Perché sprecare energie per combattere il bene, seppur fatto male? – Mc 2, 23-28

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

Martina Franca, 18-07-2003

 

“RICORDATI DI SANTIFICARE LE FESTE”

 

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come si santifica la domenica, giorno del Signore

 

 

Mi fermo sul Vangelo perché parla della santificazione del sabato. Noi cristiani dobbiamo santificare la domenica, perché ricorda il mistero dei misteri: la risurrezione di Gesù, che è il fondamento della nostra fede. Se Gesù non fosse risorto la nostra fede e la nostra predicazione sarebbero vane e quindi staremmo ancora nei nostri peccati, diceva S. Paolo ai Corinzi. Poiché Gesù è risorto, dunque è il vero Dio, e tutto il resto è anche vero.

 

  1.  come si santifica la domenica, giorno del Signore

Secondo me è stata travisata la catechesi sul terzo comandamento, perché nella predicazione abbiamo sottolineato le eccezioni, quando cioè si è costretti a non poter santificare la festa, per dare libertà di coscienza e tranquillità d’animo ai fedeli, dando come presupposto che tutti sapessero come si santifica la domenica. Abbiamo detto che la mamma di un bambino lattante, se è nell’impossibilità di andare a Messa può stare tranquilla in coscienza. Poi è successo che questo bambino è arrivato a 20, a 30 anni e ancora la mamma non va a Messa, perché ha il bambino, e secondo lei è dispensata dall’ascoltare la Messa.

Allora voglio ricordare a voi come si santifica la domenica, e nella catechesi vi consiglio di non parlare più delle eccezioni, ma delle norme generali.

Gli obblighi sono due:

  • Riposare, cioè non lavorare
  • Compiere le opere dell’amore di Dio e dell’amore del prossimo, cioè consumare la domenica nella manifestazione esterna dell’amore di Dio e dell’amore del prossimo.

Per cui, se uno lavora di domenica e non la santifica con le opere dell’amore fa due peccati: non solo quello di non andare a Messa, ma anche quello di lavorare. Anche l’obbligo di non lavorare è sub gravi, perché questo tempo, che durante la settimana non è stato consumato per Iddio, si deve consumare per Iddio.

Poiché i comandamenti dell’amore sono due, il tempo si deve consumare per Iddio e si deve consumare nell’amore del prossimo.

La Chiesa, per la santificazione della domenica con la manifestazione delle opere di amore di Dio, ha messo, sotto pena di peccato mortale, la partecipazione alla S. Messa, che è una delle tante opere che possiamo compiere di amore di Dio.

Il cristiano aveva l’obbligo morale, per il terzo comandamento, di leggere la Parola di Dio, di pregare, di fare la meditazione, ma la Chiesa ha detto che la prima opera di amore di Dio è la partecipazione alla S. Messa. Si deve pregare almeno un’ora in Chiesa insieme a tutti gli altri fedeli, perché insieme dobbiamo dimostrare la regalità di Cristo e il suo dominio universale su tutte le creature, incominciando dalle creature intelligenti e volitive, come sono gli uomini. L’ha messo sotto pena di peccato, mentre tutte le altre opere di carità non sono sotto pena di peccato.

Santificare la domenica e manifestare le opere dell’amore di Dio significa quindi pregare, ascoltare la Parola di Dio, per cui noi sacerdoti abbiamo l’obbligo di predicare, perché voi avete l’obbligo di ascoltare, come pure leggere e meditare la Parola di Dio, essere raccolti, partecipare al ritiro e agli Esercizi Spirituali.

Dai bambini del catechismo dovete volere l’ascolto della S. Messa, e la dovete volere sotto forma di organizzazione, cioè dovete prendere le presenze e le assenze. Se il messaggio non si trasforma in vita, non è messaggio di salvezza. Sul messaggio potete stare tre minuti, cinque minuti, perché abbiamo un messaggio semplice e intelligibile: santificare la festa, andare a Messa; invece dovete stare a discutere con i ragazzi per sapere perché non viene a Messa. Si mandano a chiamare i genitori, perché i ragazzi devono venire a Messa! Allora comincia la parrocchia famiglia.

Poi viene l’amore del prossimo, che si manifesta con le opere di carità. La Chiesa le ha riassunte nelle 7 opere di misericordia corporale e le 7 opere di misericordia spirituale.

Tutto ciò che noi facciamo di bene al prossimo si riduce a una di queste opere. Non è però obbligatorio fare tutte e sette le opere, ma quelle che si ritengono opportune.

Voi di domenica avete l’opera di carità del prossimo della catechesi, sia quella propriamente detta, sia quella occasionale. L’impegno rimane sempre questo. Più approfondite questo carisma, più l’allargate, meglio è, perché non vi potete paragonare alle semplici catechiste le quali, dopo aver fatto la catechesi una volta alla settimana possono andare a dormire e possono dire: io sono una catechista. Voi siete specialiste; tutta la vita la dovete vedere sotto l’aspetto della catechesi, quindi tutte le iniziative siano convogliate verso la direzione della catechesi.

 

 

CONCLUSIONE

 

Ricordate che per santificare la domenica, giorno del Signore, dobbiamo fare due cose:

  • Non lavorare, quindi riposare, ed è sub gravi, si fa peccato mortale se uno non riposa, se lavora.
  • Compiere qualche opera di amore a Dio e di carità del prossimo. Sotto pena di peccato mortale la Chiesa ci ha indicato la S. Messa a cui si possono unire le altre opere. Però l’opera delle opere per voi è la catechesi, sia per glorificare Dio, sia per servire il prossimo nel nome di Dio.