miei parenti e di cominciare un’avventura, ma quale sarà la mia ricompensa, la mia mercede? Il Signore disse: la tua mercede sarò io stesso.

Ebbene col cuore fisso in Dio la nostra mercede sarà Dio stesso. È quello che vi auguro, nel nome di Dio e di san Francesco.