Un amore che continua a generare – Lc 10, 1-12

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

Fiuggi, 06.07.1976

PERCHÉ MANCANO LE VOCAZIONI

 

“pregate il padrone della messe perché mandi operai nella sua messe”

(Lc 10, 2)

  1. Non abbiamo pregato

 Il problema delle vocazioni è un problema che preoccupa tutti gli Ordini religiosi, le Congregazioni e gli Istituti secolari.

Da venti anni a questa parte abbiamo escogitato tanti sistemi, ma non abbiamo usato il mezzo che ci ha insegnato Gesù, perché non abbiamo più letto il Vangelo. Gesù ha detto: “Pregate il padrone della messe perché mandi operai nella sua messe”.

Dio è preoccupato della salvezza delle anime! Chi salva le anime è Dio; noi non c’entriamo proprio per niente! Sarà Dio che manderà gli operai per la sua messe. Noi invece non abbiamo pregato.

Quando dicevo queste cose ad una riunione di sacerdoti, uno mi disse:- Allora è facile avere vocazioni.

Sì, è facilissimo. Non le abbiamo avute perché non abbiamo pregato. Abbiamo detto un’Ave Maria, ma è poco.

Pregare significa trascorrere giornate intere di preghiera, adorazioni, rosari. Ci vuole la preghiera individuale e la preghiera comunitaria, perché il problema delle vocazioni è di ognuno di noi e di tutti. Tutti devono essere impegnati nella conquista.

  1. Non abbiamo testimoniato

 C’è un secondo motivo per cui non abbiamo le vocazioni: è mancata la testimonianza di vita. Noi diamo la colpa ai giovani. Ma che cosa abbiamo dato ai giovani che sono venuti da noi? Abbiamo dato il pallone, la televisione, i divertimenti, le comodità, ma non abbiamo dato Dio. Li abbiamo cresciuti come figli di re. Non abbiamo insegnato loro il sacrificio, la rinunzia, la mortificazione, ed è logico che tirano calci. Li abbiamo lasciati selvatici e selvatici sono rimasti. Voi prendete un cavallo, fatelo solo mangiare e divertire, poi avvicinatevi; vi tirerà calci.

Il Signore non ci manda vocazioni perché le anime che verrebbero da noi non si salverebbero, si dannerebbero, e il Signore non le manda.

È facilissimo imitare, ma è difficilissimo fare il contrario di quello che vediamo.

Se noi non osserviamo la Regola, non potete pensare che l’osserveranno quelli che vengono dopo di noi. Togliete prima le erbacce che stanno nella vostra Congregazione, poi verranno le vocazioni.

Se nel nostro giardino vi mettete a tagliare le erbacce, lavoro ce n’è; ma non si piantano le rose e i garofani tra le erbacce, li soffocherebbero.

            conclusione

Preghiamo e il Signore ci darà le vocazioni.

Togliamo le erbacce e il Signore ci manderà le vocazioni.