Lc 21, 12-19 Cristiani nella vita…

da un’omelia di P. Francesco Chimienti, O.M.

Martina Franca, 19.11.1989

 

COME BISOGNA VIVERE

LA VITA CRISTIANA

(Lc 21, 5-19)

1

Una certezza: soffrirete

Prima di tutto ci sarà per voi questo:

metteranno le mani su di voi;

vi perseguiteranno;

vi consegneranno alle sinagoghe e alle prigioni;

vi trascineranno davanti a re e a governatori a causa del mio nome;

sarete traditi persino dai genitori, fratelli, parenti e amici;

metteranno a morte alcuni di voi;

sarete odiati da tutti a causa del mio nome.

Tutto questo vi darà occasione di rendere testimonianza (Lc 21, 12-13).

Soffrirete! Tutta la vita sarà una valle di lacrime. Mangerete ogni giorno pane di lacrime, e berrete ogni giorno vino e acqua di lacrime.

“Tu ci nutri con pane di lacrime” (Sal 80, 6).

“Le lacrime sono il mio pane di giorno e di notte” (Sal 42, 4).

Avrete come cibo e come bevanda la sofferenza. Più chiaro di così non ce lo poteva dire il Signore. È qui il cambiamento di vita che deve avvenire in voi. Dovete incominciare ad accettare la sofferenza come dono.

La sofferenza è ineluttabile, non ve la potete svignare. Nessuno può dire: il Signore con me farà un’eccezione! No, con nessuno farà l’eccezione.

Vedete, ha elencato mille modi di soffrire, fino ad arrivare a dire che anche le persone più care, come papà, mamma, fratelli, sorelle, zii e parenti, anche quelli ci faranno soffrire.

Non incominciate però a mettere i panni a lutto sulla vostra casa! Avrete la sofferenza, ma non ve ne accorgerete neppure, se l’accetterete con gioia; invece ve ne accorgerete, se la vorrete rifiutare.

Che tutti soffrono è una verità che non ha bisogno di essere dimostrata, perché è sotto gli occhi di tutti.

 

Una promessa: Io sarò con voi

 È bellissimo sapere questo. Quindi, quello che ci dà il Cristo non è un messaggio di disperazione, ma è un messaggio di speranza.

Dice il Signore: “Mettetevi bene in mente” (Lc 21, 14). Quindi non basta mettere il chiodo, ma dovete vedere che il chiodo sia veramente fermo nel muro. Non basta credere in questa verità che adesso dirà, ma bisogna controllare che questa verità sia diventata vita vostra.

Quando vi presenteranno dinanzi agli uomini, dice Gesù, non preparate in anticipo la vostra difesa, perché “Io vi darò lingua e

sapienza”, ossia vi suggerirò la parola giusta per confondere il vostro avversario.

“Io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere” (Lc 21, 15).

Il Signore metterà sulla vostra bocca espressioni tali che metteranno l’avversario con le spalle al muro, cioè non potrà controbattere. Ti chiama il sindaco; che cosa devi dire? Non devi pensare a quello che devi dire. Vai dal sindaco, ascolta quello che egli ti dirà, e tu poi gli darai una risposta tale che rimarrà sbalordito. Non sarò io a suggerirvi cosa dovete dire, ma lo Spirito Santo.

“Io sarò con voi”, ha detto Gesù. Non sarete sole, avrete con voi il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Poiché la sapienza viene dallo Spirito Santo, il Cristo pregherà lo Spirito Santo che ci dia la sapienza per vedere con chiarezza la situazione e trovare la soluzione di quel problema. È una cosa stupenda!

“Nemmeno un capello del vostro capo perirà” (Lc 21, 18). Nessuno ci potrà fare del male. Non pensate che sia una esagerazione; no, sono parole vere! Nessuna parte del vostro essere riceverà danno, se io non voglio, dice il Cristo. Gli altri non potranno mai disporre di voi.

Questa è la vita mia e la vita vostra. Mai nessuno ci ha fatto del male; nessuno ci ha potuto fare del male.

Io lo vedo nella mia vita; con gli uomini sono stato il più grande sventurato, lo sono e lo sarò. Ho fatto di tutto per andare d’accordo con tutti, ma nessuno va d’accordo con me; nessuno. Anche quando parlo con voi c’è sempre qualcuna che fraintende le mie parole, per cui mi considera suo nemico. Con Dio invece sono stato il più grande fortunato, mi ha sempre salvato. I nemici mi hanno sempre voluto fare del male. Non ci sono riusciti, ma l’hanno voluto fare! Ebbene quel male, che volevano fare nei miei riguardi, si è convertito in bene.

Vi assicuro che quando sono stato chiamato da Tizio, Caio o Sempronio per difendermi, mi sono sempre preparato la difesa, però non ho detto niente di quello che avevo preparato, perché era di gran lunga inferiore a quello che lo Spirito Santo mi ha suggerito lì per lì. Tanto è vero che mi sono pentito di essermi preparato. Non ho creduto alle parole di Gesù, il quale aveva detto: mettetevi bene in mente di non preparare prima la tua difesa, perché sarò io a darti la parola e la sapienza con la quale metterai fuori combattimento il tuo avversario. Non ti potranno fare nessun male, non potranno torcerti nemmeno un capello, se io non lo permetterò. E dire che i capelli cadono per conto loro!

“Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime” (Lc 21, 19). Se vi volete salvare dovete essere perseveranti nel bene. Quel bene che hai fatto ieri lo devi fare oggi, e quel bene che hai fatto oggi lo devi fare anche domani.

Praticamente ci ha detto: soffrirete, ma la vostra sofferenza sarà un profumo di soave odore, sarà un sacrificio gradito a Dio. Poiché il sacrificio deve essere consumato in parte o in tutto per il Signore, io gradirò questo vostro sacrificio; ma se non mi date il sacrificio, io della vostra vita non so che farmene.

 

conclusione

Sapendo che il Signore è sempre con noi, e che nessuno ci potrà fare del male, la nostra conclusione deve essere questa: Ciò che ho deciso di fare lo farò sempre, costi quel che costi. Ci vuole santa perseveranza.

La santità consiste nella perseveranza nel bene. Quel bene che tu hai incominciato lo devi continuare e lo devi finire. È vero che il bene non si può fare se non c’è un’assistenza particolare di Dio, ma Gesù ha detto: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Il Cristo sarà sempre con noi, se noi faremo come lui ci ha detto.

Come deve vivere il cristiano? Non deve attaccarsi alle cose di questa terra; deve soffrire e deve avere fiducia in Dio. E il nostro Dio è Onnipotente! Tutta la nostra fiducia è basata sull’onnipotenza divina. Dio è onnipotente, può fare tutto ciò che vuole.

Siate perseveranti, non fermatevi perché molti di voi cominciano ma non finiscono. Il mio santo Padre, san Francesco, chiude la Regola con queste parole: Solo ai perseveranti Dio darà la corona. Siate perseveranti e abbiate fiducia in questo Dio che ci ha comandato alcune cose, ma non si è allontanato da noi. Sta con noi, ci sostiene e ci aiuta. Ecco perché san Paolo diceva: “Tutto posso in colui che mi conforta”.

Adesso fatevi l’esame di coscienza: Come vivo la mia vita? Sono attaccata ai beni della terra? Accetto la sofferenza? Ho fiducia in Dio che è sempre vicino a me? Sono perseverante?