Mercoledì delle Ceneri

da un ritiro tenuto da P. Francesco Chimienti O.M.

Taranto, 25.4.2002

MERCOLEDI’ DELLE CENERI

 

INTRODUZIONE

 

 

  1. Il periodo liturgico della quaresima

Per quaresima dobbiamo intendere il periodo liturgico che va dal mercoledì delle ceneri al Sabato Santo.

 

 

 

  1. Il mercoledì delle Ceneri

 “La Minima entra volentieri nello spirito di penitenza sin dal primo giorno delle Ceneri, perché ricevere le Ceneri sul capo senza avere la contrizione nel cuore è simulare un sentimento che non si ha: è ipocrisia” (Quaresima 4).

Con questa norma spirituale vi sottolineo due cose:

Primo, che la Minima entra nella quaresima con lo spirito penitenziale, continua ed esce dalla quaresima con lo stesso spirito. Inoltre vive il resto dell’anno e della vita nello stesso spirito di penitenza col quale ha vissuto la quaresima.

Secondo, che la Minima riceve le Ceneri sul capo con la contrizione nel cuore; altrimenti questo grande segno esterno di penitenza sconfinerebbe in un atto di ipocrisia, perché simulerebbe un sentimento che non si ha. Soltanto chi è contrito nel cuore e riconosce di aver peccato, solo questi può con verità andare a ricevere le Ceneri. Chi invece non è contrito nel cuore e non si riconosce peccatore, ricevendo le Ceneri dimostra di essere un ipocrita.

 

I. La Minima il mercoledì delle Ceneri entra volentieri nel periodo liturgico della quaresima con lo spirito di penitenza e con la contrizione nel cuore

 

 

 

  1. La Minima entra volentieri nello spirito di penitenza fin dal primo giorno delle Ceneri

 

La quaresima è essenzialmente il periodo della conversione, del cambiamento di mentalità e di vita, del ritorno a Dio dei peccatori, della distruzione del peccato dall’anima dei fedeli, la prima cosa che la Minima fa è la conversione: si riconosce peccatrice e chiede perdono a Dio con tutto il cuore; lascia definitivamente il male e fa il bene con tutto il cuore; si mette al servizio di Dio; ascolta la Parola di Dio per cambiare mentalità.

Il bene che la Minima fa durante la quaresima è in particolare l’uso delle opere penitenziali, come la preghiera, il digiuno, l’ascolto della Parola di Dio. A tutto questo unisce lo zelo per la conversione dei peccatori; prega per essi, digiuna e si mortifica, offrendo tutto al Signore per loro. Annunzia la Parola di Dio per la conversione dei fratelli e per il loro cambiamento di mentalità, sia con la catechesi propriamente detta, sia con quella occasionale.

 

 

 

  1. La Minima riceve le Ceneri sul capo con la contrizione nel cuore

 La Minima entra nel periodo liturgico della quaresima col mercoledì delle Ceneri, ricevendo le ceneri sul capo con la contrizione nel cuore.

Chi riceve le ceneri sul capo dovrebbe essere contrito, dovrebbe avere la contrizione del cuore, cioè dovrebbe riconoscere di essere peccatore, dovrebbe chiedere perdono del suo peccato e dovrebbe proporre di non farlo più per amore di Dio. Altrimenti è un ipocrita, cioè simula un sentimento che non ha. È un attore, anzi, se mi permettete, è un buffone.

Essenzialmente la contrizione del cuore distrugge il peccato, perché consiste nel riconoscere di aver peccato, nel chiedere perdono del proprio peccato, e nel dolore di aver offeso Dio infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa, come diciamo nell’atto di dolore.

La morale cattolica distingue la contrizione dall’attrizione.

Si ha l’attrizione quando l’anima si pente dei suoi peccati per aver offeso Dio e così aver meritato i suoi castighi, in particolare l’inferno.

In questa disposizione c’è una parte di amore, ma c’è tantissimo di timore e di interesse personale.

Si ha la contrizione quando l’anima si pente dei suoi peccati per aver offeso Dio infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa.

Il sentimento che dovrebbe dominare la Minima, durante la quaresima, non è l’attrizione, ma la contrizione. Con l’attrizione si può sempre ricadere nel peccato e non distruggerlo alla radice come offesa di Dio.

Inoltre la Minima non deve accontentarsi di vivere questo sentimento per sé, ma deve insegnarlo anche ai suoi fratelli per salvarli. Lei ne deve essere la testimone, perché le parole volano, mentre gli esempi trascinano.

Così ha fatto san Francesco, così dobbiamo fare anche noi, suoi figli.

Dobbiamo tendere alla contrizione e non fermarci all’attrizione. Questo lo dobbiamo fare noi e questo dobbiamo insegnare agli altri.

 

 

 

  1. Il significato della imposizione delle ceneri sul capo e delle parole che accompagnano l’imposizione delle ceneri

 

  • Le ceneri poste sul capo della Minima sono il segno esterno del suo spirito penitenziale e della sua intima contrizione.
  •  Le parole dette dal sacerdote dicono la motivazione del suo spirito penitenziale e della sua contrizione di cuore.

“Ricordati, uomo, che sei polvere e in polvere ritornerai”.

            “Convertiti e credi al Vangelo”.

Ciò che mi colpisce sempre, il mercoledì delle Ceneri, sono il segno e le parole che accompagnano il segno.

Il segno, cioè le ceneri, mi ricordano: sia la brevità della vita: “Sei polvere e in polvere ritornerai”; sia la necessità della penitenza: “Convertitevi e credete al vangelo” (Mc 1, 15).

Dice Gesù: “Se non vi convertirete, perirete tutti allo stesso modo” (Lc 13, 3).

E ancora: Vigilate e pregate! State pronti, perché quando meno ve lo aspettate verrà il Figlio dell’uomo come un ladro, vi prenderà e vi porterà dove voi volete o non volete, secondo un giudizio di assoluta giustizia.

 

Buona quaresima!

2 Risposte a “Mercoledì delle Ceneri”

  1. Le parole del Padre mi risuonano come un grido di Gesù a fare penitenza, a convertirmi sinceramente e con tutto il cuore……Gesù continua a soffrire, in ogni uomo che muore,in ogni fratello che subisce violenza, ingiustizia , persecuzione perchè cristiano Lui rinnova la sua salita al Calvario,…..non si può restare indifferenti…Preghiamo affinchè possiamo ottenere il dono della Pace e perchè il Cristo possa trionfare nel cuore di tutti

  2. Personalmente credo sia importante per un cristiano approfittare della “quaresima” quale momento per convertirsi nuovamente, per cambiare stile di vita e per ritornare a Dio e da li rifondare la propria vita per continuare a vivere secondo l’amore di Dio. E’ fondamentale capire che la quaresima può essere un nuovo inizio nel quale trovare giovamento nella privazione, nel digiuno, nella rinuncia per donarsi agli altri, e comprendendo che l’amore di Dio è immenso, dobbiamo imparare a pregare, essere più grati, saper perdonare, vivere nella sobrietà per avvicinarsi più a Lui.

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