Maestro, insegnaci a pregare – Gv 16, 23

da una meditazione di P. Francesco Chimienti O.M.

Risultato immagine per qualsiasi cosa chiederete nel mio nome

LA PREGHIERA DELLA MINIMA

DEVE ESSERE FATTA NEL NOME DI CRISTO

Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, Egli ve la darà”

 (Gv 16, 23)

Una qualità che completa la preghiera della Minima è chiedere nel nome di Gesù. Se chiederete nel suo nome la vostra preghiera sarà infallibile. La Chiesa, nella preghiera liturgica, chiede ogni cosa al Padre “per Cristo, con Cristo ed in Cristo “, perché il Padre non nega nulla a Suo Figlio. Il Cristo stesso ce lo ha rivelato.

“perchè tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda” (Gv 15, 16).

Marta disse a Gesù dopo la morte di Lazzaro: “Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà” (Gv 11, 22).

La preghiera fatta nel nome di Gesù è infallibile, perché il Cristo è ora presso il trono del Padre ad intercedere per noi. Dice l’Autore della Lettera agli Ebrei, che il Cristo “può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore” (Eb 7, 25).

“Chi condannerà? dice S. Paolo. Gesù Cristo che è morto, anzi che è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi? (Rm 8, 34).

Abbiamo veramente un grande avvocato preso il Padre!

Ecco perché Gesù ha detto: “In verità, in verità vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà! Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete ed otterrete, perché la vostra gioia sia piena” (Gv 16, 23—24). Presentatevi al Padre nel nome del Figlio suo ed otterete tutto.

CONCLUSIONE

1. Pregate

Chi prega bene, cioè con fede e umiltà, chi prega in maniera incessante, insistente e perseverante, chi chiede ogni cosa nel nome di Gesù, e chi cerca la solitudine per dialogare indisturbato col suo Dio ottiene tutto.

Dovete pregare bene anche nel vostro interesse. L’uomo è sempre interessato. Dio lo sa e ne è contento.

La preghiera di chi prega bene — guardate la preghiera di S. Francesco — è infallibile.

2. Pregate sempre 

L’umile richiesta delle stesse cose piace a Dio che ama essere supplicato, per mettere alla prova la nostra fede e la nostra perseveranza.

Chi crede continua infatti a pregare, mentre chi non crede si ferma.

Dio è contento della preghiera insistente della Minima, perché in questo modo lo riconosce Dio, lo riconosce Padre. Infatti, quando ricorrete a Lui e lo supplicate lo riconoscete Dio, non quando fate a meno di Lui.

Dio desidera dalla creatura l’atteggiamento della preghiera, ed a volte non concede subito ciò che chiede perché gli piace essere supplicato e sentirsi chiedere umilmente le stesse cose. Voi vi stancate a chiedere sempre le stesse cose, invece  il Signore è contento.

Non vi stancate di chiedere sempre le stesse cose, ve lo ripeto e ve lo sottolineo, perché la richiesta delle stesse cose piace a Dio.

A Lui piace vederci in ginocchio ai suoi piedi a chiedere il suo intervento onnipotente.

Ve l’ho detto altre volte, con Dio dobbiamo fare i pezzenti. Fare il pezzente dinanzi agli uomini è umiliante; umiliarsi invece dinanzi a Dio è esaltante.

Il Signore prova la nostra fede non concedendoci subito le grazie che chiediamo. Così facendo, vuole vedere la nostra perseveranza. Se vi fermate nella preghiera non è contento; se invece continuate a pregare è contento e vi concede le grazie che chiedete.

3. Pregate nel nome di Cristo

Pregare nel nome di Cristo significa pregare con la S. Messa e con la Liturgia delle Ore. Sono le preghiere per eccellenza, che noi facciamo nel nome di Cristo, perché ci presentiamo al Padre come la sposa di Cristo che con Lui si offre ed inneggia a Dio.

Ecco perché la preghiera liturgica è la più efficace.

La vostra preghiera privata vale tanto quanto valete voi; mentre la preghiera liturgica ha un valore infinito, perché la fa il Cristo con voi.

Valorizzate quindi la preghiera liturgica, valorizzatela preparandovi ad essa con il raccoglimento. Il mio consiglio è di premettere almeno cinque minuti di preghiera sia alla partecipazione della S. Messa.

Prima della S. Messa — ecco perché non potete arrivare in ritardo! — raccoglietevi per prepararvi a partecipare al sacrificio del Calvario e per mettere le intenzioni della Messa. Dovete sapere per quale fine volete offrire il sacrificio eucaristico! Avete tanti doni da chiedere, tanti motivi per ringraziare, ma dovete richiamarli alla vostra mente. Non basta scrivere la lettera, bisogna mettere l’indirizzo, altrimenti non arriva a destinazione.

Durante la S. Messa, al momento della Colletta, il sacerdote raccoglie le intenzioni dei fedeli e le offre a Dio, ma se queste intenzioni non le avete messe prima della Messa non fate in tempo a metterle allora, e sciupate la più grande preghiera!