Maria, dimora consacrata a Dio – 1Cor 1, 1-9

da un’omelia di P. Francesco Chimienti, O.M.

San Paolo, 25.8.1994

Chiamati alla santità 

 0306md5c

 

 

Veramente il Signore con le letture di ogni giorno ci comunica il suo pensiero!

Stamattina ho fatto la meditazione sulla prima lettura (1 Cor 1, 1-9) e vi parlo, sapendo con certezza di comunicarvi il pensiero di Dio.

  1. Dio vi ha chiamati alla comunione con il Figlio Gesù

          Dice S. Paolo: “Da Dio siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro” (1 Cor 1, 9).

Essere chiamati alla comunione del Cristo significa abitare con lui, stare con lui, essere unite a lui. Questa comunione avviene  col battesimo.

Non siete state voi a scegliere Dio, ma è stato Dio a scegliere voi.

“Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga”(Gv 15, 16).

Il Signore vi ha scelti per stare con lui, ma nel medesimo tempo per aiutarlo a convertire e a salvare le anime. Questo è il fine della vostra consacrazione battesimale: santificarvi e santificare.

Dio vi ha chiamate alla comunione col suo Figlio, che è il nostro Signore Gesù Cristo.

Quale deve essere la vostra conclusione? Grazie, Signore, che mi hai fatto degna, da creatura, di diventare figlia del tuo Figlio onnipotente!

  1. Siete state chiamati ad essere sante

La chiamata alla santità comporta due azioni: una da parte di Dio e l’altra da parte dell’uomo.

Dio vi ha chiamati alla santità.

Fa tutto Dio, ma voi dovete collaborare con lui per diventare santi.

È vero che Dio vi ha chiamate alla santità e voi dovete collaborare con lui per diventare sante, però vedete tutta la vostra deficienza, e soprattutto, giorno per giorno, notate i vostri peccati che sono l’ostacolo numero uno alla vostra santificazione.

Fino a quando c’è il peccato, non ci sarà la santità.

La creatura dice: io non sono santa! Il pensiero di consolazione che vi do è questo: Chi vi santificherà è Gesù Cristo. Siete stati santificati in Cristo Gesù, dice S. Paolo. Il pensiero che Gesù Cristo ci santifica è di una consolazione immensa.

Gesù ci ha tolto il peccato e ci ha dato la grazia di camminare dietro a lui, seguendo la sua dottrina che è il Vangelo. Ha fatto tutto lui. Io vi porto l’esempio della luce elettrica: per avere la luce in casa, lo sforzo che noi dobbiamo fare è premere l’interruttore. Così è per la santità. Ha fatto tutto Dio; è lui che ci ha santificato col Battesimo, con la Cresima, che ci santifica con la Penitenza, con l’Eucaristia e ci santifica continuamente però noi dobbiamo collaborare con lui.

Sentirsi indegni è una tentazione comune, non dovete credere che capiti solo a voi!

Figli miei carissimi, vi ripeto il pensiero della Chiesa: noi non siamo degni: è lui che ci fa degni di essere suoi figli! Nemmeno la Madonna era degna di essere la mamma di Gesù, perché era sempre una creatura, e Gesù era il Creatore.

La Madonna non era degna di essere la mamma del Figlio di Dio, anche se il Signore le aveva dato tutti i doni, però il Signore l’ha fatta degna di esserlo. Così è stato per voi, è il Signore che vi ha reso degne.

I sentimenti della giornata di oggi, circa l’essere degni o meno sono piccolissime tentazioni che la Chiesa conosce e che il sacerdote deve capire.

Quando dico che, data la parola, la si deve mantenere, non escludo che qualcuno possa avere il dubbio, il tentennamento.

  1. Cristo vi confermerà fino alla fine

          Fa tutto il Signore! È lui che ci ha chiamati, che ci ha santificati e ci manterrà nella santità e ci darà tanta di quella grazia che se collaboreremo con lui, non verremo meno alla parola data, fino alla fine dei nostri giorni, quando ci presenteremo dinanzi a lui e ci dirà:-  Vieni, servo fedele; vieni a possedere quel regno che io ti ho preparato fin dall’inizio della fondazione del mondo!

Ecco i tre pensieri consolanti. Noi che dobbiamo fare? Quello che dice il Signore: state con gli occhi aperti e pregate incessantemente!

Dobbiamo stare con gli occhi aperti per non mettere passi sbagliati; dobbiamo essere prudenti, umili e non presuntuosi, ma vigilanti e in preghiera, perché il Signore stia sempre al nostro fianco per aiutarci giorno per giorno, anno per anno, fino all’ultimo giorno della nostra vita. Così lo attenderemo.

 

conclusione

 Accettate, offrite e pregate!

Questi sono i tre verbi che vi consegno.

Accettate tutto, perché così vi santificherete.

Offrite ogni cosa al Signore, perché così diventerete sante.

Pregate, perché con la preghiera l’uomo è onnipotente e raggiunge traguardi impensabili.

Adesso pregheremo insieme, affinché il Signore ci aiuti ad arrivare fino in fondo.