Quando Gesù ci ha pensati, ha creato il Paradiso… – Lc 12, 54-59

Lc 12, 54-59 – Il tempo della misericordia

Lc 12, 54-59 Come mai non sapete valutare questo tempo

 

 

alcune riflessioni fatte da Gesù

sul giudizio, inferno e paradiso

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Gesù ha raccontato questa parabola:

  1. “Quando vai col tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di accordarti con lui” (Lc 12, 58)

 

Gesù ha paragonato la vita dell’uomo a un cammino. Noi camminiamo verso l’eternità. Il nostro avversario, quando commettiamo il male, il peccato, è Dio, perché col peccato lo offendiamo. E allora dice Gesù: “Mettiti d’accordo con l’avversario”. Come possiamo metterci d’accordo con Dio se stiamo in peccato? Usando il sacramento della Penitenza. È vero che non ho fatto il bene e ho fatto il male, ma il Signore, per mezzo della croce, mi ha consegnato i sette sacramenti. Col primo sacramento: il battesimo, mi ha dato la grazia fondamentale, ma l’ho perduta facendo il male come Adamo ed Eva. Allora Gesù mi ha dato il sacramento della penitenza; me l’ha dato nel giorno della sua risurrezione, per poter ritornare in grazia.

Dice Gesù: Quando vai col tuo avversario davanti al magistrato, prima di arrivare dal magistrato, quindi prima di arrivare al giudizio che segue alla morte, procura di accordarti con lui, cioè confessati (Lc 12, 58).

Se potessi davvero convincervi della importanza di usare il sacramento della penitenza! Vedete, siamo tutti peccatori, ma Gesù nella sua infinita misericordia ci ha invitato a confessarci per poterci togliere il peccato. Il nostro peccato se lo prende lui e la sua santità si riversa su di noi. Ecco perché sta sulla croce, perché Dio lo ha punito per vincere i nostri peccati. Ma se ci ha dato questo sacramento e non lo usiamo, perché è morto in croce? Perché ci ha dato il sacramento della penitenza?

“Lungo la strada” significa a vent’anni, a trent’anni, a quarant’anni, all’età che avete. Lungo la strada, oggi, procura di accordarti con Lui per mezzo del sacramento della penitenza.

  1. “Perché il tuo avversario, Dio, non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esecutore” (Lc 12, 58)

 

Chi è il nostro giudice? È Gesù! E il giudice che deve fare? Deve dare per forza la sentenza. Poiché non ti vede in grazia di Dio, ti deve consegnare agli esecutori, agli angeli. E gli angeli che devono fare?

  1. Gli angeli esecutori ti devono mettere in prigione: o in purgatorio o all’inferno

 

Poi Gesù aggiunge:- Ti conviene? No! E allora ripara adesso! Salda i conti adesso, non personalmente, ma confessandoti, perché i conti li salderà Gesù. Ma ti devi confessare, devi riconoscere il tuo torto, devi dire il tuo peccato e devi ricevere il perdono.

  1. “Ti assicuro, non ne uscirai (dalla prigione: inferno o purgatorio) finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo” (Lc 12, 58-59)

 

Voi mi dite: Padre, Dio chiude l’occhio e usa misericordia! No, la misericordia, ve l’ho sempre detto, è solo quaggiù sulla terra. Fino all’ultimo istante della nostra vita terrena, Dio e il Cristo useranno misericordia nei nostri riguardi; la possiamo invocare e l’avremo. Ma dopo che avremo chiuso gli occhi del corpo a questa terra e avremo aperto gli occhi dell’anima all’altra vita non ci sarà misericordia, ci sarà solo giustizia. Chi ha fatto il bene avrà il premio, chi ha fatto il male il castigo.

conclusione

  1. “Convertitevi (cambiate vita) e credete al vangelo” (Mc 1, 15).

Dice Gesù:- Se non vi convertirete, perirete tutti allo stesso modo, come quei Galilei che furono uccisi da Pilato nel tempio, come quegli abitanti di Gerusalemme sui quali rovinò la torre di Siloe (Lc 13, 3).

Se non vi convertirete, morirete spiritualmente, andrete all’inferno!