San Giacomo apostolo – Le vie di Dio non sono le nostre vie – Mt 20, 20-28

2Cor 4, 7-11 San Giacomo

Mt 20, 20-28 Festa di S. Giacomo

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

IL SEGRETO PER DIVENTARE GRANDI

(Mt 20, 20-28)

“Colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo” (Mt 20, 26)

 I. il desiderio di ogni uomo è quello di primeggiare

 Da tutto il Vangelo possiamo ricavare il segreto per diventare grandi, ed oggi, attraverso questo passo di Matteo, Gesù ce lo comunica.

  1. Il desiderio di ogni uomo è quello di diventare grande sulla terra

Anch’io l’ho avuto, ma adesso non l’ho più. Certamente l’avete avuto o l’avete anche voi, soprattutto le più giovani.

Il Vangelo ci presenta la mamma dei due apostoli Giacomo e Giovanni, la quale desiderava che i suoi due figli diventassero grandi. Va da Gesù, che può fare tutto perché è il Figlio di Dio, e, sapendo che deve fondare un regno, di cui sarà il re, gli rivolge questa preghiera:- Signore, di’ che questi miei figli siedano uno alla tua destra ed uno alla tua sinistra nel tuo regno!

Il desiderio della mamma è che i suoi figli occupino nel regno i primissimi posti! Questo stesso desiderio lo avevano gli altri apostoli, tanto è vero che, all’udire questa preghiera, si sdegnarono contro i due fratelli.

Immaginate la reazione di san Pietro, che era stato dichiarato da Gesù stesso il primo degli apostoli, quando vede che gli vogliono togliere il primo posto! Anche gli altri aspiravano a stare al primo posto! Io mi immagino che facevano a gara per stare il più possibile vicini a Gesù. Se andavano a finire al secondo, al terzo, al quarto, al quinto posto era perché gli altri avevano avuto la prevalenza su di loro.

 

II. Gli effetti che il desiderio di ogni uomo di diventare grande sulla terra produce sono disastrosi nei riguardi di Dio e nei riguardi dei fratelli

 

  •  Dio non ascolta la preghiera di colui che chiede di diventare grande sulla terra

Ecco la ragione per cui san Giacomo dice: tante vostre preghiere non sono ascoltate ed esaudite da Dio, perché chiedete ciò che non è conforme alla volontà di Dio.

Ecco la prima condizione della preghiera: pregare secondo il volere di Dio, pregare che si attui la volontà di Dio! Non bisogna chiedere di essere il primo o il secondo perché Dio non ascolta questa preghiera, come non ha ascoltato la preghiera di Giacomo e di Giovanni. Infatti rispose Gesù:- Non sta a me concedere che voi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio.

Bisogna sempre rispettare il volere di Dio!

  • Il secondo effetto, che produce il desiderio dell’uomo di diventare grande sulla terra è la divisione, la discordia

Quando qualcuna di voi vorrà essere la prima, immediatamente ci sarà nell’Istituto la divisione, la discordia, lo sdegno, non vi capirete più, parlerete un linguaggio incomprensibile a tutti.

 III. la ricetta di Gesù per diventare grandi

 

Dice Gesù: “I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. Non così dovrà essere tra voi, ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; appunto come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti” (Mt 20, 25-28).

  1. “Non così dovrà essere tra voi”

Gesù ci invita a modificare le nostre convinzioni, a convertirci, a non seguire, come dirà san Paolo, la mentalità di questo mondo.

Il modello della grandezza, non è quello reclamizzato e voluto dal mondo! Seguire il modello voluto dal mondo è una tentazione che continua nella Chiesa di Dio.

La Chiesa di Dio è il regno di Dio sulla terra, poi c’è il regno di Dio nel purgatorio, costituito dalle anime purganti, poi c’è il regno di Dio in paradiso, che è la Chiesa trionfante. Questi tre regni formano un solo regno, con un solo re, che è il Cristo, il servo dei servi!

Anche voi avrete la tentazione, se non l’avete già avuta, di diventare grandi secondo la concezione del mondo, quindi usando la propaganda, la corruzione, i soldi, l’accaparramento, il favore disonesto, ma non deve essere così!

  1. “Colui che vorrà diventare grande tra voi si farà vostro servo”

 Ogni autorità viene da Dio!

A Pilato che disse a Gesù:- Perché mi rispondi in questo modo, non sai che io ho il potere di assolverti o condannarti?, Gesù rispose:- Tu non avresti nessuna autorità su di me, se non ti fosse stata data dall’alto, dal Padre mio!

