Pregate così… – Mt 6- 7-15

da un’omelia di P. Francesco Chimienti del 1978

 

LA PREGHIERA DELLA CHIESA

E LA PREGHIERA SPONTANEA

(Mt 6, 7-15)

 

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  1. La preghiera della Chiesa è superiore alla preghiera spontanea

“Pregate così”, ha detto Gesù, e ci ha insegnato il Padre nostro.

“Pregate così”, ha detto la Chiesa, e ci ha insegnato l’Ave Maria, il Gloria al Padre, il Credo, l’Atto di speranza, di carità.

“Pregate così”, io dico a voi. Non trascurate né tralasciate queste preghiere. Le teorie che hanno distrutto la preghiera insegnataci da Gesù, insegnataci dalla Chiesa, non sono secondo Dio.

Io dico sempre: meno male che Dio mi ha insegnato a pregare così.

Dove sta questa giornata in cui io sono veramente calmo e sereno, capace di esprimere a Dio i miei sentimenti più profondi? Non c’è. Non ce l’ho questa giornata, e intanto so che devo sempre pregare. Ebbene, i sentimenti più profondi, più belli, più accetti a Dio, ce li ha detti e ce li ha dati Lui; dobbiamo soltanto ripeterli.

“Dunque pregate così: Padre nostro” (Mt 6, 9).

Recitatelo quando non avete voglia di pregare, quando vi sentite male, quando siete indaffarate o dissipate. Fate come hanno fatto tutti i Santi, a cominciare dal nostro S. Francesco: prendeva la corona e diceva Padre nostri, Ave Maria e Gloria al Padre.

 

  1. La preghiera arida è la migliore

Pregate con le preghiere della Chiesa. Anche se non capite, sarà lo Spirito Santo a gemere – come dice san Paolo – nel vostro cuore, ad esprimere ed a metterci l’anima in quelle parole che voi dite, magari senza tutta la consapevolezza.

Sappiate – perché è san Paolo che ce l’ha detto – quanto più diminuisce la partecipazione dell’uomo, tanto più aumenta la partecipazione dello Spirito Santo nella nostra preghiera. Più noi ci annulliamo, più lo Spirito Santo si ingigantisce. E se arriveremo ad essere pietre, allora e soltanto allora lo Spirito Santo nella nostra anima pregherà con tutta la potenza del suo Spirito, perché l’uomo è annullato completamente.

Capite ora perché Padre Pio stava sempre con la corona in mano? Se c’era uno che poteva pregare con le sue parole, i suoi sentimenti, i suoi pensieri, mi sembra, almeno da quello che sappiamo, che era lui! Invece noi che siamo grandi diciamo: Devo fare la mia preghiera! Falla, ma annulli quella dello Spirito Santo.

Ditemi se voi siete capaci di esprimere a Dio sentimenti più belli e più nobili di quelli che stanno scritti nel Padre nostro e nell’Ave Maria. Siete capaci? Fatelo!

Da quando ho capito questo, e me l’ha fatto capire il Signore attraverso la S. Scrittura – in modo particolare è san Paolo che ci svela questo grande mistero, che quando tu non dici niente, proprio allora è lo Spirito Santo che geme, che parla, che impetra, che chiede perdono al posto tuo – non mi preoccupo più, perché questa è la migliore preghiera.

 

CONCLUSIONE

Quando mi venite a dire che non riuscite a dire niente nella preghiera, io vi rispondo: Ringrazia il Signore, perché proprio adesso la tua preghiera è la più bella preghiera, perché dai la libertà allo Spirito Santo di esprimere con i sentimenti suoi quello che tu non sei capace di leggere nel profondo del tuo cuore, e di cui hai bisogno.

Chi di noi è capace di chiedere al Signore quello di cui ha veramente bisogno? Non capiamo i nostri bisogni! Solo lo Spirito Santo è capace di conoscere i nostri bisogni e di presentarli a Dio. Lasciatelo libero di fare quello che vuole e poi vedrete, se di una creatura come voi è capace di fare un capolavoro.

Povero Dio, non gli diamo questo permesso, e poiché Lui rispetta la libertà dell’uomo, non costruisce il suo capolavoro, perché siamo noi che vogliamo costruire il nostro capolavoro, che è un mostro.