Guariscimi, Signore – Gv 15, 9-17

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

I CRITERI PER CONOSCERE

SE AMIAMO DIO

(Gv 15, 9-17)

 

 

 

 

  1. Chi osserva i comandamenti ama Dio

Noi sappiamo per fede che su questa vita l’uomo vive per conoscere, per amare e per servire Dio, e poi goderlo nell’altra vita.

La domanda che ci poniamo è questa: io amo Dio? Questa mattina dobbiamo dare una risposta, perché se amo Dio mi salverò, se non amo Dio purtroppo non mi salverò, non sarò felice nell’altra vita.

Era difficile dare la risposta a questa domanda, ma Gesù ci ha illuminati con la luce della sua verità e ci ha dato il segreto per rispondere, un segreto che per noi diventa una linea facilissima per conoscere se veramente amiamo Dio. Dice Gesù: “Rimarrete nel mio amore, se osserverete i miei comandamenti” (Gv 15, 10).

Ecco il primo criterio: chi osserva i comandamenti di Dio ama Dio, chi non osserva i comandamenti di Dio, oppure non osserva uno solo dei comandamenti di Dio, non ama Dio.

 

 

  1. Ama Dio chi è disposto a donargli la sua vita

 

Amo Dio? Risponde Gesù: certamente tu lo ami se sei disposto a fare dei sacrifici, delle rinunce, se sei disposto a dare la tua vita, a fare la donazione completa della tua vita a Dio.

Ecco il secondo criterio dell’amore a Dio. Queste parole che ha detto Gesù sono il nucleo centrale di tutto il vangelo: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati” (Gv 15, 12).

La conseguenza logica di queste parole di Gesù sono l’amore del prossimo.

I comandamenti sono dieci e si possono riassumere così come li ha riassunti Gesù in due comandamenti: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. E, secondo: Amerai il prossimo tuo come te stesso” (Mt 22, 37-39). Se avete fatto questo avete osservato la legge, e quindi Dio sta con voi. Voi amate Dio.

Quando Gesù ha detto: non basta amare Dio, bisogna amare anche il prossimo, anzi io ve lo comando: amate il prossimo, ha detto: osservate gli altri sette comandamenti, che si racchiudono in una sola parola: amerai il prossimo tuo come te stesso. Gesù ci comanda l’amore del prossimo, perché amando il prossimo avremo osservato tutti e sette gli altri comandamenti.

 

 

 

            conclusione

 

Io amo Dio? Se osservo i dieci comandamenti amo Dio; se non osservo i dieci comandamenti non amo Dio.

La mattina quando ti alzi, preghi? Ami Dio. Non preghi? Non ami Dio.

La sera quando vai a letto e prima di mangiare preghi? Durante la giornata elevi la tua mente a Dio, preghi? Se preghi ami Dio, se non preghi Dio lo ami a parola ma non a fatti. Quindi l’amore di Dio non è in te.

Ogni giorno leggi una pagina del vangelo o della S. Scrittura? Sì. Ami Dio. Non la leggi? Non ami Dio.

Voi bambini, se venite al catechismo amate Dio; se non fate catechismo, Dio non lo amate. Sono criteri di una evidenza straordinaria per cui nessuno può più sbagliare.

Bestemmi Dio? Sì. Dio non lo ami.

Onori Dio? Lo ami.

Gesù ha detto: Vi comando: amatevi gli uni gli altri. Se amo il prossimo amo Dio, se amo il prossimo osservo i sette comandamenti.

Se osservo tutti i comandamenti amo Dio; ma se non osservo uno solo dei comandamenti, non amo Dio.

Ecco il vero criterio: se osservo i comandamenti amo Dio. E per amare Dio devo fare delle grandi rinunzie. Dice Gesù: bisogna arrivare per non deflettere a dare anche la vita.

Una risposta a “Guariscimi, Signore – Gv 15, 9-17”

  1. Questo passo breve raccoglie l’essenza del vivere cristiano ed è un inno alla riflessione per ognuno di noi. Una semplice linea guida per comprendere dove vogliamo stare? Su quale sponda del fiume vogliamo vivere ? Queste semplici parole entrano dritte dritte al cuore

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