L’autorità rappresenta Dio. Anche i genitori sono un’autorità in famiglia e comandano nel nome di Dio. Il vostro preside, il vostro direttore, il vostro sindaco, il vostro presidente del consiglio, tutte le diverse autorità, incominciando da papà e mamma per arrivare al Presidente della Repubblica rappresentano Dio. In campo ecclesiastico, il parroco, il vescovo, il papa, sono un’autorità. Ogni autorità viene da Dio, cioè rappresenta per me Dio e deve comandare o dirigere la società, piccola o grande, che gli è stata affidata, nel nome di Dio.

Chi vuole essere grande deve servire colui che rappresenta; quindi deve servire Dio.

Il superiore deve trasmettere la volontà di Dio, il pensiero di Dio, e il suddito dovrà ubbidirgli.

Il superiore deve stare al servizio di Dio. Noi dell’Ordine dei Minimi dobbiamo stare al servizio di san Francesco di Paola. Il superiore Minimo non può comandare nel proprio nome e secondo le proprie vedute, ma secondo le vedute di san Francesco. Nella nostra Regola san Francesco ha detto così: Dovete ubbidire umilmente ai vostri superiori che rappresentano Dio.

Chi rappresenta Dio deve comandare nel nome di Dio e secondo Dio; se invece non lo fa, i sudditi non gli devono ubbidire. Per questo io ho sempre detto ai miei bambini del catechismo: Quando i vostri genitori vi proibiscono di andare a Messa la domenica, non dovete ubbidire, perché prima viene Dio e poi vengono i genitori!

IV.  il modello è Cristo

Gesù stesso dice: “Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti”.

Nel servire i fratelli bisogna imitare il Cristo, che è arrivato fino al sacrificio supremo della croce.

Nell’ultima Cena, Gesù, prima di sedersi a tavola, si mise l’asciugatoio ai fianchi, prese il catino con l’acqua e lavò i piedi a tutti gli apostoli, poi disse: Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi.

Dice Gesù: Io, pur essendo il Signore e il Maestro, mi sono piegato dinanzi a voi ed ho compiuto il gesto di un servo; infatti i servi lavavano i piedi ai padroni. Questo è stato un gesto simbolico, infatti noi non dobbiamo andare a lavare i piedi alla gente, ma dobbiamo metterci, nel nome di Cristo, al servizio di tutti i fratelli, per salvare le loro anime.

Il nostro modello è il Cristo, che per servire Dio Padre non ha fatto la sua volontà, ma quella del Padre, e ciò che ci ha detto era il pensiero del Padre.

Gesù sempre sottolineava questo concetto. Diceva: Non vado incontro alla morte, perché questa non è l’ora stabilita dal Padre. Quando però Pietro non voleva che Gesù andasse incontro alla morte, disse: Pietro, metti la spada nel fodero, perché questa è l’ora stabilita dal Padre, infatti io devo morire e devo morire in croce.

Gesù ha fatto sempre la volontà del Padre, quindi è stato sempre al servizio del Padre suo.

Tra le creature, la grande serva è stata la Madonna. Dinanzi alla proclamazione della sua maternità divina, che è il dono più grande che lei potesse avere e che nessuna creatura ha potuto mai avere, disse: Eccomi, sono la serva del Signore, si faccia di me secondo la sua parola!

Non ha detto: Sono la regina del cielo e della terra, anche se con quel dono lo diventava!

Quando la S. Scrittura ha voluto indicare, attraverso un nome, tutti i beniamini di Dio, cioè i santi, le grandi figure del Cristo, dei patriarchi, dei profeti, degli apostoli, ha usato il termine di servo. Essi sono i servi di Dio.

Chi è servo di Dio diventa servo dei fratelli, ma chi non è servo di Dio, non è servo dei fratelli, perché serve i fratelli per essere servito!

Se i Santi potessero scendere sulla terra, direbbero:- Io sono vissuto sulla terra per servire Dio.

CONCLUSIONE

Volete diventare grandi? Se ci tenete a diventare grandi, secondo la ricetta del mondo, non diventerete mai grandi, ma se seguite la ricetta e il pensiero di Gesù potete veramente diventare grandi sulla terra e nel cielo. Forse, e senza forse, sulla terra non riconosceranno la vostra grandezza, ma in cielo tutti la riconosceranno, perché ciò che ha detto Gesù è sempre vero.